Fame d'aria, lieve oppressione al petto
Buongiorno, avevo posto questo quesito già nella categoria Gastroenterologia perché era lì che ero stata indirizzata dai vari medici. Spiego il mio problema.
In pratica una ventina di giorni fa mi sono svegliata come se entrasse poca aria (la sensazione in dormiveglia era quella), e mi è venuto un po' di affanno che poi è passato. Ho parlato con il mio medico e poi ho fatto elettrocardiogramma, ecocardio e mi sono stati auscultati i polmoni. Dal momento che soffro di reflusso gastroesofageo, sia il cardiologo che il mio medico di base hanno ipotizzato che si trattasse di un peggioramento di quella sintomatologia, e la mia gastroenterologa ha confermato, ma tutti e tre hanno anche detto che i miei sintomi erano più che altro riconducibili all'ansia.
Per qualche giorno 15 giorni fa ho avuto un lieve senso di oppressione al petto, come se i miei vestiti fossero troppo stretti, e fame d'aria con necessità di fare sempre respiri profondi che a volte però non mi soddisfavano. Il problema poi è completamente passato per poi ripresentarsi da ieri sera, con la differenza che stavolta però il tutto è in forma più lieve.
Anche la scorsa notte, in dormiveglia, ho avuto lo stesso problema: come se entrasse poca aria, poi svegliandomi e tornando lucida mi sono sentita subito bene (respiravo normalmente). A questo punto il mio medico ha detto che si tratta di una somatizzazione d'ansia e che non c'è necessità di sottoporsi a visita pneumologica o neurologica, perché (per quanto riguarda ciò che mi succede di notte) non si può parlare di apnee notturne essendo il mio un episodio sporadico. Anche la risposta al mio consulto in Gastroenterologia è stata questa, somatizzazione d'ansia.
E' possibile che sia 'soltanto' ansia? Comunque io sono ansiosa, lo sono sempre stata e soprattutto adesso che sono arrivata ad ipotizzare chissà quali malattie. Sono anemica da sempre per via di perdite abbondanti durante il ciclo, ma non ho mai avuto problemi respiratori per l'anemia e poi credo che non farebbero 15 giorni di pausa se il problema fosse quello...
Può trattarsi di qualcosa di neurologico? Grazie mille per il vostro lavoro e a presto.
Buona serata
In pratica una ventina di giorni fa mi sono svegliata come se entrasse poca aria (la sensazione in dormiveglia era quella), e mi è venuto un po' di affanno che poi è passato. Ho parlato con il mio medico e poi ho fatto elettrocardiogramma, ecocardio e mi sono stati auscultati i polmoni. Dal momento che soffro di reflusso gastroesofageo, sia il cardiologo che il mio medico di base hanno ipotizzato che si trattasse di un peggioramento di quella sintomatologia, e la mia gastroenterologa ha confermato, ma tutti e tre hanno anche detto che i miei sintomi erano più che altro riconducibili all'ansia.
Per qualche giorno 15 giorni fa ho avuto un lieve senso di oppressione al petto, come se i miei vestiti fossero troppo stretti, e fame d'aria con necessità di fare sempre respiri profondi che a volte però non mi soddisfavano. Il problema poi è completamente passato per poi ripresentarsi da ieri sera, con la differenza che stavolta però il tutto è in forma più lieve.
Anche la scorsa notte, in dormiveglia, ho avuto lo stesso problema: come se entrasse poca aria, poi svegliandomi e tornando lucida mi sono sentita subito bene (respiravo normalmente). A questo punto il mio medico ha detto che si tratta di una somatizzazione d'ansia e che non c'è necessità di sottoporsi a visita pneumologica o neurologica, perché (per quanto riguarda ciò che mi succede di notte) non si può parlare di apnee notturne essendo il mio un episodio sporadico. Anche la risposta al mio consulto in Gastroenterologia è stata questa, somatizzazione d'ansia.
E' possibile che sia 'soltanto' ansia? Comunque io sono ansiosa, lo sono sempre stata e soprattutto adesso che sono arrivata ad ipotizzare chissà quali malattie. Sono anemica da sempre per via di perdite abbondanti durante il ciclo, ma non ho mai avuto problemi respiratori per l'anemia e poi credo che non farebbero 15 giorni di pausa se il problema fosse quello...
Può trattarsi di qualcosa di neurologico? Grazie mille per il vostro lavoro e a presto.
Buona serata
[#1]
Gentile Utente,
dal contenuto del post, l’impressione che si ricava è la stessa che ha avuto il Suo medico curante, cioè un’origine psicosomatica della sintomatologia riferita.
Sinceramente non vedo segni di malattie neurologiche.
Cordiali saluti
dal contenuto del post, l’impressione che si ricava è la stessa che ha avuto il Suo medico curante, cioè un’origine psicosomatica della sintomatologia riferita.
Sinceramente non vedo segni di malattie neurologiche.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Grazie mille per la sua gentile risposta! Seguo sempre con piacere le sue risposte ai consulti e ammiro molto la sua gentilezza e professionalità.
Oggi ho notato (ma forse era già capitato e non ci avevo mai fatto caso) che quando prendo un oggetto in mano e lo stringo molto forte, la mano mi inizia a tremare, indistintamente destra e sinistra.
Se stendo le mani con le dita aperte non tremano, né lo fanno spontaneamente o in altre circostanze. Solo se stringo forte oggetti. Se ne sollevo di pesanti, non tremo. Il medico curante, consultato telefonicamente, mi ha detto che secondo lui si tratta di un tremore fisiologico, normale e non patologico.
