Turni notturni e possibili rischi a lungo termine
Buongiorno,
ho 29 anni, da circa un anno e mezzo svolgo una professione che mi porta a lavorare di notte mediamente 2-3 notti a settimana (21:30-08:00). Normalmente, a seconda del carico di lavoro, riesco a dormire 3 ore, seppure discontinue, per poi rincasare intorno alle 08:30, fare colazione, e tornare a dormire per altre 3 ore circa. Non mangio nulla durante il turno di notte, se non un frutto o un frullato di proteine vegetali in polvere, semi di chia e cacao, oppure 25 g di noci, mentre durante il giorno (sia precedente che successivo) mi alimento normalmente e faccio sport dalle 3 alle 5 volte a settimana (alterno arti marziali, corsa di circa 5 km e allenamento con i pesi). Quando non lavoro di notte, vado a dormire regolarmente verso mezzanotte, e dormo all'incirca 6-7 ore.
Recentemente, ho letto che la mancanza sistematica di sonno può portare a seri rischi neurologici nel lungo termine, a causa della formazione di placche amiloidi nel cervello (mi sembra di aver compreso che il cervello non ha modo di "ripulirsi" dai detriti dei processi cellulari, per via del poco sonno).
Un altro aspetto che mi preoccupa è quello ormonale: l'ultima volta che ho effettuato esami del testosterone libero e totale, il primo è risultato essere sotto il valore minimo (3,54) e anche quello libero è risultato sotto la soglia minima. Attualmente non ho problemi erettili (poche erezioni spontanee, ma quelle "indotte" sono vigorose), forse una libido leggermente bassa, che mi porta ad avere rapporti con la mia compagna circa una volta la settimana.
Ci sono esami particolari, o accorgimenti, che posso adottare per ridurre i rischi derivanti dal turno notturno?
ho 29 anni, da circa un anno e mezzo svolgo una professione che mi porta a lavorare di notte mediamente 2-3 notti a settimana (21:30-08:00). Normalmente, a seconda del carico di lavoro, riesco a dormire 3 ore, seppure discontinue, per poi rincasare intorno alle 08:30, fare colazione, e tornare a dormire per altre 3 ore circa. Non mangio nulla durante il turno di notte, se non un frutto o un frullato di proteine vegetali in polvere, semi di chia e cacao, oppure 25 g di noci, mentre durante il giorno (sia precedente che successivo) mi alimento normalmente e faccio sport dalle 3 alle 5 volte a settimana (alterno arti marziali, corsa di circa 5 km e allenamento con i pesi). Quando non lavoro di notte, vado a dormire regolarmente verso mezzanotte, e dormo all'incirca 6-7 ore.
Recentemente, ho letto che la mancanza sistematica di sonno può portare a seri rischi neurologici nel lungo termine, a causa della formazione di placche amiloidi nel cervello (mi sembra di aver compreso che il cervello non ha modo di "ripulirsi" dai detriti dei processi cellulari, per via del poco sonno).
Un altro aspetto che mi preoccupa è quello ormonale: l'ultima volta che ho effettuato esami del testosterone libero e totale, il primo è risultato essere sotto il valore minimo (3,54) e anche quello libero è risultato sotto la soglia minima. Attualmente non ho problemi erettili (poche erezioni spontanee, ma quelle "indotte" sono vigorose), forse una libido leggermente bassa, che mi porta ad avere rapporti con la mia compagna circa una volta la settimana.
Ci sono esami particolari, o accorgimenti, che posso adottare per ridurre i rischi derivanti dal turno notturno?
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Egregio Utente,
la regolare e ripetuta mancanza di sonno induce la condizione definita "debito di sonno" che si riverbera innanzitutto sul funzionamento diurno per eccessiva sonnolenza ma a lungo andare causa anche disfunzioni nella sfera psichica. Se vuole, può avere un'idea più vasta di quanto le ho detto leggendo questo mio articolo negli Speciali Salute:
https://www.medicitalia.it/salute/neurologia/200-disturbi-sonno.html
A riguardo del timore che poco sonno predisponga all'Alzheimer è vero il contrario, come può dedurre da quest'altro mio articolo proprio sull'argomento:
https://www.medicitalia.it/news/neurologia/7187-se-si-dorme-molto-si-rischia-l-alzheimer.html
Cordialmente
la regolare e ripetuta mancanza di sonno induce la condizione definita "debito di sonno" che si riverbera innanzitutto sul funzionamento diurno per eccessiva sonnolenza ma a lungo andare causa anche disfunzioni nella sfera psichica. Se vuole, può avere un'idea più vasta di quanto le ho detto leggendo questo mio articolo negli Speciali Salute:
https://www.medicitalia.it/salute/neurologia/200-disturbi-sonno.html
A riguardo del timore che poco sonno predisponga all'Alzheimer è vero il contrario, come può dedurre da quest'altro mio articolo proprio sull'argomento:
https://www.medicitalia.it/news/neurologia/7187-se-si-dorme-molto-si-rischia-l-alzheimer.html
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.9k visite dal 06/09/2018.
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