Rmn encefalo con gadolinio e sequenze angiografiche: rischi?

Gentili medici,
scrivo in merito ad una rmn richiesta a mio padre (70 anni, iperteso) in seguito ad un episodio di amnesia verificatosi alcuni giorni fa. Durante tale episodio, la cui fase acuta è durata circa mezz'ora, riconosceva noi familiari ma non ricordava gli avvenimenti del giorno prima e ripeteva la stessa domanda anche dopo aver ricevuto risposta, ricordava però di non aver preso la pillola per la pressione (lercaprel) negli ultimi due o tre giorni.

Una simile situazione si verificò circa un anno fa, ma non ci mobilitammo. Questa volta invece, preoccupati per un eventuale TIA o altro, ha preso il lercaprel e ci siamo recati subito al pronto soccorso dove sono stati eseguiti i vari accertamenti del caso (misurazione pressione, esami del sangue, ecg, tac del cranio) riscontrando tutto nella norma, tranne la pressione alta, 190/120 (forse perché non ha preso il lercaprel per alcuni giorni??) che si è normalizzata nelle seguenti misurazioni. In fine il neurologo del reparto, dopo aver consultato i risultati degli esami e visitato mio padre, gli ha prescritto un eeg ed una rmn encefalo con gadolinio e sequenze angiografiche.

Facendo qualche ricerca sul gadolinio ho constatato che alcuni studi iniziano a classificarlo come potenzialmente dannoso ed eventualmente in grado di depositarsi nel tessuto cerebrale. A parte questo, ciò che mi preoccupa è la possibilità di reazioni allergiche considerando che mio padre ha riscontrato più volte reazioni avverse con l'assunzione di alcuni farmaci (fans e antibiotici ma non ricordo quali), come rash cutanei e lievi crisi respiratorie. Fra l'altro negli ultimi tempi è leggermente in difficoltà proprio con la respirazione.

Purtroppo il neurologo non ci ha interrogato riguardo la storia allergica di mio padre, ho visto che in alcuni casi è anche prevista una sorta di preparazione antiallergica per le rmn con gadolinio. Secondo voi è proprio necessario svolgere l'esame con l'utilizzo del mdc? Eventualmente sarebbe utile e doveroso svolgere questa preparazione antiallergica?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Utente,

da studi recenti è emersa la possibilità che possano depositarsi nel tessuto cerebrale residui di gadolinio, ripeto, è solo una possibilità.
La profilassi antiallergica è ovviamente consigliabile in soggetti allergici o che abbiano avuto in passato episodi di questo tipo dopo somministrazione di farmaci.
Per quanto riguarda la necessità di effettuare l’esame con mezzo di contrasto, non è possibile dare un parere di questo tipo su un paziente che non si conosce, peraltro è anche vietato, in questo senso deve chiedere al neurologo che ha prescritto l’esame.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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