Emicrania in gravidanza
Buonasera Dottori,
sono qui a richiedere un consiglio in quanto da qualche anno soffro di emicrania. Ho sempre risolto la cosa con una bustina di oki prima di coricarmi, ma da quando sono incinta mi è stata consigliata la tachipirina.
Il problema è che nelle ultime settimane i mal di testa si sono ravvicinati a distanza di 9/10 giorni e sono più duraturi, quindi mi sono recata dal neurologo che mi ha consigliato di continuare con la tachipirina o altrimenti il sumatriptan.
Inoltre mi ha consigliato, per prevenire, l'arnica in granuli da assumere quotidianamente (tre granuli sotto la lingua).
Essendo al terzo mese di gravidanza ho mille paure e incertezze, quindi un parere in più mi farebbe piacere!
Grazie in anticipo per il vostro aiuto.
Buona serata!
sono qui a richiedere un consiglio in quanto da qualche anno soffro di emicrania. Ho sempre risolto la cosa con una bustina di oki prima di coricarmi, ma da quando sono incinta mi è stata consigliata la tachipirina.
Il problema è che nelle ultime settimane i mal di testa si sono ravvicinati a distanza di 9/10 giorni e sono più duraturi, quindi mi sono recata dal neurologo che mi ha consigliato di continuare con la tachipirina o altrimenti il sumatriptan.
Inoltre mi ha consigliato, per prevenire, l'arnica in granuli da assumere quotidianamente (tre granuli sotto la lingua).
Essendo al terzo mese di gravidanza ho mille paure e incertezze, quindi un parere in più mi farebbe piacere!
Grazie in anticipo per il vostro aiuto.
Buona serata!
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Gentile Paziente,
debbo onestamente confessarle che sono in totale disaccordo con la condotta terapeutica che sta seguendo. Innanzitutto, l'uso quotidiano di un antalgico, per consenso unanime, è il fattore determinante della "cefalea da abuso di antalgici", di cui può avere notizie più dettagliate leggendo il mio articolo di cui le accludo il link:
https://www.medicitalia.it/news/neurochirurgia/6978-cefalea-da-abuso-di-antalgici.html
Per quanto attiene, poi, al sumatriptan le informazioni sui possibili effetti nocivi sull'embrione (cioè nel primo trimestre) non sono sufficienti ad escluderli del tutto; poi, nel secondo e terzo trimestre l'esperienza è molto limitata. L'avvertenza è di considerare se il beneficio per la madre sia maggiore dei possibili rischi per il feto.
Spero che il mio parere le possa essere di qualche aiuto.
Cordialmente
debbo onestamente confessarle che sono in totale disaccordo con la condotta terapeutica che sta seguendo. Innanzitutto, l'uso quotidiano di un antalgico, per consenso unanime, è il fattore determinante della "cefalea da abuso di antalgici", di cui può avere notizie più dettagliate leggendo il mio articolo di cui le accludo il link:
https://www.medicitalia.it/news/neurochirurgia/6978-cefalea-da-abuso-di-antalgici.html
Per quanto attiene, poi, al sumatriptan le informazioni sui possibili effetti nocivi sull'embrione (cioè nel primo trimestre) non sono sufficienti ad escluderli del tutto; poi, nel secondo e terzo trimestre l'esperienza è molto limitata. L'avvertenza è di considerare se il beneficio per la madre sia maggiore dei possibili rischi per il feto.
Spero che il mio parere le possa essere di qualche aiuto.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.6k visite dal 09/12/2018.
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