Dolore cervicale, formicolio arti e bruciore testa e piedi
Salve, sono una donna di 46 anni, circa una quindicina di giorni fa ho iniziato ad avvertire una specie di leggero formicolio(simile a lievissima corrente elettrica) alle dita dei piedi, delle mani e poi anche alle labbra associato , tutto ciò, a dolore moderato a livello della cervicale. Successivamente è iniziata a manifestarsi una strana sensazione di calore alla testa e ai piedi, come se mi ci fossi spalmata del vix. Nei giorni successivi a questi sintomi si e aggiunta anche una strana sensazione come di debolezza agli arti, ma di fatto posso compiere qualunque sforzo senza problemi. Non ho vertigini . Non soffro di particolari patologie, solo gastrite. L'anno passato ho avuto un'infiammazione della tiroide, ma dagli esami fatti ultimamente(circa 4 mesi fa) non risulta più nulla. Ho fatto subito una visita neurologica, il dottore in quesione non ha rilevato nulla di grave ma mi ha comunque prescritto una RM encefalo e cervicale. Entrambe negative. I sintomi continuano, soprattutto la senzazione di focore ai piedi. Cosa posso fare? Grazie di cuore a chi avrà la cortesia di rispondermi e consigliarmi.
[#1]
Gentile Utente,
la fenomenologia che lei ha descritto nel suo resoconto anamnestico ha correttamente indotto il Collega Neurologo che l'ha visitata a consigliarle l'esecuzione di una RM encefalo-midollare, ancorché l'esame clinico sia stato sostanzialmente negativo. Ma adesso, seppur con la negatività dell'esame RM, lei manifesta ancora questa fastidiosa sintomatologia seppure debba sentirsi rassicurata di non avere alcuna malattia neuro-degenerativa. Personalmente, sento di consigliarle due cose:
1) si rivolga ad un Chirurgo vascolare, che anche attraverso un esame strumentale la tranquillizzi sulla natura funzionale del dolore urente accusato agli arti inferiori
2) Legga il mio articolo che trova sulla Homepage di Medicitalia. di cui Le accludo il link:
https://www.medicitalia.it/news/neurologia/7755-la-paura-delle-malattie-neurodegenerative-fa-male-al-cuore.html
Cordialmente
la fenomenologia che lei ha descritto nel suo resoconto anamnestico ha correttamente indotto il Collega Neurologo che l'ha visitata a consigliarle l'esecuzione di una RM encefalo-midollare, ancorché l'esame clinico sia stato sostanzialmente negativo. Ma adesso, seppur con la negatività dell'esame RM, lei manifesta ancora questa fastidiosa sintomatologia seppure debba sentirsi rassicurata di non avere alcuna malattia neuro-degenerativa. Personalmente, sento di consigliarle due cose:
1) si rivolga ad un Chirurgo vascolare, che anche attraverso un esame strumentale la tranquillizzi sulla natura funzionale del dolore urente accusato agli arti inferiori
2) Legga il mio articolo che trova sulla Homepage di Medicitalia. di cui Le accludo il link:
https://www.medicitalia.it/news/neurologia/7755-la-paura-delle-malattie-neurodegenerative-fa-male-al-cuore.html
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Utente
Gentile dottore, innanzitutto la ringrazio per aver risposto alla mia richiesta di aiuto. Ho letto con molta attenzione il suo articolo....ed è esattamente ciò di cui mi ha parlato il neurologo al quale mi sono rivolta e tant'è che mi ha prescritto una cura molto leggera per l'ansia e/o attacchi di panico, tuttavia, per tranquillizzarmi, ha prescritto le RM come sopra le accennavo. Io non ho preso neanche lontanamente in considerazione la cura prescrittami, anzi, vado in cerca di soluzioni a questi sintomi poiché terrorizzata ...Leggendo il suo articolo vedo che forse dovrei cominciare a credere che abbia ragione lei quanto il mio neurologo....e pure , mentre scrivo, continuo a non esserne convinta. Il fatto è che vorrei escludere tutto prima di dichiararmi "Affetta da ansia".
[#3]
Il motivo per il quale all’ansia si preferisce il sintomo somatico è ben noto e potrebbe costituire argomento di lunga discussione (sia teorica che terapeutica) e che lei intuitivamente comprende impossibile a tenersi online.
Ad ogni modo, da come ha replicato la vedo sulla buona strada per recepire i consigli che la possono davvero aiutare.
Cordialmente
Ad ogni modo, da come ha replicato la vedo sulla buona strada per recepire i consigli che la possono davvero aiutare.
