Fascicolazioni persistenti
Gentili Dottori,
mi permetto di esporre sinteticamente il mio caso e di richiedere cortesemente un consulto.
44 anni, ho sempre goduto di ottima salute; non fumo, non bevo, pratico regolarmente sport e mangio sano.
5 mesi fa ho iniziato ad avvertire – ritengo, in concomitanza con un periodo di forte stress lavorativo e di conseguente rapido dimagrimento - fascicolazioni ai polpacci, crampi alle gambe, sporadiche parestesie ai piedi e lievi tremori alle mani.
Sono stato sottoposto a diverse visite neurologiche ed esami (RM encefalo e rachide in toto) che hanno escluso malattie neurologiche degenerative.
La RM del rachide ha evidenziato, tra C4 e C7, segni di discopatia degenerativa con lieve stenosi foraminale, nonché note di spondilosi osteofitica nel tratto medio dorsale; il neurochirurgo che mi ha visitato ha tuttavia escluso che tale quadro potesse essere la causa dei disturbi che avverto.
Per completezza, mi è stato prescritto anche l’esame della ionemia, i cui valori sono risultati tutti nella norma. Sto comunque assumendo integrazione di magnesio, su consiglio del medico di base, e sono in attesa di effettuare una elettromiografia agli arti inferiori.
In tutti questi mesi non ho mai avvertito cali di forza né disturbi di coordinazione. Sono tuttavia un soggetto moderatamente ansioso.
L’ipotesi diagnostica è stata – ed è tuttora - quella di “fascicolazioni benigne”.
Negli ultimi giorni tuttavia le fascicolazioni, dopo un breve periodo di remissione, sono riprese con forte intensità, al punto da avvertire, per gran parte della giornata, veri e propri fastidiosi guizzi muscolari. I polpacci si presentano rigidi ed ipertrofici, le gambe sono pesanti.
Sottopongo pertanto alla vostra attenzione i 3 seguenti quesiti:
- Dando per assodata la diagnosi, benigna, dei neurologi che mi hanno visitato, per quanto tempo possono durare queste fascicolazioni ?
- Quali potrebbero essere le cause (ovvero i fattori scatenanti) nel mio caso, visto che da oltre 4 mesi si alternano periodi di remissione a recidive ?
- Esiste una qualche terapia in grado di ridurre quantomeno la sintomatologia ?
Ringrazio dell’attenzione e porgo
cordiali saluti.
mi permetto di esporre sinteticamente il mio caso e di richiedere cortesemente un consulto.
44 anni, ho sempre goduto di ottima salute; non fumo, non bevo, pratico regolarmente sport e mangio sano.
5 mesi fa ho iniziato ad avvertire – ritengo, in concomitanza con un periodo di forte stress lavorativo e di conseguente rapido dimagrimento - fascicolazioni ai polpacci, crampi alle gambe, sporadiche parestesie ai piedi e lievi tremori alle mani.
Sono stato sottoposto a diverse visite neurologiche ed esami (RM encefalo e rachide in toto) che hanno escluso malattie neurologiche degenerative.
La RM del rachide ha evidenziato, tra C4 e C7, segni di discopatia degenerativa con lieve stenosi foraminale, nonché note di spondilosi osteofitica nel tratto medio dorsale; il neurochirurgo che mi ha visitato ha tuttavia escluso che tale quadro potesse essere la causa dei disturbi che avverto.
Per completezza, mi è stato prescritto anche l’esame della ionemia, i cui valori sono risultati tutti nella norma. Sto comunque assumendo integrazione di magnesio, su consiglio del medico di base, e sono in attesa di effettuare una elettromiografia agli arti inferiori.
In tutti questi mesi non ho mai avvertito cali di forza né disturbi di coordinazione. Sono tuttavia un soggetto moderatamente ansioso.
L’ipotesi diagnostica è stata – ed è tuttora - quella di “fascicolazioni benigne”.
Negli ultimi giorni tuttavia le fascicolazioni, dopo un breve periodo di remissione, sono riprese con forte intensità, al punto da avvertire, per gran parte della giornata, veri e propri fastidiosi guizzi muscolari. I polpacci si presentano rigidi ed ipertrofici, le gambe sono pesanti.
Sottopongo pertanto alla vostra attenzione i 3 seguenti quesiti:
- Dando per assodata la diagnosi, benigna, dei neurologi che mi hanno visitato, per quanto tempo possono durare queste fascicolazioni ?
