Nevralgia

Da un anno e più soffro di un dolore nevralgico all alluce del piede destro molto invalidante nel senso che quando mi viene è così forte (prima lo sento strano poi arriva come un crampo e poi forti scosse il tt dura un minuto ma poi mi lascia distrutta) che devo interrompere qualsiasi attività io stia facendo e accasciarmi. Ho visto un neurologo che mi ha fatto visita completa negativa ho fatto risonanza sia alla schiena che al piede tutto negativo elettomiografia negativa vis ort negativa. Mi ha detto alla fine che esistono delle neuropatia periferiche che non hanno una causa diagnosticabile e mi ha dato Lyrica 75 x 2 che sto prendendo da un anno con beneficio. Se cerco di diminuire il dosaggio mi ritorna il dolore soprattutto se sono sotto stress. Non sono diabetica. Vorrei chiedere per quanto tempo posso prendere la Lyrica e se vi sono altri accertamenti che posso fare per trovare la causa Grazie
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Gentile Utente,
una forma nevralgica così topograficamente limitata mi sembra, per il vero e col dovuto rispetto per il Collega che la tiene in cura, abbastanza inconsueta.
Un dolore di questo genere farebbe piuttosto sospettare un attacco di artropatia gottosa.
E' stato fatto un dosaggio dell'uricemia?
Questo ha il solo scopo di prospettare una differente angolazione visiva del problema, ma esclusa una tale ipotesi, persista nell'indicazione terapeutica che ha ricevuto, sulla cui durata si affidi allo Specialista.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Ho fatto molti esami ematici fra cui uricemia e tt erano nella norma Vorrei se fosse possibile chiederle se mi può consigliare altri specialisti oltre al neurologo o altri centri... Sono disposta ad andare ovunque perché mi creda è veramente invalidante x la mia vita. Inoltre penso che passando con la Lyrica questo significa che interessa I nervi o sbaglio? Grazie ancora.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Gentile Signora,
onestamente continuo a manifestare la mia perplessità per una diagnosi di mononevrite così delimitata. La mia prima sensazione diagnostica è che si tratti di una metatarsalgia la cui patogenesi dovrebbe essere meglio definita innanzitutto in ambito ortopedico, ove questo non l'abbia già fatto. Infine, trattandosi di una zona limitatissima interessata dal dolore, si potrebbe procedere con un approccio terapeutico locale, con una infiltrazione anestetico-steroidea. E' un caso a metà strada fra l'ortopedia e la neurologia, ma a mio avviso più competente alla prima disciplina.
Buona domenica