Fascicolazioni e dolore
Buongiorno dottori, grazie anticipatamente per la risposta.
Nel 2009 ho iniziato ad avere fascicolazioni diffuse che mi hanno comportato un importante carico di ansia. A seguito di RMN encefalo senza contrasto ed EMG arti superiori ed inferiori negative la situazione è stata archiviata come somatizzazione d'ansia e dopo qualche mese è passata senza alcun tipo di terapia. In realtà è vero che era un periodo stressante ma l'ansia mi è venuta dopo le fascicolazioni per paura di SLA e SM.
Nel 2013 situazione analoga, fascicolazioni diffuse per diversi mesi, ma con tendenza a manifestarsi per lo più alla mano sinistra. Rifaccio RMN encefalo e midollo cervicale, ed EMG arti superiori ed inferiori, esito negativo nuovamente, il secondo neurologo mi parla di possibile fibromialgia anche se non presento dolori, solo sensazione di peso della durata di pochi giorni al braccio o alla gamba. Anche stavolta passa dopo pochi mesi senza cura.
Arriviamo a Dicembre 2017, ricominciano le fascicolazioni diffuse, ma anche stavolta prevalgono alla mano sinistra, in particolare all'eminenza tenar. Stavolta non faccio nessuna visita, nessun esame, però le fascicolazioni alla mano mi danno fastidio, soprattutto la notte, quando mi generano ansia e non riesco a dormire, Cerco di tenere la mano bloccata per non sentirle. A fine gennaio parlando con un amico ortopedico di questo argomento mi ipotizza un tunnel carpale con sola componente motoria (spesso il pollice della mano sinistra ha delle clonie di 4-5 scariche, poi si ferma) e mi manda a rifare l'EMG perchè, dice, dall'ultima è passato molto tempo. Poco dopo a causa di diverse crisi veriginose l'otorino mi fa rifare RMN encefalo e midollo cervicale, ancora smdc e ancora negative (è presente solo raddrizzamento della fisiologica lordosi cervicale tra C5 e C6), l'otorino propende per una vertigine parossistica benigna o un'emicrania con equivalente veriginoso.
Vado dal neurologo che mi fa EMG arti superiori e inferiori e VCS/M entrambe nella norma. Ipotizza canalopatia e mi manda al policlinico dove escludono le canalopatie, escludono il tunnel carpale anche loro rifacendomi EMG con VCM E VCS (siamo a maggio u.s.) e fanno diagnosi di sindrome delle fascicolazioni benigne. Il neurologo che sospetta le canalopatie e la neurologa del policlinico entrambi fanno esame neurologico negativo.
Da maggio ad ora le fascicolazioni si sono presentate molto spesso ad entrambe le mani, anche con clonie a volte continue per diversi giorni al pollice. Ora le scrivo perchè da circa una settimana ho dolore alla mano destra, al polso,al braccio, al gomito e su fino alla spalla (ma soprattutto mano e polso), le fascicolazioni in questa mano dolorante non sono incrementate. Mi chiedo, e le chiedo, escluse da tutte quelle emg e rmn la SM e la Sla, questo dolore può far pensare ad una neuropatia? Le neuropatie possono insorgere così: 9 anni prima le fascicolazioni, dopo tanto il dolore? Devo rifare l?EMG? Inutile negare che è tornata l'ansia.
Nel 2009 ho iniziato ad avere fascicolazioni diffuse che mi hanno comportato un importante carico di ansia. A seguito di RMN encefalo senza contrasto ed EMG arti superiori ed inferiori negative la situazione è stata archiviata come somatizzazione d'ansia e dopo qualche mese è passata senza alcun tipo di terapia. In realtà è vero che era un periodo stressante ma l'ansia mi è venuta dopo le fascicolazioni per paura di SLA e SM.
Nel 2013 situazione analoga, fascicolazioni diffuse per diversi mesi, ma con tendenza a manifestarsi per lo più alla mano sinistra. Rifaccio RMN encefalo e midollo cervicale, ed EMG arti superiori ed inferiori, esito negativo nuovamente, il secondo neurologo mi parla di possibile fibromialgia anche se non presento dolori, solo sensazione di peso della durata di pochi giorni al braccio o alla gamba. Anche stavolta passa dopo pochi mesi senza cura.
Arriviamo a Dicembre 2017, ricominciano le fascicolazioni diffuse, ma anche stavolta prevalgono alla mano sinistra, in particolare all'eminenza tenar. Stavolta non faccio nessuna visita, nessun esame, però le fascicolazioni alla mano mi danno fastidio, soprattutto la notte, quando mi generano ansia e non riesco a dormire, Cerco di tenere la mano bloccata per non sentirle. A fine gennaio parlando con un amico ortopedico di questo argomento mi ipotizza un tunnel carpale con sola componente motoria (spesso il pollice della mano sinistra ha delle clonie di 4-5 scariche, poi si ferma) e mi manda a rifare l'EMG perchè, dice, dall'ultima è passato molto tempo. Poco dopo a causa di diverse crisi veriginose l'otorino mi fa rifare RMN encefalo e midollo cervicale, ancora smdc e ancora negative (è presente solo raddrizzamento della fisiologica lordosi cervicale tra C5 e C6), l'otorino propende per una vertigine parossistica benigna o un'emicrania con equivalente veriginoso.