Lei è d’accordo con questo parere? Cercherò comunque di calmare la mia ansia (e sicuramente anche ipocondria), e se non dovessi riuscirci da sola mi rivolgerò ad un professionista.
Grazie di cuore in anticipo.
Oggi ho notato (ma forse era già capitato e non ci avevo mai fatto caso) che quando prendo un oggetto in mano e lo stringo molto forte, la mano mi inizia a tremare, indistintamente destra e sinistra.
Se stendo le mani con le dita aperte non tremano, né lo fanno spontaneamente o in altre circostanze. Solo se stringo forte oggetti. Se ne sollevo di pesanti, non tremo. Il medico curante, consultato telefonicamente, mi ha detto che secondo lui si tratta di un tremore fisiologico, normale e non patologico.
Lei è d’accordo con questo parere? Cercherò comunque di calmare la mia ansia (e sicuramente anche ipocondria), e se non dovessi riuscirci da sola mi rivolgerò ad un professionista.
Grazie di cuore in anticipo.
[#4]
Utente
Buonasera,
la ringrazio ancora per la sua disponibilità. Vorrei rivolgerle una domanda legata alle apnee notturne.
Prevalentemente di mattina (intorno alle 5,30-6), in dormiveglia mi rendo conto di fare fatica a respirare, come se entrasse poca aria, ma appena mi sveglio anche un minimo la sensazione passa completamente, quindi il tutto dura al massimo 3-4 secondi.
Non capita sempre, ma ora sono due giorni consecutivi che accade. Mentre a volte fa intervalli di 10 giorni o una settimana.
Durante la notte non russo, non ho sonnolenza diurna né mal di testa al risveglio, insomma non ho i caratteristici sintomi delle apnee notturne.
Può una somatizzazione d'ansia portare soltanto questo tipo di sensazione? Il mio medico curante, come sa, ha escluso che si possa trattare di apnea notturna e perciò vorrei sapere il suo parere per quanto riguarda ciò che mi accade in dormiveglia.
Grazie!
la ringrazio ancora per la sua disponibilità. Vorrei rivolgerle una domanda legata alle apnee notturne.
Prevalentemente di mattina (intorno alle 5,30-6), in dormiveglia mi rendo conto di fare fatica a respirare, come se entrasse poca aria, ma appena mi sveglio anche un minimo la sensazione passa completamente, quindi il tutto dura al massimo 3-4 secondi.
Non capita sempre, ma ora sono due giorni consecutivi che accade. Mentre a volte fa intervalli di 10 giorni o una settimana.
Durante la notte non russo, non ho sonnolenza diurna né mal di testa al risveglio, insomma non ho i caratteristici sintomi delle apnee notturne.
Può una somatizzazione d'ansia portare soltanto questo tipo di sensazione? Il mio medico curante, come sa, ha escluso che si possa trattare di apnea notturna e perciò vorrei sapere il suo parere per quanto riguarda ciò che mi accade in dormiveglia.
Grazie!
[#6]
Utente
Buongiorno, mi dispiace disturbarla sempre a proposito dello stesso argomento.
Dopo un lungo periodo di pausa, è la terza notte di seguito che mi capita di svegliarmi (anche se non è un risveglio completo) con la stessa sensazione che le descrivevo a giugno.
Come se entrasse poca aria e bastasse tornare un minimo lucida, riprendendomi dal sonno, per tornare a respirare normalmente. Quindi volevo domandarle:
1. Secondo lei è meglio approfondire la cosa dal punto di vista organico o iniziare un percorso psicologico?
2. Che lei sappia, è vero che le apnee notturne aumentano considerevolmente il rischio di morte improvvisa anche in soggetti giovani?
Le chiedo scusa se la sto “assillando”, e la ringrazio moltissimo davvero per tutto.
Buona giornata!
Dopo un lungo periodo di pausa, è la terza notte di seguito che mi capita di svegliarmi (anche se non è un risveglio completo) con la stessa sensazione che le descrivevo a giugno.
Come se entrasse poca aria e bastasse tornare un minimo lucida, riprendendomi dal sonno, per tornare a respirare normalmente. Quindi volevo domandarle:
1. Secondo lei è meglio approfondire la cosa dal punto di vista organico o iniziare un percorso psicologico?
2. Che lei sappia, è vero che le apnee notturne aumentano considerevolmente il rischio di morte improvvisa anche in soggetti giovani?
Le chiedo scusa se la sto “assillando”, e la ringrazio moltissimo davvero per tutto.
Buona giornata!
[#7]
Gentile Utente,
come Le dicevo precedentemente, gli episodi sembrerebbero di origine ansiosa ma da questa postazione non è possibile dare certezze per cui una valutazione presso un centro di medicina del sonno è consigliabile, poi se venisse confermata l’origine ansiosa è corretto affrontare il disturbo d’ansia.
Cordiali saluti
come Le dicevo precedentemente, gli episodi sembrerebbero di origine ansiosa ma da questa postazione non è possibile dare certezze per cui una valutazione presso un centro di medicina del sonno è consigliabile, poi se venisse confermata l’origine ansiosa è corretto affrontare il disturbo d’ansia.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.1k visite dal 04/06/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Parkinson
Il Morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale. Scopri cause, sintomi, cura e terapia farmacologica.