Mal di testa localizzato da tre mesi
Salve, ho 22 anni da circa tre mesi soffro di dolori frequenti alla testa. Il dolore è sempre molto localizzato: in cima alla testa , spostato maggiormente verso la parte destra posteriore. Ci sono periodi in cui si presenta tutti i giorni una volta al giorno e poi scompare, altri periodi invece è meno frequente. Il dolore non è trafittivo ma lo descriverei come un bruciore, a volte come se avessi qualcosa che schiacciasse o comprimesse quel punto. Quando ho la "crisi" ho difficoltà anche a stare al telefono e in ambienti troppo luminosi.. A volte il dolore si irradia anche verso il collo o comunque nella parte destra della testa,anche se il dolore originario rimane sempre localizzato in quel punto. Un giorno circa un mese fa mi sono recata al pronto soccorso e il medico non ha ritenuto necessario fare la TC o RMN, dicendomi che dall'esame neurologico non emergeva niente di strano,di consultare un centro cefalee e di prendere del paracetamolo al bisogno. Qualche giorno fa sono stata nuovamente dal neurologo, che non ha riscontrato niente di preoccupante, se non dolore alla digitopressione della cervicale e mi ha prescritto delle vitamine B. Scrivo perchè sono molto preoccupata, sono una ragazza un pò ansiosa e ipocondriaca e ho sempre paura che possa essere qualcosa di grave, come un aneurisma, un tumore cerebrale o meningiti. In ogni caso mi basterebbe anche solo sapere che tipo di mal di testa è o potrebbe essere e come comportarmi perchè vivo praticamente di analgesici. Ultimamente spesso mi sembra di avere anche una leggere nausea, quando capita il dolore, che si acutizza quando muovo il collo (mi sembra). Secondo lei se il dolore non passa come dovrei comportarmi? E' il caso di fare una risonanza magnetica o una tc se il dolore non dovesse passare?
Aggiungo che ho una disfunzione temporo-mandibolare ( ma che anche da piccola non mi ha mai dato problemi di mal di testa) e digrigno i denti durante la notte. Sono una studentessa, non faccio sport; ho una postura, lo ammetto, molto scorretta. Ultima cosa, le prime due settimane di vacanza d'improvviso non ho più avuto mal di testa, che comunque è poi prontamente tornato.
Grazie mille
Aggiungo che ho una disfunzione temporo-mandibolare ( ma che anche da piccola non mi ha mai dato problemi di mal di testa) e digrigno i denti durante la notte. Sono una studentessa, non faccio sport; ho una postura, lo ammetto, molto scorretta. Ultima cosa, le prime due settimane di vacanza d'improvviso non ho più avuto mal di testa, che comunque è poi prontamente tornato.
Grazie mille
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Cara ragazza,
dalla descrizione si può ipotizzare che il mal di testa sia costituito dalla commistione di una cefalea emicranica senza aura e da una di tipo tensivo. L'andamento di tipo continuo da tre mesi può rappresentare la complicanza legata all'abuso di antalgici. Pertanto, adesso si è realizzata una cefalea cronica. E' praticamente divenuto un circolo vizioso: cefalea-ansia-tensione-cefalea-antalgici-cefalea. Il principale fattore patogenetico è rappresentato dalla predisposizione alla cefalea su cui si inseriscono con carattere scatenante o complicante lo stato d'ansia (di cui anche il bruxismo è una manifestazione) ed ancora di più l'uso frequente degli antalgici. Al riguardo, può avere un'idea più estesa leggendo il mio articolo di cui accludo il link (https://www.medicitalia.it/news/neurochirurgia/6978-cefalea-da-abuso-di-antalgici.html)
Tuttavia, ancorché la clinica orienti per questa diagnosi e la valutazione neurologica sia risultata del tutto negativa, a mio avviso è comunque opportuno effettuare una RM dell'encefalo.
Cordialmente
dalla descrizione si può ipotizzare che il mal di testa sia costituito dalla commistione di una cefalea emicranica senza aura e da una di tipo tensivo. L'andamento di tipo continuo da tre mesi può rappresentare la complicanza legata all'abuso di antalgici. Pertanto, adesso si è realizzata una cefalea cronica. E' praticamente divenuto un circolo vizioso: cefalea-ansia-tensione-cefalea-antalgici-cefalea. Il principale fattore patogenetico è rappresentato dalla predisposizione alla cefalea su cui si inseriscono con carattere scatenante o complicante lo stato d'ansia (di cui anche il bruxismo è una manifestazione) ed ancora di più l'uso frequente degli antalgici. Al riguardo, può avere un'idea più estesa leggendo il mio articolo di cui accludo il link (https://www.medicitalia.it/news/neurochirurgia/6978-cefalea-da-abuso-di-antalgici.html)
Tuttavia, ancorché la clinica orienti per questa diagnosi e la valutazione neurologica sia risultata del tutto negativa, a mio avviso è comunque opportuno effettuare una RM dell'encefalo.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Utente
Grazie mille per l'immediata risposta! Leggerò subito il suo articolo.
Cosa si può evincere dalla risonanza magnetica? E quale differenza c'è rispetto alla TAC?
Comunque posso stare tranquilla per quanto riguarda problematiche importanti/gravi? E visto il dolore nella zona cervicale è possibile che anche quest'ultima sia implicata nella cefalea?
Grazie ancora
Cosa si può evincere dalla risonanza magnetica? E quale differenza c'è rispetto alla TAC?
Comunque posso stare tranquilla per quanto riguarda problematiche importanti/gravi? E visto il dolore nella zona cervicale è possibile che anche quest'ultima sia implicata nella cefalea?
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 26/08/2018.
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Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.