- Quali potrebbero essere le cause (ovvero i fattori scatenanti) nel mio caso, visto che da oltre 4 mesi si alternano periodi di remissione a recidive ?
- Esiste una qualche terapia in grado di ridurre quantomeno la sintomatologia ?
Ringrazio dell’attenzione e porgo
cordiali saluti.
[#1]
Gentile Utente,
—le fascicolazioni benigne non hanno un limite temporale definito, possono persistere anche a lungo, (diversi mesi).
—Le cause possono essere diverse, per es. discopatie, alterazioni elettrolitiche, ansia e stress, ecc. ma spesso non si riesce ad identificare una causa precisa.
—ci sono alcune molecole che possano dare dei benefici ma non sempre sono efficaci.
Cordiali saluti
—le fascicolazioni benigne non hanno un limite temporale definito, possono persistere anche a lungo, (diversi mesi).
—Le cause possono essere diverse, per es. discopatie, alterazioni elettrolitiche, ansia e stress, ecc. ma spesso non si riesce ad identificare una causa precisa.
—ci sono alcune molecole che possano dare dei benefici ma non sempre sono efficaci.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Ex utente
Egregio Dottor Ferraloro,
La ringrazio per il Suo cortese, sollecito riscontro.
Le chiedo un'ultima precisazione: il persistere di fascicolazioni per lunghi periodi (dunque in presenza di contrazioni muscolari costanti), puó comportare
danni permanenti ai muscoli e/o ai nervi interessati, se non si interviene tempestivamente (soprattutto nei casi di radicolopiatie)?
La ringrazio dell'attenzione e porgo
cordiali saluti.
La ringrazio per il Suo cortese, sollecito riscontro.
Le chiedo un'ultima precisazione: il persistere di fascicolazioni per lunghi periodi (dunque in presenza di contrazioni muscolari costanti), puó comportare
danni permanenti ai muscoli e/o ai nervi interessati, se non si interviene tempestivamente (soprattutto nei casi di radicolopiatie)?
La ringrazio dell'attenzione e porgo
cordiali saluti.
[#4]
Ex utente
Buongiorno Dottore,
mi permetto di ricontattarLa a seguito di un peggioramento dei sintomi che avverto oramai da parecchi mesi, ovvero fascicolazioni alle gambe, parestesie ai piedi e, da ultimo, un senso di pesantezza e rigiditá agli arti inferiori durante la deambulazione.
La RMN encefalo senza MDC da me effettuata 4 mesi fa aveva evidenziato "numerose piccole lesioni di iperintensità di segnale T2 nella sostanza bianca dei centri semiovali di dubbia natura" (cit.)
Tuttavia secondo i neurologi da me interpellati e che hanno visionato la risonanza, si tratterebbe di "lesioni aspecifiche, verosimilmente di natura vascolare", non riconducibili quindi ad una malattia demielinizzante.
Per sicurezza, mi é stata prescritta anche una RMN del rachide in toto, che è risultata completamente negativa per eventuali lesioni demielinizzanti, nonché l'EMG ai 4 arti, anch'essa nella norma.
A detta dei Suoi Colleghi, tale quadro diagnostico (piccole lesioni di iperintensità di segnale T2, aspecifiche, nella RM encefalo; RM rachide negativa; EMG negativa) porterebbe ad escludere una SM.
Tuttavia, in presenza dei sintomi da me avvertiti, Lei ritiene di poter escludere, allo stato, una patologia demielinizzante ?
In altri termini: sarebbe ipotizzabile una sclerosi multipla con lesioni soltanto a livello dell'encefalo ?
Ringrazio anticipatamente per il Suo prezioso parere.
Cordiali saluti.
mi permetto di ricontattarLa a seguito di un peggioramento dei sintomi che avverto oramai da parecchi mesi, ovvero fascicolazioni alle gambe, parestesie ai piedi e, da ultimo, un senso di pesantezza e rigiditá agli arti inferiori durante la deambulazione.
La RMN encefalo senza MDC da me effettuata 4 mesi fa aveva evidenziato "numerose piccole lesioni di iperintensità di segnale T2 nella sostanza bianca dei centri semiovali di dubbia natura" (cit.)
Tuttavia secondo i neurologi da me interpellati e che hanno visionato la risonanza, si tratterebbe di "lesioni aspecifiche, verosimilmente di natura vascolare", non riconducibili quindi ad una malattia demielinizzante.
Per sicurezza, mi é stata prescritta anche una RMN del rachide in toto, che è risultata completamente negativa per eventuali lesioni demielinizzanti, nonché l'EMG ai 4 arti, anch'essa nella norma.
