Questi cortocircuiti cerebrali hanno un nome? Rientrano forse in un DSA che ai tempi era bollato com

Buongiorno dottori.
Sono sempre stata molto sveglia e precoce, a un anno parlavo in modo fluente. Ho sempre avuto uno spiccato senso creativo, che unito a una grande sensibilità, ho canalizzato in arti visive, musica e scrittura. Tutto molto bello finché non è iniziata la scuola. Premesso che avevo una situazione in casa in cui non esisteva serenità, sono sempre andata molto bene nonostante la pagella sempre a base di "può fare di più". In gran parte vivevo di rendita, soprattutto perché l'apprendimento attraverso la lettura mi era difficoltoso e in classe non riuscivo a stare attenta.

Ho sempre avuto grandi problemi con la matematica o meglio, con alcune connessioni "logiche". A oggi sono una stimata professionista, ma arrivare fin qui mi è costato tanta fatica perché la mia mente mi gioca scherzi che in informatica sarebbero descrivibili come poca ram ed errori di ridondanza. Elenco di getto le cose che non mi tornano, sperando troviate un fil rouge.

- Mi è impossibile ricordare una scelta tra due variabili, è come se si annullassero a vicenda. Per esempio, ho vissuto 10 anni accanto a una persona, ma dovevo chiedergli sempre se tra A e B lui preferiva A o B. Se si inserisce una variabile C, ho una sorta di "ancoraggio" e riesco a ricordare meglio
- Faccio una fatica quasi sovrumana a risolvere equazioni anche di 1° grado
- Faccio fatica a ricopiare sequenze di numeri (es. di telefono)
- Se sono al telefono e qualcuno mi parla di persona, non sento più nè l'uno, nè l'altro
- Non capisco il labiale
- Leggo i libri 10 pagine alla volta, poi crollo addormentata. Li dimentico sistematicamente
- Confondo i ricordi numerici. Es. se mi dicono che nel 1970 sono morte 50.000 persone, io potrei riferire che nel 1950 sono morte 70.000 persone.
- "Ho poca RAM". Se devo risolvere connessioni logiche troppo complesse, è come se tutto si offuscasse perché non riesco a mettere insieme troppi fattori contemporaneamente
- Non riesco a leggere le partiture musicali
- Non riesco a comprendere le istruzioni scritte. Es. istruzioni IKEA: devo tenere a mente un tipo di vite da scegliere, la posizione del foro. Se devo anche interpretare la posizione del pezzo da montare, faccio una fatica disumana, inspiegabile. Quindi guardo la scenetta un numero di volte sufficiente a reinterpretarla a modo mio ed eseguo

In buona sostanza ho questa sensazione di black-out o cortocircuito che si manifesta così da sempre e che negli anni ho imparato ad aggirare. Per esempio se per lavoro uso excel, mi aiuto cercando le formule che mi servono su google, le incollo nel foglio di calcolo e con la formattazione condizionale (scale di colori) riesco a interpretare i dati.

Che ne pensate? Era una vita che volevo vederci chiaro, chissà che non sia la volta buona.

Grazie
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Buongiorno a Lei,

sempre difficile una opinione esaustiva mediante un consulto a distanza.
Nel suo caso, comprenderà, ancora di più.

La sua anamnesi scolastica sembrerebbe suggestiva per un DSA (prevalentemente Dislessia e Discalculia).
Non so come sia la sua scrittura pertanto non posso esprimermi sulla ipotesi "disgrafia e disorrtografia".

Negli della scuola non è mai stato sollevato il "problema" da nessuno degli insegnanti o dai genitori?
Non è mai stata sottoposta al alcun test o esame strumentale?

Ritengo come, quantomeno, un "Valutazione Neuro-Cognitiva" dell'adulto sia indicata così da avere una idea più chiara circa il funzionamento dei suoi "domini cognitivi" e delle sue "abilità".

A questo potrebbero seguire eventuali esami strumentali... ma andiamo per gradi.

Mi tenga informato...

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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Utente
Utente
Buon pomeriggio dottor Poli, grazie per la risposta esaustiva. Ho una grafia molto bella e lineare, nessuna difficoltà nello scrivere, anzi, ho sempre scritto molto a mano e tutt'ora lo faccio.

Purtroppo vengo da una situazione familiare in cui non erano contemplate attenzioni come l'ascolto di segnali di allarme e le visite mediche.

A scuola ho ricevuto solo tanta mortificazione, perché venivo bollata come "svogliata" e nessuno ha mai voluto sentire ragioni quando lamentavo una difficoltà molto pronunciata. La situazione è peggiorata al punto che alle superiori mi venivano gli attacchi di panico quando la professoressa di matematica mi chiamava alla lavagna. Ironia della sorte, proprio questa severissima insegnante un giorno mi chiamò fuori dalla classe per chiedermi se ero sincera o non avevo voglia di studiare. Lei capì che io davvero avevo qualcosa che non andava, ma erano gli ultimi giorni della 5 superiore, quindi poi non si risolse nulla.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Se per Lei è ancora importante giungere ad inquadramento diagnostico delle sue trascorse difficoltà scolastiche e dei disturbi attuali inizi con il sottoporsi a Test Neuro-Cignitivi.
Poi si vedrà a seguire.
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Utente
Utente
Più che altro per quelli attuali, che comunque sono compromettenti rispetto ai miei obiettivi.

Grazie dell'attenzione