Disturbi del sonno, ansia e agorafobia
Gentili Dottori,
mi rivolgo al portale medicina italia nella speranza di ottenere una risposta atta a determinare, in virtù della vostra esperienza, quale possa essere il mio problema.
Ho 37 anni e da quando ne avevo 18 faccio uso di xanax, inizialmente mi fu prescritto dal medico curante come farmaco per il controllo dell'eiaculazione precoce, naturalmente se solo fossi stato a conoscenza della dipendenza che tale farmaco avrebbe portato mai e poi mai l'avrei assunto. Naturalmente inutile dire che il farmaco non sortì nessun effetto sull'eiaculazione ma per contro mi ritrovai presto in quello che solo a distanza di qualche anno scoprii essere un vortice di assuefazione.
La mia incoscienza mi porto a rivolgermi nuovamente al medico curante il quale aumento il dosaggio di xanax da 0.25 mg a 0.50 tre volte al di, ed aggiunse l'assunzione di zoloft, diciamo che a seguito di questa correzione attraversai un periodo in cui stetti meglio ma dopo questa falsa speranza ed a seguito di una mia sospensione dei farmaci perchè mi sentivo meglio, la situazione precipitò nuovamente in maniera spaventosa e mi ritrovai nuovamente nel vortice di ansia e forti attacchi di panico, facevo fatica anche ad uscire di casa o meglio riuscivo solo ad andare a lavoro (nessuno mi aveva informato che i farmaci non andavano eliminati ma scalati lentamente)
All'età di 27 anni dopo "una vita vissuta in schiavitù farmacologica" mi faccio coraggio e consulto in primis uno psicologo e contestualmente un neurologo, la terapia psicologica non ebbe effetti di sorta se non per le mie finanze, quella neurologica evidenziò l'assoluta inefficacia della terapia e mi fu sostituito lo zoloft con il cipralex 10mg e mi fu chiesto di assumere xanax 0.50 al mattino e 0.50 alla sera prima di andare a letto ed in più dei cicli di samyr 400 intramuscolo da fare ogni anno prima dei cambi stagionali e in fase di cambio stagione levobren gocce.
Carissimi dottori, oggi ho 37 anni, la terapia continuo a portarla avanti più per inerzia che per altro, la notte non dormo più, non appena chiudo gli occhi faccio dei sobbalzi spaventosi ed ho come delle scariche elettriche all'altezza del petto lato sinistro, prima di andare a letto, oltre la terapia assumo tisane con due o tre filtri ma nemmeno quelle servono più a nulla. Durante il giorno non avverto grossi problemi, ma se per esempio mi metto alla guida in autostrada per viaggi medio/lunghi se sono alla guida avverto sempre un senso di forte agitazione. Sono stanco e cerco un supporto. Confido in voi per un'anamnesi specificando che laddove dovessi avere un consulto vis a vis con uno specialista altro non potrei dirgli se non quanto appena esposto.
mi rivolgo al portale medicina italia nella speranza di ottenere una risposta atta a determinare, in virtù della vostra esperienza, quale possa essere il mio problema.
Ho 37 anni e da quando ne avevo 18 faccio uso di xanax, inizialmente mi fu prescritto dal medico curante come farmaco per il controllo dell'eiaculazione precoce, naturalmente se solo fossi stato a conoscenza della dipendenza che tale farmaco avrebbe portato mai e poi mai l'avrei assunto. Naturalmente inutile dire che il farmaco non sortì nessun effetto sull'eiaculazione ma per contro mi ritrovai presto in quello che solo a distanza di qualche anno scoprii essere un vortice di assuefazione.
La mia incoscienza mi porto a rivolgermi nuovamente al medico curante il quale aumento il dosaggio di xanax da 0.25 mg a 0.50 tre volte al di, ed aggiunse l'assunzione di zoloft, diciamo che a seguito di questa correzione attraversai un periodo in cui stetti meglio ma dopo questa falsa speranza ed a seguito di una mia sospensione dei farmaci perchè mi sentivo meglio, la situazione precipitò nuovamente in maniera spaventosa e mi ritrovai nuovamente nel vortice di ansia e forti attacchi di panico, facevo fatica anche ad uscire di casa o meglio riuscivo solo ad andare a lavoro (nessuno mi aveva informato che i farmaci non andavano eliminati ma scalati lentamente)
All'età di 27 anni dopo "una vita vissuta in schiavitù farmacologica" mi faccio coraggio e consulto in primis uno psicologo e contestualmente un neurologo, la terapia psicologica non ebbe effetti di sorta se non per le mie finanze, quella neurologica evidenziò l'assoluta inefficacia della terapia e mi fu sostituito lo zoloft con il cipralex 10mg e mi fu chiesto di assumere xanax 0.50 al mattino e 0.50 alla sera prima di andare a letto ed in più dei cicli di samyr 400 intramuscolo da fare ogni anno prima dei cambi stagionali e in fase di cambio stagione levobren gocce.
