Perdità sensibilità
Gentili dottori, sono una ragazza di 22 anni e negli ultimi tre mesi avverto a volte una perdita di sensibilità. Una volta la mano destra e polso destro erano completamente “morti”, sentivo un fortissimo formicolio e si è ripresa dopo un bel po’ di tempo. Un paio di volte perdo la sensibilità al mignolo e anulare sinistro, si riprende anche dopo un paio d’ore. Questa sera ho perso la sensibilità della gamba destra, nessun formicolio o sensazione di gamba “addormentata”, semplicemente una perdita della sensibilità che dura molto tempo. Ultimamente ho avuto anche problemi allo stomaco (nausea, bruciore) e delle fitte in direzione del retto. In più spesso ho la sensazione di fastidio agli occhi, come se non riuscissi a tenerli aperti o chiusi. Non so se questi sintomi sono collegati, però mi piacerebbe ascoltare un vostro parere ed eventualmente prenotareal più presto una visita neurologica! Grazie in anticipo a chi risponderà.
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Cara ragazza,
i disturbi che lei riferisce a carico della sensibilità (inclusi quelli a carico dello stomaco) potrebbero far pensare in prima istanza ad una somatizzazione dell'ansia. Tuttavia, la mia lunga esperienza nel campo delle malattie neurologiche mi fa molto diffidare da queste "facili" soluzioni diagnostiche, per cui Le suggerisco di andare bene a fondo, eseguendo innanzitutto una scrupolosa visita neurologica eventualmente supplementata da indagini per immagini (tipo Risonanza Magnetica) e poi, alla fine, se tutto dovesse rientrare entro la norma si potrebbe prendere anche in considerazione l'ansia. Ma senza panico, per favore!
Cordialmente
i disturbi che lei riferisce a carico della sensibilità (inclusi quelli a carico dello stomaco) potrebbero far pensare in prima istanza ad una somatizzazione dell'ansia. Tuttavia, la mia lunga esperienza nel campo delle malattie neurologiche mi fa molto diffidare da queste "facili" soluzioni diagnostiche, per cui Le suggerisco di andare bene a fondo, eseguendo innanzitutto una scrupolosa visita neurologica eventualmente supplementata da indagini per immagini (tipo Risonanza Magnetica) e poi, alla fine, se tutto dovesse rientrare entro la norma si potrebbe prendere anche in considerazione l'ansia. Ma senza panico, per favore!
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.1k visite dal 06/12/2018.
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