Nervo pudendo
Buongiorno, dopo aver sofferto per una prostatie a novembre 2017,durante la quale non ho mai avuto problemi minzionali, a giugno comincio ad avere un fastidio alla zona del coccige che scendeva giù fino all'ano. Questo dolore era presente quando ero seduto e dato che a quel tempo lavoravo in ufficio, non riuscivo a stare seduto. Il dolore passava la notte, dopo che mi allungavo a letto. La mattina, appena sveglio, stavo bene ma dopo poco che entravo in ufficio e mi sedevo, iniziavano i dolori. Vado dal medico e gli espongo la situazione dicendomi che era una ragade(assurdo!).
Vado da un altro medico mio amico, mi dice che potrebbe essere il nervo del pudendo e mi prescrive Ibuprofene per 5 giorni due volte al giorno.
Da lì è iniziato un incubo perché dopo il primo giorno di assunzione ho iniziato ad andare in bagno di continuo.
Allora vado a visita da un urologo, ecografia, esami colturali, esplorazione rettale, analisi del sangue.. Mi dice che era tutto ok.
Poco dopo questa frequente minzione mi passa ma rimane sempre la sensazione di avere una goccia di urina che sta per uscire, mi sento bagnato e con il glande freddo.. Ma al tatto è asciutto. Allora vado a fare un altra visita da un urologo diverso, di nuovo esami colturali, ecografia, esplorazione rettali e solita conclusione :NON HO NULLA IN ATTO A LIVELLO UROLOGICO.
Dopo aver speso un sacco di soldi, provo a fare da me, vado dal farmacista ed acquisto ETINERV. Dopo la terza assunzione, i fastidi scompaiono ma poi ebbi un forte mal di gola e raffreddore ed i fastidi tirnarono(continuando comunque ad assumere ETINERV, SONO 16 GIORNI CHE L'ASSUMO)
Ho fatto anche una RMN e risulta una protrusione discale L5-S1 con impronta sinistra e rettilizzazione della curva lombare.
Quello che chiedo, dai sintomi, potrebbe essere infiammazione del nervo del pudendo? Perché i due urologi non hanno dato peso a questo, visto che è un problema limite tra urologia e neurologia? Soprattutto, si cura? Sono mesi che non vivo più.
Vado da un altro medico mio amico, mi dice che potrebbe essere il nervo del pudendo e mi prescrive Ibuprofene per 5 giorni due volte al giorno.
Da lì è iniziato un incubo perché dopo il primo giorno di assunzione ho iniziato ad andare in bagno di continuo.
Allora vado a visita da un urologo, ecografia, esami colturali, esplorazione rettale, analisi del sangue.. Mi dice che era tutto ok.
Poco dopo questa frequente minzione mi passa ma rimane sempre la sensazione di avere una goccia di urina che sta per uscire, mi sento bagnato e con il glande freddo.. Ma al tatto è asciutto. Allora vado a fare un altra visita da un urologo diverso, di nuovo esami colturali, ecografia, esplorazione rettali e solita conclusione :NON HO NULLA IN ATTO A LIVELLO UROLOGICO.
Dopo aver speso un sacco di soldi, provo a fare da me, vado dal farmacista ed acquisto ETINERV. Dopo la terza assunzione, i fastidi scompaiono ma poi ebbi un forte mal di gola e raffreddore ed i fastidi tirnarono(continuando comunque ad assumere ETINERV, SONO 16 GIORNI CHE L'ASSUMO)
Ho fatto anche una RMN e risulta una protrusione discale L5-S1 con impronta sinistra e rettilizzazione della curva lombare.
Quello che chiedo, dai sintomi, potrebbe essere infiammazione del nervo del pudendo? Perché i due urologi non hanno dato peso a questo, visto che è un problema limite tra urologia e neurologia? Soprattutto, si cura? Sono mesi che non vivo più.
[#1]
Gentile Utente,
considerata la sintomatologia che riferisce e l'esclusione di problematiche prettamente urologiche, l'ipotesi di una nevralgia del pudendo è possibile ma va verificata mediante una visita neurologica ed un'EMG del pudendo stesso.
Se tale ipotesi fosse confermata esistono dei farmaci utilizzati per il dolore neuropatico che spesso danno buoni risultati, a volte ottimi.
Si rivolga pertanto ad un neurologo.
Cordiali saluti
considerata la sintomatologia che riferisce e l'esclusione di problematiche prettamente urologiche, l'ipotesi di una nevralgia del pudendo è possibile ma va verificata mediante una visita neurologica ed un'EMG del pudendo stesso.
Se tale ipotesi fosse confermata esistono dei farmaci utilizzati per il dolore neuropatico che spesso danno buoni risultati, a volte ottimi.
Si rivolga pertanto ad un neurologo.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#3]
Gentile Utente,
questi farmaci agiscono prevalentemente sul dolore, gli altri sono sintomi sensitivi, potrebbero anche essere efficaci o essere associati ad altre tipologie farmacologiche.
Le ricordo sempre che siamo solo a livello ipotetico e nulla di più.
Cordialmente
questi farmaci agiscono prevalentemente sul dolore, gli altri sono sintomi sensitivi, potrebbero anche essere efficaci o essere associati ad altre tipologie farmacologiche.
Le ricordo sempre che siamo solo a livello ipotetico e nulla di più.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.6k visite dal 02/12/2018.
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