Cordialmente
[#5]
Utente
Gentile dottore, a distanza di giorni ancora non recupero sul mio stato di salute, dunque ho continuato ad indagare, lasciando per ultima l'ansia. I sintomi sono concentrati sulla "testa", diciamo così, nel senso che... non avverto più formicolii, bensì moderato dolore alla nuca che s'irradia verso la parte alta del capo , con senso di oppressione anche alla fronte , fino al naso, occhi pesanti e lieve bruciore senza lacrimazione, non capogiri ma sensazione di essere su una barca, improvviso calore ai piedi e alla testa, senza rossori , scricchiolio alla nuca, impressione di avere difficoltà a mettere a fuoco e di dover perdere i sensi da un momento all'altro. A volte avverto dolori localizzati di breve durata, ora alle arcate dentarie, ora ad un orecchio o ad entambe, ora ad una tempia, ora alla fronte ecc....Un incubo. Morale della favola ho consultato: un dentista, un otorino che si è avvalso di telecamerina e vari strumenti, un cardiologo... Ho fatto un ecodoppler TSA, controllo tiroide con esami del sangue ed eco , emocromo , ves. Su consiglio dell'otorino ho cominciato a misurare la pressione che è risultata tendenzialmente alta 150/95, con picchi di 180/110. Il cardiologo mi ha prescritto 1/2 compressa di Lobivon alla sera, eco ai reni e controllo della pressione oculare. La pressione oculare è risultata essere anch'essa tendenzialmente alta, 20/19. Eco ai reni ok. Esami tiroide ok, emocromo ok, ves leggermente alta, ma di poco. Eco al cuore ok, elettrocardiogramma ok. Prendo la compressa da 5 giorni e la pressione da ieri pomeriggio è sui 99/67. I sintomi non migliorano. Domani su prescrizione dell'oculista devo mettere un holter pressorio e devo ritirare gli esiti degli esami su colesterolo, trigliceridi e glicemia. Consideri che RM encefalo e cervicale sono risultate negative, anche l'ortopanoramica. Nessun dottore ha collegato i miei sintomi alla pressione e nessuno mi ha parlato di cervicale e annessi sintomi , anche perché, pur prendendo antinfiammatori, avverto solo un leggero sollievo, ma non risolvo. Non so più cosa fare. Lo so, le potrò sembrare la solita ipocondriaca , magari ansiosa e ridicola, ma le posso assicurare che fino ad un mese e mezzo fa ero tutt'altro. La ringrazio fin d'ora se avrà il buon cuore di darmi qualche consiglio, ne ho un disperato bisogno. Grazie!
[#6]
Gentile paziente,
mi ha fatto piacere constatare che nella ridda di consulenti ed indagini strumentali in cui suo malgrado si dibatte, ha avvertito l'esigenza di confrontarsi ancora una volta con me. Forse perché, essendo un Suo concittadino, mi avverte emotivamente disponibile.
Anni fa scrissi un articolo su una rivista non medica dal titolo "Dall'emozione alla lesione", per descrivere come il fattore promuovente originariamente di natura emozionale passi poi in secondo piano per cedere il passo alle lesioni organiche che ha causato. Le dissi in una mia precedente risposta che ciascuno è riluttante a riconoscersi l'inconsapevole promotore dei suoi malanni. Leggendo con attenzione quanta carne sta al fuoco nella sua vicenda sanitaria mi ricordo sempre di come ammonivano i medici di un tempo ("pluralitas non est ponenda") a ricondurre tutto sempre ad una causa unitaria. Tuttavia gli stessi vecchi medici aggiungevano "nisi necessitas ponendi", ossia a meno che non sia proprio necessario.
Mi chiederà adesso che cosa le abbia voluto dire. Lei è una donna ancor giovane a cui, rivedendo l'anamnesi, nel giro di un mese circa si è creato (a Napoli diciamo: si è "storzellato") tutto ciò.
C'è, secondo me, da riflettere bene su molteplici aspetti, innanzitutto anamnestici della sua problematica.
Nella speranza di averle dato il consiglio che potrà aiutarla, La saluto molto caramente e Le auguro una buona domenica.
Cordialmente
mi ha fatto piacere constatare che nella ridda di consulenti ed indagini strumentali in cui suo malgrado si dibatte, ha avvertito l'esigenza di confrontarsi ancora una volta con me. Forse perché, essendo un Suo concittadino, mi avverte emotivamente disponibile.
Anni fa scrissi un articolo su una rivista non medica dal titolo "Dall'emozione alla lesione", per descrivere come il fattore promuovente originariamente di natura emozionale passi poi in secondo piano per cedere il passo alle lesioni organiche che ha causato. Le dissi in una mia precedente risposta che ciascuno è riluttante a riconoscersi l'inconsapevole promotore dei suoi malanni. Leggendo con attenzione quanta carne sta al fuoco nella sua vicenda sanitaria mi ricordo sempre di come ammonivano i medici di un tempo ("pluralitas non est ponenda") a ricondurre tutto sempre ad una causa unitaria. Tuttavia gli stessi vecchi medici aggiungevano "nisi necessitas ponendi", ossia a meno che non sia proprio necessario.
Mi chiederà adesso che cosa le abbia voluto dire. Lei è una donna ancor giovane a cui, rivedendo l'anamnesi, nel giro di un mese circa si è creato (a Napoli diciamo: si è "storzellato") tutto ciò.
C'è, secondo me, da riflettere bene su molteplici aspetti, innanzitutto anamnestici della sua problematica.
Nella speranza di averle dato il consiglio che potrà aiutarla, La saluto molto caramente e Le auguro una buona domenica.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 14.1k visite dal 19/08/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.