27 anni, spazi liquorali frontali ampliati

Buongiorno, ho 27 anni e da circa 12 anni giro l'Italia in cerca di una soluzione a diversi problemi di salute che mi si sono accumulati negli anni.

A circa 15 anni cominciai ad accusare indolenzimento costante alle gambe, specialmente la mattina appena alzato, che poi si è espanso a tutti i muscoli con bruciore costante a tutte le giunture e che mi sembra stia peggiorando di anno in anno.

Nel corso degli anni a questi sintomi si sono affiancati una sensazione di stanchezza costante, difficoltà di concentrazione, memoria e ragionamento e sonno non ristoratore. Oltre a questo ho anche un problema di disidratazione cronica (bocca, pelle, occhi). Ho girato ogni tipo di specialista ed ho effettuato diversi tipi di psicoterapia senza alcun esito.
Quasi un anno fa ho fatto una RM all'encefalo che ha dato il seguente risultato:

"Esame eseguito senza mdc con tecnica FSE, FLAIR E DWI. Non si rilevano processi espansivi intracranici. Presenza di due sottili focolai di alterato segnale nella regione paramediana dei talami, uno per lato con il più evidente a sinistra, riferibili ad esiti microinfartuali non recenti o, in seconda ipotesi, a spazi perivascolari ectasici. Ventricoli nella norma; leggermente accentuati gli spazi liquorali frontali. Normali gli altri nuclei alla base e le strutture della fossa cranica posteriore".

Vorrei avere chiarimenti per quanto riguarda gli spazi liquorali frontali accentuati perché ho avuto pareri discordanti, possono essere sintomo di un declino cognitivo prematuro ?

Ho sempre provato a tenere la mente attiva per cercare di combattere i problemi cognitivi che ho riscontrato, con attività come meditazione, yoga e tai chi, esercizi mentali e lettura.
Nonostante questo negli ultimi anni ho notato una sensazione di intorpidimento nella parte frontale della testa, che magari potrebbe essere solo dovuta all'accumulo di stress e ansia dovuti a questa situazione che ormai dura da quasi metà della mia vita, ma che comunque mi impedisce di mantenere la concentrazione su qualsiasi attività io svolga.

In precedenza avevo già fatto un RM all'encefalo, a circa 16 anni, che non presentava alcuno dei problemi esposti in quest'ultima.

Le uniche cure che mi sono state date erano a base di antidepressivi, che hanno agito in positivo sull'umore (che per ovvie ragioni non è il massimo :) ), ma non hanno portato nessun miglioramento a nessuno dei sintomi, ne fisici ne cognitivi.

Attualmente la mia condizione mi impedisce di fare qualsiasi tipo di attività e vivo in casa da ormai 5 anni, vengo perennemente rimbalzato da medici, che insistono sull'origine psicosomatica di tutti i miei sintomi, agli psicologi, che affermano che i disturbi sono eccessivi per avere un origine totalmente psicosomatica.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Egregio giovane,
Cominciamo col dire che l’ampliamento degli spazi subaracnoidei frontali può essere compatibile con assoluta normalità e che non è espressivo di deterioramento cognitivo (rilevabile a carico della regione temporale dell’ippocampo).
Attribuire tanta florida sintomatologia alla somatizzazione è un po’ stiracchiato ma vederla come la costellazione di sintomi di accompagnamento della depressione forse lo è un po’ meno.
Devo essere franco: non sarei molto disinvolto ad interpretare il reperto RM a carico del diencefalo ma preferirei andare a fondo con un nuovo esame RM con contrasto paramagnetico.
Il mio personale orientamento sarebbe di avere una assoluta tranquillità su questo aspetto e solo dopo valutare la miglior risposta ad una terapia per la depressione.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it