Carissimi dottori, oggi ho 37 anni, la terapia continuo a portarla avanti più per inerzia che per altro, la notte non dormo più, non appena chiudo gli occhi faccio dei sobbalzi spaventosi ed ho come delle scariche elettriche all'altezza del petto lato sinistro, prima di andare a letto, oltre la terapia assumo tisane con due o tre filtri ma nemmeno quelle servono più a nulla. Durante il giorno non avverto grossi problemi, ma se per esempio mi metto alla guida in autostrada per viaggi medio/lunghi se sono alla guida avverto sempre un senso di forte agitazione. Sono stanco e cerco un supporto. Confido in voi per un'anamnesi specificando che laddove dovessi avere un consulto vis a vis con uno specialista altro non potrei dirgli se non quanto appena esposto.
[#1]
Hai incominciato ad assumere alprazolam all'età di 18 anni (ora ne ha 37) ...per eiaculazione precoce ( ma non sono le benzodiazepine i farmaci adatti ...) .
L'alprazolam l'ha prescritto il medico di base ...(forse pensava di aiutarla contro l'ansia da prestazione...e non eiaculazione precoce)
Comunque sono quasi 20 anni che assume alprazolam...che purtroppo l'è stato prescritto in seguito anche da uno specialista neurologo...inoltre è passato dalla sertralina al citalopram (che sono entrambe inibitori della ricaptazione della serotonina...)...ha fatto terapia presso psicologo.....
Non ha però mai consultato specialisti psichiatri..perché?
Nessuno che si sia preoccupato di curare la sua dipendenza da benzodiazepina (xanax)....
Non è possibile fare una diagnosi online....ma è evidente che 20 anni di benzodiazepina è una " tossicodipendenza.."
Il consiglio che le posso dare è di rivolgersi a psichiatri o centri che si occupano di curare le dipendenze...che l'aiuteranno ad uscire da questo tunnel...ovviamente valuteranno anche la presenza o meno di altre problematiche psichiatriche presenti ..e soprattutto se esse siano secondarie alla dipendenza da benzodiazepina o primarie.
Cordiali Saluti
L'alprazolam l'ha prescritto il medico di base ...(forse pensava di aiutarla contro l'ansia da prestazione...e non eiaculazione precoce)
Comunque sono quasi 20 anni che assume alprazolam...che purtroppo l'è stato prescritto in seguito anche da uno specialista neurologo...inoltre è passato dalla sertralina al citalopram (che sono entrambe inibitori della ricaptazione della serotonina...)...ha fatto terapia presso psicologo.....
Non ha però mai consultato specialisti psichiatri..perché?
Nessuno che si sia preoccupato di curare la sua dipendenza da benzodiazepina (xanax)....
Non è possibile fare una diagnosi online....ma è evidente che 20 anni di benzodiazepina è una " tossicodipendenza.."
Il consiglio che le posso dare è di rivolgersi a psichiatri o centri che si occupano di curare le dipendenze...che l'aiuteranno ad uscire da questo tunnel...ovviamente valuteranno anche la presenza o meno di altre problematiche psichiatriche presenti ..e soprattutto se esse siano secondarie alla dipendenza da benzodiazepina o primarie.
Cordiali Saluti
Dr.ssa Nicole Romeo
Medico Chirurgo
Specializzata in Psichiatria
Specialista Psicoterapeuta
Medicina Estetica
(Iscritta Registro Med.Estet)
[#2]
Utente
Gentilissima Dr.ssa,
anzitutto grazie per aver risposto al mio quesito (in realtà stavo perdendo le speranze). Senza sapere, ho fissato ed ottenuto un colloquio con una specialista in Psichiatria qualche giorno fa. Niente, un pò come da lei anticipato la dottoressa dopo quasi 30 minuti di colloquio non ha ritenuto opportuno nessun tipo di intervento, mi ha però detto che il cipralex 10mg è troppo blando ed è per terapie di mantenimento, mi ha pertanto aumentato la dose a 20mg per poi tra 15 giorni valutare un'eventuale riduzione dello xanax che vorrebbe portare a 0.25 al mattino contro l'attuale 0.50. Qualora dovessi avvertire (cosa che sta succedendo) malesseri dovuti al cambio terapia devo avvisarla e probabilmente è sua intenzione sostituire gli attuali farmaci con un nuovo ritrovato in campo medico che è il brillantex se non erro, il quale non ho ben capito se andrà a sostituire il cipralex e/o lo xanax o magari entrambi.
anzitutto grazie per aver risposto al mio quesito (in realtà stavo perdendo le speranze). Senza sapere, ho fissato ed ottenuto un colloquio con una specialista in Psichiatria qualche giorno fa. Niente, un pò come da lei anticipato la dottoressa dopo quasi 30 minuti di colloquio non ha ritenuto opportuno nessun tipo di intervento, mi ha però detto che il cipralex 10mg è troppo blando ed è per terapie di mantenimento, mi ha pertanto aumentato la dose a 20mg per poi tra 15 giorni valutare un'eventuale riduzione dello xanax che vorrebbe portare a 0.25 al mattino contro l'attuale 0.50. Qualora dovessi avvertire (cosa che sta succedendo) malesseri dovuti al cambio terapia devo avvisarla e probabilmente è sua intenzione sostituire gli attuali farmaci con un nuovo ritrovato in campo medico che è il brillantex se non erro, il quale non ho ben capito se andrà a sostituire il cipralex e/o lo xanax o magari entrambi.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 18/06/2018.
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