Info su cura fevarin armodafinil
Salve, il mio neurologo mi ha prescritto in aggiunta al Fevarin 100 ( 200 al di , la sera) che prendo da ormai quasi 7 anni per DOC, Armodafinil (75 mg al mattino) poichè , a seguito di una nuova visita , mi è stata diagnosticata la sindrome da stanchezza cronica ( mia zia ha la fibromialgia , a lei ha dato cymbalta o una cosa simile non ricordo) . L'armodafinil mi è stato dato poichè mi sento sempre stanco, assonnato , nonostante dorma discretamente bene la notte ( a volte mi alzo durante la notte ma a seguito di polisonnografia non è emerso nulla) . Il problema è che in 3 giorni che lo sto assumendo ( ammetto che oggi di testa mia ho aumentato a 150 mg) , non noto particolari benefici . Siccome il Fevarin , all'epoca , iniziò a fare effetto dopo un pò , vorrei sapere se è lo stesso per questo farmaco . Ho mandato una mail al mio neurologo ( torna il 27 ) e mi ha detto che ci vuole più o meno una decina di giorni affinchè il corpo si abitui. Siccome il farmaco costa un pò , vorrei sapere se è vero ciò oppure sto sprecando solo soldi e tempo. Grazie
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Gentile Utente,
il tempo di latenza del farmaco in questione prima di dare benefici è variabile da un soggetto all’altro, infatti ci sono soggetti che rispondono già in prima giornata e soggetti che hanno bisogno di più giorni per cui la risposta data dal Suo neurologo è corretta.
Mi permetto di invitarLa a seguire strettamente i dosaggi prescritti dallo specialista e quindi a non agire autonomamente.
Cordiali saluti
il tempo di latenza del farmaco in questione prima di dare benefici è variabile da un soggetto all’altro, infatti ci sono soggetti che rispondono già in prima giornata e soggetti che hanno bisogno di più giorni per cui la risposta data dal Suo neurologo è corretta.
Mi permetto di invitarLa a seguire strettamente i dosaggi prescritti dallo specialista e quindi a non agire autonomamente.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Egregio Utente,
il farmaco di cui chiede informazioni è uno psico-stimolante impiegato inizialmente per la narcolessia, altri disturbi del sonno e l'ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) e, poiché diminuisce il senso di fatica, si può anche utilizzare nella CFS (Chronic Fatigue Syndrome) o sindrome da fatica cronica. Se l'indicazione è corretta, esistono dei dosaggi raccomandati secondo le linee-guida della ICSD2, di cui resta responsabile esclusivamente lo specialista che lo prescrive. Comunque, Le confermo che poiché il farmaco agisce sulla ricaptazione dei neurotrasmettitori con conseguente attivazione dei sistemi noradrenergico, dopaminergico e serotoninergico è necessario un tempo di adattamento per verificarne gli effetti.
Cordialmente
il farmaco di cui chiede informazioni è uno psico-stimolante impiegato inizialmente per la narcolessia, altri disturbi del sonno e l'ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) e, poiché diminuisce il senso di fatica, si può anche utilizzare nella CFS (Chronic Fatigue Syndrome) o sindrome da fatica cronica. Se l'indicazione è corretta, esistono dei dosaggi raccomandati secondo le linee-guida della ICSD2, di cui resta responsabile esclusivamente lo specialista che lo prescrive. Comunque, Le confermo che poiché il farmaco agisce sulla ricaptazione dei neurotrasmettitori con conseguente attivazione dei sistemi noradrenergico, dopaminergico e serotoninergico è necessario un tempo di adattamento per verificarne gli effetti.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.3k visite dal 12/08/2018.
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