Piede cadente

Buonasera, è da 1 settimana che, dopo essere stato accovacciato per parecchio tempo perchè stavo lavorando, la mattina dopo mi sono svegliato con il piede destro malfunzionante... in pratica non riesco a camminare correttamente non riuscendo a stare sui talloni non riesco ad alzare la parte anteriore del piede....
Ma non ho dolore ne niente di tutto cio.
Allora sono andato al pronto soccorso e mi hanno fatto l'elettromiografia (credo si chiami cosi) e hanno trovato il problema ovvero il nervo peroneo.
Mi hanno prescritto per 3 mesi vitamine e integratori e di stare a riposo.
E mi hanno stimato un tempo di recupero di 3 mesi...
Volevo chiedervi...
Prima dei 3 mesi è proprio impossibile recuperare?
Mi consigliate un tutore o qualcosa del genere oppure di lasciarlo libero com'è?
Grazie delle risposte in anticipo
[#1]
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Egregio giovane,
il tutore è meglio utilizzarlo se dopo qualche tempo non si assiste ad alcun miglioramento e sono frequenti le cadute da inciampo. Adesso troverà invece massimo beneficio dalla fisioterapia e dal movimento.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille, però la neurologa mi ha detto il contrario che il fisioterapista è inutile per il semplice fatto che si tratta di un nervo e non di un muscolo....
L'unica cosa che mi ha detto è di stare a riposo ma con tutto il rispetto possibile ma 3 mesi a riposo con incapacità di movimento mi sembrano esagerati.
Per questo mi sono rivolto qua per capire se la neurologa avesse l'unica opzione possibile o se è possibile recuperare in meno tempo.
A me questo importa tanto, in questo caso di piede cadente il recupero del movimento è sicuro dopo 3 mesi oppure può capitare di tornare a muoverlo correttamente anche prima? Grazie
[#3]
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Nel caso, come il suo, di mono-neuropatie (generalmente da compressione) esiste sia l'indicazione al riposo che la moderata attività, per impedire l'atrofia da non uso. Ugualmente, l’utilizzo di un tutore (che è finalizzato a stabilizzare l’articolazione del piede, in attesa del recupero neuro-muscolare) può essere prescritto precocemente o secondariamente.
Il mio consiglio è che si affidi a chi la tiene in cura o al massimo chieda una seconda opinione, ma non online, ossia si faccia visitare da un altro neurologo.