A detta dei Suoi Colleghi, tale quadro diagnostico (piccole lesioni di iperintensità di segnale T2, aspecifiche, nella RM encefalo; RM rachide negativa; EMG negativa) porterebbe ad escludere una SM.
Tuttavia, in presenza dei sintomi da me avvertiti, Lei ritiene di poter escludere, allo stato, una patologia demielinizzante ?
In altri termini: sarebbe ipotizzabile una sclerosi multipla con lesioni soltanto a livello dell'encefalo ?
Ringrazio anticipatamente per il Suo prezioso parere.
Cordiali saluti.
[#5]
Gentile Utente,
in generale un esito negativo della RM midollare non esclude una SM. Comunque se più di un neurologo ha escluso la natura demielinizzante del problema ritengo che possa stare tranquillo.
Le parestesie ai piedi sono continuative?
Cordialità
in generale un esito negativo della RM midollare non esclude una SM. Comunque se più di un neurologo ha escluso la natura demielinizzante del problema ritengo che possa stare tranquillo.
Le parestesie ai piedi sono continuative?
Cordialità
[#6]
Ex utente
Gentile dr. Ferraloro,
La ringrazio anzitutto per il tempo che mi dedica.
A differenza del neuroradiologo, che non aveva escluso una possibile natura demielinizzante delle lesioni, diversi Suoi colleghi le hanno invece ritenute di natura vascolare, e quindi non meritevoli di ulteriori approfondimenti.
Sempre a detta di alcuni neurologi, nel mio caso l'esito negativo della RM midollare confermerebbe ulteriormente la loro diagnosi benigna, ma come da Lei giustamente osservato, in linea generale l'assenza di lesioni midollari non esclude automaticamente una SM.
La mia unica speranza é dunque, allo stato, che le piccole placche riscontrate nel mio encefalo siano talmente differenti da quelle tipiche di una malattia demielinizzante (per quantità, aspetto, dimensione e diffusione - ma questo purtroppo non sono in grado di valutarlo), che i Suoi Colleghi non abbiano ritenuto necessario o opportuno effettuare altri esami.
Vista la sintomatologia che mi accompagna oramai da 5 mesi, mi piacerebbe quindi potermi mettere tranquillo almeno per quanto riguarda la SM.
Per quanto riguarda le parestesie ai piedi, queste sono presenti soprattutto a fine giornata, pressoché quotidianamente.
Cordiali saluti e grazie dell'attenzione.
La ringrazio anzitutto per il tempo che mi dedica.
A differenza del neuroradiologo, che non aveva escluso una possibile natura demielinizzante delle lesioni, diversi Suoi colleghi le hanno invece ritenute di natura vascolare, e quindi non meritevoli di ulteriori approfondimenti.
Sempre a detta di alcuni neurologi, nel mio caso l'esito negativo della RM midollare confermerebbe ulteriormente la loro diagnosi benigna, ma come da Lei giustamente osservato, in linea generale l'assenza di lesioni midollari non esclude automaticamente una SM.
La mia unica speranza é dunque, allo stato, che le piccole placche riscontrate nel mio encefalo siano talmente differenti da quelle tipiche di una malattia demielinizzante (per quantità, aspetto, dimensione e diffusione - ma questo purtroppo non sono in grado di valutarlo), che i Suoi Colleghi non abbiano ritenuto necessario o opportuno effettuare altri esami.
Vista la sintomatologia che mi accompagna oramai da 5 mesi, mi piacerebbe quindi potermi mettere tranquillo almeno per quanto riguarda la SM.
Per quanto riguarda le parestesie ai piedi, queste sono presenti soprattutto a fine giornata, pressoché quotidianamente.
Cordiali saluti e grazie dell'attenzione.
[#7]
Gentile Utente,
capisce bene che da questa postazione non è possibile dare certezze. Mi fiderei dei neurologi che hanno visionato direttamente le immagini dell’esame anche perché Le danno dato lo stesso parere, senza essere in contraddizione.
Le stesse parestesie non sembrerebbero continuative se le avverte prevalentemente a fine giornata.
Cordiali saluti
capisce bene che da questa postazione non è possibile dare certezze. Mi fiderei dei neurologi che hanno visionato direttamente le immagini dell’esame anche perché Le danno dato lo stesso parere, senza essere in contraddizione.
Le stesse parestesie non sembrerebbero continuative se le avverte prevalentemente a fine giornata.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 13.2k visite dal 30/05/2018.
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