Vado dal neurologo che mi fa EMG arti superiori e inferiori e VCS/M entrambe nella norma. Ipotizza canalopatia e mi manda al policlinico dove escludono le canalopatie, escludono il tunnel carpale anche loro rifacendomi EMG con VCM E VCS (siamo a maggio u.s.) e fanno diagnosi di sindrome delle fascicolazioni benigne. Il neurologo che sospetta le canalopatie e la neurologa del policlinico entrambi fanno esame neurologico negativo.
Da maggio ad ora le fascicolazioni si sono presentate molto spesso ad entrambe le mani, anche con clonie a volte continue per diversi giorni al pollice. Ora le scrivo perchè da circa una settimana ho dolore alla mano destra, al polso,al braccio, al gomito e su fino alla spalla (ma soprattutto mano e polso), le fascicolazioni in questa mano dolorante non sono incrementate. Mi chiedo, e le chiedo, escluse da tutte quelle emg e rmn la SM e la Sla, questo dolore può far pensare ad una neuropatia? Le neuropatie possono insorgere così: 9 anni prima le fascicolazioni, dopo tanto il dolore? Devo rifare l?EMG? Inutile negare che è tornata l'ansia.
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Gentile Utente,
Dal suo articolato resoconto anamnestico si desume uno stato di protratta sofferenza causata forse maggiormente dall’andirivieni fra diversi specialisti e indagini diagnostiche, da cui non pare essere emerso nulla più che una serie di ipotesi che alla fine non risultano verificate sostanzialmente mai. Potrei esserle di qualche aiuto dicendole che di certo una componente ansiosa amplifichi dei disturbi che verosimilmente esistono davvero, ma credo che glielo abbiano detto già tutti. Ovviamente, attraverso un consulto online ed a fronte di una fenomenologia tutto sommato meramente soggettiva non potrei dirle altro. Posso però suggerirle, se non si sente adeguatamente sorretta dal parere dei neurologi cui si è già rivolta, di cercarne qualche altro e nella sua incantevole città (a me personalmente tanto cara) c’è più di un bravo professionista e qualcuno è anche un assiduo consulente su questo sito.
Cordialmente
Dal suo articolato resoconto anamnestico si desume uno stato di protratta sofferenza causata forse maggiormente dall’andirivieni fra diversi specialisti e indagini diagnostiche, da cui non pare essere emerso nulla più che una serie di ipotesi che alla fine non risultano verificate sostanzialmente mai. Potrei esserle di qualche aiuto dicendole che di certo una componente ansiosa amplifichi dei disturbi che verosimilmente esistono davvero, ma credo che glielo abbiano detto già tutti. Ovviamente, attraverso un consulto online ed a fronte di una fenomenologia tutto sommato meramente soggettiva non potrei dirle altro. Posso però suggerirle, se non si sente adeguatamente sorretta dal parere dei neurologi cui si è già rivolta, di cercarne qualche altro e nella sua incantevole città (a me personalmente tanto cara) c’è più di un bravo professionista e qualcuno è anche un assiduo consulente su questo sito.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
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Utente
Sono perfettamente consapevole del peso che può avere l'ansia in.situazioni analoghe.
La ringrazio per il suggerimento in merito allo specialista, il problema più grosso è che, ovviamente e giustamente, in questo periodo sono tutti in ferie, fatta eccezione per qualche struttura in cui potrei ripetere l'emg se necessario.
La domanda nasce proprio da questo: con un esame fatto a metà maggio, che ha escluso patologie in atto, vale la pena rifare l'esame per il dolore insorto adesso (nell'ipotesi di una neuropatia periferica), considerato il persistere delle fascicolazioni o come decorso clinico non c'entra niente?
Consideri che il mio neurologo rientra a fine mese, ma posso già dirle che non ho cali di forza, solo dolore e fascicolazioni.
Grazie ancora per la risposta.
La ringrazio per il suggerimento in merito allo specialista, il problema più grosso è che, ovviamente e giustamente, in questo periodo sono tutti in ferie, fatta eccezione per qualche struttura in cui potrei ripetere l'emg se necessario.
La domanda nasce proprio da questo: con un esame fatto a metà maggio, che ha escluso patologie in atto, vale la pena rifare l'esame per il dolore insorto adesso (nell'ipotesi di una neuropatia periferica), considerato il persistere delle fascicolazioni o come decorso clinico non c'entra niente?
Consideri che il mio neurologo rientra a fine mese, ma posso già dirle che non ho cali di forza, solo dolore e fascicolazioni.
Grazie ancora per la risposta.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.6k visite dal 16/08/2018.
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