Sensazione di spilli alla gamba e rm negativa
Buongiorno,
ho quasi 30 anni e da ormai una decina di anni, in periodi più o meno alterni, sento punture di spilli e successiva mancanza di sensibilità nella parte esterna della coscia destra vicino al ginocchio.
La durata è più o meno variabile e di intensità differente, possono passare brevi periodi (settimane) in cui non ho alcun sintomo mentre in altri periodi non riesco a stare seduta per più tempo e, ancora peggio, non riesco a dormire bene dato che questa sensazione di spilli mi sveglia durante la notte.
Solitamente, durante cerco di muovermi per far cessare il tutto e di massaggiare la gamba, ma nel caso in cui io non me ne accorga subito mentre dormo la sensazione di spilli si irradia anche al resto della gamba.
Inoltre, basta che inavvertitamente urti, o venga urtata, in questa area della gamba e sento un dolore fortissimo.
Ho effettuato anni fa una radiografia da cui è emersa una schisi L5-S1. Il mio medico di base mi ha comunque informata del fatto che essa non sia la causa.
Dopo aver passato un periodo di massaggi alla schiena ed alla gamba da fisiatra e senza miglioramenti ho gettato la spugna ed ho imparato a "gestire" questi sintomi (cambio posizione, cammino ecc).
Fino a due mesi fa, quando una mattina, recandomi al lavoro, ho iniziato a vedere "perfettamente" doppio in verticale e solo verso sera la vista è tornata gradualmente normale. Questo episodio si è verificato un'altra volta ma di durata più breve.
La visita oculistica non ha riportato alcun problema così come l'esame del campo visivo.
Successivamente, il neurologo, per precauzione, mi ha fatto eseguire una risonanza magnetica dell'encefalo e tronco encefalico con e senza contrasto, risultato anch'esso nella norma (ho solo letto il referto senza far visualizzare il cd delle immagini).
Ora non so come proseguire nella ricerca di una causa e di un trattamento ai miei sintomi e non vorrei gettare nuovamente la spugna.
Quindi, mi scuso se eventualmente la sezione non sia quella giusta, ma ho bisogno di sapere se ci siano altri esami da effettuare o quale sia la strada che dovrei intraprendere.
Spero di essere stata esaustiva e sono a disposizione per chiarimento, confidando in una vostra risposta.
ho quasi 30 anni e da ormai una decina di anni, in periodi più o meno alterni, sento punture di spilli e successiva mancanza di sensibilità nella parte esterna della coscia destra vicino al ginocchio.
La durata è più o meno variabile e di intensità differente, possono passare brevi periodi (settimane) in cui non ho alcun sintomo mentre in altri periodi non riesco a stare seduta per più tempo e, ancora peggio, non riesco a dormire bene dato che questa sensazione di spilli mi sveglia durante la notte.
Solitamente, durante cerco di muovermi per far cessare il tutto e di massaggiare la gamba, ma nel caso in cui io non me ne accorga subito mentre dormo la sensazione di spilli si irradia anche al resto della gamba.
Inoltre, basta che inavvertitamente urti, o venga urtata, in questa area della gamba e sento un dolore fortissimo.
Ho effettuato anni fa una radiografia da cui è emersa una schisi L5-S1. Il mio medico di base mi ha comunque informata del fatto che essa non sia la causa.
Dopo aver passato un periodo di massaggi alla schiena ed alla gamba da fisiatra e senza miglioramenti ho gettato la spugna ed ho imparato a "gestire" questi sintomi (cambio posizione, cammino ecc).
Fino a due mesi fa, quando una mattina, recandomi al lavoro, ho iniziato a vedere "perfettamente" doppio in verticale e solo verso sera la vista è tornata gradualmente normale. Questo episodio si è verificato un'altra volta ma di durata più breve.
La visita oculistica non ha riportato alcun problema così come l'esame del campo visivo.
Successivamente, il neurologo, per precauzione, mi ha fatto eseguire una risonanza magnetica dell'encefalo e tronco encefalico con e senza contrasto, risultato anch'esso nella norma (ho solo letto il referto senza far visualizzare il cd delle immagini).
Ora non so come proseguire nella ricerca di una causa e di un trattamento ai miei sintomi e non vorrei gettare nuovamente la spugna.
Quindi, mi scuso se eventualmente la sezione non sia quella giusta, ma ho bisogno di sapere se ci siano altri esami da effettuare o quale sia la strada che dovrei intraprendere.
Spero di essere stata esaustiva e sono a disposizione per chiarimento, confidando in una vostra risposta.
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Gentile Paziente,
stiamo ovviamente parlando di due cose completamente separate fra di loro. Infatti, la sensazione di parestesia a carico del territorio laterale della coscia, innervata dal nervo femoro-cutaneo è detta meralgia parestesica che si caratterizza appunto con un'alterazione della percezione sensitiva cutanea a livello della coscia, senza compromissione delle capacità motorie della gamba. Come Lei ha descritto, si avverte formicolio, intorpidimento e dolore bruciante, ma si riesce a muovere senza alcun problema l'arto inferiore. E' una condizione che spesso affligge i soggetti obesi o diabetici, oppure può talvolta verificarsi dopo un intervento per ernia inguinale o dopo un trauma. Ma anche può conseguire all'abitudine di portare cinture dei pantaloni troppo strette. Ai miei pazienti che mi espongono questo problema, in genere, consiglio di effettuare un'elettromiografia e poi, come trattamento medico, esattamente quello che il suo Neurologo le ha consigliato.
Altra cosa che lei riferisce e che è del tutto avulsa da questo problema, è la transitoria diplopia. Questo è un problema che si è stato originato da uno dei tre nervi oculomotori. In genere il 3° nervo cranico, l'oculomotore comune, è quello che può talora presentare dei deficit parcellari e transitori. Ma deve sentirsi rassicurata dalla negatività della Risonanza. Al limite può far controllare con la campimetria se il deficit sia rientrato del tutto.
Spero di averla convinta a non gettare mai la spugna.....
Cordialmente
stiamo ovviamente parlando di due cose completamente separate fra di loro. Infatti, la sensazione di parestesia a carico del territorio laterale della coscia, innervata dal nervo femoro-cutaneo è detta meralgia parestesica che si caratterizza appunto con un'alterazione della percezione sensitiva cutanea a livello della coscia, senza compromissione delle capacità motorie della gamba. Come Lei ha descritto, si avverte formicolio, intorpidimento e dolore bruciante, ma si riesce a muovere senza alcun problema l'arto inferiore. E' una condizione che spesso affligge i soggetti obesi o diabetici, oppure può talvolta verificarsi dopo un intervento per ernia inguinale o dopo un trauma. Ma anche può conseguire all'abitudine di portare cinture dei pantaloni troppo strette. Ai miei pazienti che mi espongono questo problema, in genere, consiglio di effettuare un'elettromiografia e poi, come trattamento medico, esattamente quello che il suo Neurologo le ha consigliato.
Altra cosa che lei riferisce e che è del tutto avulsa da questo problema, è la transitoria diplopia. Questo è un problema che si è stato originato da uno dei tre nervi oculomotori. In genere il 3° nervo cranico, l'oculomotore comune, è quello che può talora presentare dei deficit parcellari e transitori. Ma deve sentirsi rassicurata dalla negatività della Risonanza. Al limite può far controllare con la campimetria se il deficit sia rientrato del tutto.
Spero di averla convinta a non gettare mai la spugna.....
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 29.6k visite dal 08/12/2018.
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