Depressione e cefalee a grappolo

Egregi Dottori,

Il motivo che mi porta a scriverVi, risiede nel fatto che da circa una 20 di giorni sono oggetto di fortissime cefalee a grappolo, le quali mi hanno portato a rivolgermi 2 gg fà al pronto soccorso e a seguito del quale, il neurologo, ha diagnosticato la patologia delle cefalee a grappolo.

Vi premetto che ho 32 anni, sono un accanito fumatore, non disdegno l'alcol se mi reco al bar o in discoteca, ma soprattutto ho sempre fatto il rappresentante commerciale, lavoro che amo per quanto sò essere stressante per via degli orari, della guida, dei risultati da conseguire in termini di fatturati, pagamenti, etc, nonchè è 7 anni che combatto contro l'ansia e la depressione, disturbo che ancor oggi in modo discontinuo mi colpisce e che tratto da 2 anni a questa parte, con xanax e seropram per circa 2-6 mesi.

Per venire alla domanda che Vi volevo porre, la coincidenza vuole che le cefalee a grappolo siano iniziate con l'inizio dell'ultimo trattamento da me iniziato a base di seropram (1 cpr da 20 mg), poichè esso è un inibitore della ricaptazione della serotonina, e se pur questo farmaco nei 7 anni precedenti non mi ha mai creato problemi, può essere stato, Vi domando, una o la causa scatenante di queste cefalee? e tali cefalee, una volta manifestatisi, sia che siano state scatenate o meno dal seropram, sono per forza ripetitive nei mesi/anni a venire?? che stile di vita o comportamenti tenere o eliminare? e soprattutto come posso fare a conciliare questo neo problema col mio lavoro in riunione, col cliente o comunque con colleghi e/o superiori ignoranti del dolore causato dalle cefalee e quindi , temo, poco solidali nel caso debba ricorrere per 1 mese alla malattia ??

Comprenderete anche voi che in quanto ansioso depressivo, sapere se poter prendere o no il seropram, risulta essere fondamentale in quanto potrebbe significare rinunciare ad un farmaco utilissimo, così come perdurare con un farmaco utile all' umore ma al tempo stesso dannoso per le cefalee ed in ogni caso è per la mia psiche importante da sapere se dovrò considerare le cefalee come "nuovo" disturbo con cui condividere il mio prossimo futuro ( e quindi anche avere scorte di imigran a casa ed in tasca) o no oppure ancora V

i chiedo se sappiate indicarmi un farmaco che possa conciliare entrambe i problemi, poichè, come se nn bastasse, i SSRI sono sconsigliati se si è sotto trattamento con sumatriptan....

Vi ringrazio anticipatamente.
Stefano
[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Le cause della cefalea a grappolo non sono conosciute, statisticamente è più frequente nel sesso maschile, tende a presentarsi a fasi, a grappoli (alcuni giorni con accessi, anche ripetuti, a orari fissi, di dolore intensissimo, definito anche "da suicidio" da chi l'ha provato) e poi assenza di dolore per periodi anche lunghi.
E' favorita comunque da alcool, fumo, mancanza di sonno.
VA CURATA assolutamente, col sumatriptan sotto controllo specialistico, se il farmaco nel suo caso è efficace. L'associazione con SSRI può indurre una sindrome serotoninergica, ma dipende dal dosaggio e non è comunque una controindicazione assoluta, bisogna valutare caso per caso. L'importante è consultare uno specialista che segua la situazione, e valuti se è sufficiente una terapia sintomatica (al momento della crisi) oppure se occorre anche una terapia preventiva. In assenza di cure, come in tutte le emicranie, le crisi dolorose aumentano di frequenza.
Oltre a consultare uno specialista neurologo o possibilmente un centro cefalee specializzato (a Forlì presso l'ospedale ce n'è uno), dovrebbe rivedere le sue abitudini di vita: fumo, alcool e tirare tardi.
Per lo meno essere consapevole che questi fattori peggiorano la patologia e possono interferire col lavoro.
Saluti

Franca Scapellato

[#2]
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
La ringazio innanzitutto per avermi prestato attenzione e per la risposta esaustiva datami, le volevo chiedere un ultima cosa , ovvero, onde evitare una reazione serotoninergica, qualora mi trovassi nella situazione di stare assumendo un seropram da 20 mg/die e qualora al tempo stesso mi trovassi nella necessità di dover assumere anche l'imigran per la cefalea, rischierei di incorrere in tale effetto collaterale prendendo 1 cpr da 50 mg o sarebbe meglio utilizzare le fiali da 6mg...in sostanza...qual'è la dose da non superare di serotinina e per quanto tempo la stessa non deve essere superata??

Colgo inoltre l'occasione per domandare a Lei che è psichiatra ed abitante nella mia stessa regione, soffrendo io di depressione ed ansia dal 2002 ed avendo oggi anche la cefalea a grappolo, sarei io nella posizione di poter richiedere l'invalidità civile del 46%, così che, senza essere di alcun costo per la collettività, potrei però accedere ad un lavoro in qualità di lavoratore disagiato??? (Le pongo questa domanda in quanto nel privato, specie nelle aziende e negli ambiti commerciali, i titolari o i manager, a differenza di un ente pubblico o privato che assume un lavoratore appartenente alle categorie protette, hanno facilità estrema a poco tollerare assenze lavorative se pur giustificate abbondantemente da una così specifica problematica, nel mio caso, più di una, così facendo, avrei modo di lavorare senza dover nascondere tale patologia, quindi con meno stress ed inoltre, qualora attraversassi i periodi di reale dolore o difficoltà, non avrei problemi ad assentarmi per qualche giorno dal lavoro, avendo così più alleviate anche le cause stesse di stress che sono all'origine di queste 2 problematiche)

La ringrazio e la saluto anticipatamente!
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