Rmn encefalo e tronco encefalico
Buonasera,
in sintesi la RMN dello scorso anno diceva: Piccola area iperetensa in T2 e Flair a sede frontale sinistra e paratrigonale sinistra, aspecifica, verosimilmente su esiti vascolari da correlare clinicamente.
Il cardiologo lo scorso anno consigliava un controllo annuale della RMN al cervello essendo affetto anche da lieve PFO. L'esito della RMN del 7 agosto 2018 è il seguente: Si rilevano multiple areole di alterato segnale, iperintenso nelle sequenze a tr lungo, a livello della sostanza bianca bilaterale, le più ampie a sinistra, riferibili ad esiti su possibile base microangiopatica. Nei confronti di precedente indagine RM dell'08/06/2017 eseguita in altra sede, pur in considerazione delle differenti apparecchiature (l'indagine odierna è stata condotta con apparecchio ad alto campo e quindi più sensibile), il carico lesionale appare sostanzialmente invariato. Non si rilevano lesioni ischemiche recenti. Le cavità ventricolari hanno ampiezza nei limiti. Le strutture della linea mediana sono in asse.
Per quanto attiene alla possibile microangiopatia, da notizie che ho raccolto sul web, sembrerebbe che gli inverosimili esiti ischemici ipotizzati dallo specialista di cardiologia,potrebbero essere una conseguenza di questa malattia genetica dovuta dalla mutazione di un gene e che puo' essere verificato attraverso un semplice esame del sangue. Preciso che effettuo puntualmente con cadenze ogni 6 mesi degli esami ematici con controllo del colesterolo, transaminasi, glicemia etc. ed i valori sono stati sempre nei limiti della norma. Analogamente avviene con il controllo della pressione arteriosa.
L'unico problema presente è l'insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, con vene varicose e rottura nel corso degli anni dei vasi capillari sia sul collo piede e zone limitrofe che in piccola zona bassa e finale dello sterno sia a sinistra che a destra lateralmente.
Interpellato il medico curante sulla risonanza recentemente effettuata,a mio avviso ho ricevuto una risposta generica e non esaustiva, perchè una cosa è un evento transitorio ed occasionale come l'ischemia ed un'altra cosa è una vera malattia grave come la microangiopatia, mentre per lui non esiste differenza tra problema vascolare, ischemia e microangiopatia.
Quindi vorrei avere cortesemente un vostro parere e se consigliate la verifica dei marker genetici in questione e di quali si tratta.
In attesa di un cortese riscontro, si porgono distinti saluti.
Orazio De Rosa
in sintesi la RMN dello scorso anno diceva: Piccola area iperetensa in T2 e Flair a sede frontale sinistra e paratrigonale sinistra, aspecifica, verosimilmente su esiti vascolari da correlare clinicamente.
Il cardiologo lo scorso anno consigliava un controllo annuale della RMN al cervello essendo affetto anche da lieve PFO. L'esito della RMN del 7 agosto 2018 è il seguente: Si rilevano multiple areole di alterato segnale, iperintenso nelle sequenze a tr lungo, a livello della sostanza bianca bilaterale, le più ampie a sinistra, riferibili ad esiti su possibile base microangiopatica. Nei confronti di precedente indagine RM dell'08/06/2017 eseguita in altra sede, pur in considerazione delle differenti apparecchiature (l'indagine odierna è stata condotta con apparecchio ad alto campo e quindi più sensibile), il carico lesionale appare sostanzialmente invariato. Non si rilevano lesioni ischemiche recenti. Le cavità ventricolari hanno ampiezza nei limiti. Le strutture della linea mediana sono in asse.
Per quanto attiene alla possibile microangiopatia, da notizie che ho raccolto sul web, sembrerebbe che gli inverosimili esiti ischemici ipotizzati dallo specialista di cardiologia,potrebbero essere una conseguenza di questa malattia genetica dovuta dalla mutazione di un gene e che puo' essere verificato attraverso un semplice esame del sangue. Preciso che effettuo puntualmente con cadenze ogni 6 mesi degli esami ematici con controllo del colesterolo, transaminasi, glicemia etc. ed i valori sono stati sempre nei limiti della norma. Analogamente avviene con il controllo della pressione arteriosa.
L'unico problema presente è l'insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, con vene varicose e rottura nel corso degli anni dei vasi capillari sia sul collo piede e zone limitrofe che in piccola zona bassa e finale dello sterno sia a sinistra che a destra lateralmente.
Interpellato il medico curante sulla risonanza recentemente effettuata,a mio avviso ho ricevuto una risposta generica e non esaustiva, perchè una cosa è un evento transitorio ed occasionale come l'ischemia ed un'altra cosa è una vera malattia grave come la microangiopatia, mentre per lui non esiste differenza tra problema vascolare, ischemia e microangiopatia.
Quindi vorrei avere cortesemente un vostro parere e se consigliate la verifica dei marker genetici in questione e di quali si tratta.
In attesa di un cortese riscontro, si porgono distinti saluti.
Orazio De Rosa
[#1]
Gentile Utente,
le condizioni genetiche che possono determinare la tendenza alla microngiopatia sono molteplici, pertanto non si tratta di una sola condizione.
Quando si sospetta una trombofilia (vengono denominate in tal modo queste situazioni), per identificare l’eventuale forma genetica si può effettuare il cosiddetto screening trombofilico. Con questo non voglio dire che sia il Suo caso, è solo una risposta al Suo quesito.
Il mio consiglio è di rivolgersi ad un neurologo, (e nella Sua città c’è ne sono molto bravi, alcuni attivi anche su questo sito), che possa visionare le immagini dell’esame, correlarle clinicamente e consigliarLa nel migliore dei modi.
Cordiali saluti
le condizioni genetiche che possono determinare la tendenza alla microngiopatia sono molteplici, pertanto non si tratta di una sola condizione.
Quando si sospetta una trombofilia (vengono denominate in tal modo queste situazioni), per identificare l’eventuale forma genetica si può effettuare il cosiddetto screening trombofilico. Con questo non voglio dire che sia il Suo caso, è solo una risposta al Suo quesito.
Il mio consiglio è di rivolgersi ad un neurologo, (e nella Sua città c’è ne sono molto bravi, alcuni attivi anche su questo sito), che possa visionare le immagini dell’esame, correlarle clinicamente e consigliarLa nel migliore dei modi.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 01/09/2018.
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