Demenza frontotemporale variante logopenica
gentile Dottore,
il consulto che le chiedo è per mio padre al quale le è stata diagnosticata una demenza frontotemporale con variante logopenica.
alla risonanza magnetica sono risultati lesioni diffuse della sostanza bianca associata ad atrofia corticale.
la pet evidenzia lieve riduzione della captazione del tracciante in sede temporale laterale e parietale sinistra e più sfumata in sede frontale sinistra.
mio padre è molto apatico, ansioso e angosciato, ripete continuamente di essere confuso e non riusciamo a dargli sollievo in nessun modo.
in ospedale non hanno saputo dirci molto, né di cosa in parole povere si tratta, né su cosa ci aspetterà, né su come comportarci.
Al momento è in cura con Memantina alla mattina e Olanzapina la sera.
mio padre soffre anche di battito cardiaco rallentato e pressione bassa.
Il mio medico di famiglia non ha saputo darci una spiegazione, soprattutto sul perché lo ha curato per quattro anni per depressione senza sottoporlo mai ad un esame diagnostico.
Infatti mio padre soffriva già da anni di incubi e deliri, di apatia e scarsa motivazione e concentrazione.
è sempre stato preso per pazzo e svogliato!
ora vorrei sapere se ci sono cure per aiutarlo ad avere un esistenza decente.
lui ha 72 anni e vederlo cosi è una pugnalata continua.
Ci sono cure sperimentali a cui sottoporlo?
lo stiamo aiutando anche con integratori di vitamina B e E e con lunghe camminate quotidiane all'aria aperta anche se lui non è molto contento.
servono a qualcosa queste vitamine?
attendiamo una sua risposta.
il consulto che le chiedo è per mio padre al quale le è stata diagnosticata una demenza frontotemporale con variante logopenica.
alla risonanza magnetica sono risultati lesioni diffuse della sostanza bianca associata ad atrofia corticale.
la pet evidenzia lieve riduzione della captazione del tracciante in sede temporale laterale e parietale sinistra e più sfumata in sede frontale sinistra.
mio padre è molto apatico, ansioso e angosciato, ripete continuamente di essere confuso e non riusciamo a dargli sollievo in nessun modo.
in ospedale non hanno saputo dirci molto, né di cosa in parole povere si tratta, né su cosa ci aspetterà, né su come comportarci.
Al momento è in cura con Memantina alla mattina e Olanzapina la sera.
mio padre soffre anche di battito cardiaco rallentato e pressione bassa.
Il mio medico di famiglia non ha saputo darci una spiegazione, soprattutto sul perché lo ha curato per quattro anni per depressione senza sottoporlo mai ad un esame diagnostico.
Infatti mio padre soffriva già da anni di incubi e deliri, di apatia e scarsa motivazione e concentrazione.
è sempre stato preso per pazzo e svogliato!
ora vorrei sapere se ci sono cure per aiutarlo ad avere un esistenza decente.
lui ha 72 anni e vederlo cosi è una pugnalata continua.
Ci sono cure sperimentali a cui sottoporlo?
lo stiamo aiutando anche con integratori di vitamina B e E e con lunghe camminate quotidiane all'aria aperta anche se lui non è molto contento.
servono a qualcosa queste vitamine?
attendiamo una sua risposta.
[#1]
Gentile Utente,
nell'ambito della demenza frontotemporale esistono fondamentalmente tre varianti cliniche, la variante comportamentale, l'afasia non fluente progressiva (eloquio non fluente, sgrammaticato, linguaggio telegrafico) e la demenza semantica (con disturbo di comprensione delle parole e spesso incapacità a denominare gli oggetti). Mi pare che la forma cosiddetta "logopenica" possa assimilarsi all'afasia non fluente con turbe anche comportamentali di tipo apatico.
Non esiste ad oggi una terapia specifica per la malattia in questione, si possono utilizzare sintomatici, per esempio per il controllo dei disturbi comportamentali, neurolettici atipici (già in terapia con olanzapina), una certa efficacia hanno dimostrato gli antidepressivi della classe SSRI per l'eventuale disturbo depressivo e pare anche per i disturbi del comportamento.
Cordiali saluti
nell'ambito della demenza frontotemporale esistono fondamentalmente tre varianti cliniche, la variante comportamentale, l'afasia non fluente progressiva (eloquio non fluente, sgrammaticato, linguaggio telegrafico) e la demenza semantica (con disturbo di comprensione delle parole e spesso incapacità a denominare gli oggetti). Mi pare che la forma cosiddetta "logopenica" possa assimilarsi all'afasia non fluente con turbe anche comportamentali di tipo apatico.
Non esiste ad oggi una terapia specifica per la malattia in questione, si possono utilizzare sintomatici, per esempio per il controllo dei disturbi comportamentali, neurolettici atipici (già in terapia con olanzapina), una certa efficacia hanno dimostrato gli antidepressivi della classe SSRI per l'eventuale disturbo depressivo e pare anche per i disturbi del comportamento.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
Grazie mille per la risposta.
Le volevo chiedere ancora alcune delucidazioni:
Quale sarà il decorso della malattia? so, che nulla si può prevedere, ma ci sarà perdita di mobilità? di memoria?
ci sono terapie anche non farmaceutiche che possono rallentare il decorso?
ci sono cure sperimentali?
mi perdoni l'insistenza ma per un padre in difficoltà si è disposti a fare di tutto.
La ringrazio ancora
Cordiali Saluti
Grazie mille per la risposta.
Le volevo chiedere ancora alcune delucidazioni:
Quale sarà il decorso della malattia? so, che nulla si può prevedere, ma ci sarà perdita di mobilità? di memoria?
ci sono terapie anche non farmaceutiche che possono rallentare il decorso?
ci sono cure sperimentali?
mi perdoni l'insistenza ma per un padre in difficoltà si è disposti a fare di tutto.
La ringrazio ancora
Cordiali Saluti
[#3]
Gentile Signora,
La capisco perfettamente, non ha nulla di cui scusarsi.
Riguardo il decorso, non è prevedibile ma la malattia è progressiva, il decorso può essere anche lento.
Problemi della memoria e della mobilità non sono predominanti.
Se questi ultimi dovessero insorgere mimando un parkinsonismo è utile un trattamento fisioterapico.
Al momento ci sono numerosi studi ma nessuna cura sperimentale.
Riguardo le vitamine, può continuare la somministrazione.
Utile il dosaggio nel sangue della vitamina D che se deficitaria può essere integrata farmacologicamente.
Cordialità
La capisco perfettamente, non ha nulla di cui scusarsi.
Riguardo il decorso, non è prevedibile ma la malattia è progressiva, il decorso può essere anche lento.
Problemi della memoria e della mobilità non sono predominanti.
Se questi ultimi dovessero insorgere mimando un parkinsonismo è utile un trattamento fisioterapico.
Al momento ci sono numerosi studi ma nessuna cura sperimentale.
Riguardo le vitamine, può continuare la somministrazione.
Utile il dosaggio nel sangue della vitamina D che se deficitaria può essere integrata farmacologicamente.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.6k visite dal 03/07/2018.
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