Parestesie agli arti inferiori e superiori e successivo torpore a braccia e mani.
Buongiorno dottore,
circa due settimane fa mentre ero in posizione seduta ho avvertito improvvisamente una serie di marcate parestesie agli arti inferiori, con un formicolio molto fastidioso che partiva da circa metà coscia e raggiungeva le piante dei piedi. Tale formicolio non è regredito con il movimento, ma è scemato gradualmente nel corso di circa un'ora. Al momento non diedi peso all'avvenimento, ma nei giorni successivi le parestesie divenirono sempre più frequenti fino a diventare continue, giorno e notte. Non si è verificata tuttavia né una perdita di forza, né di sensibilità.
Due giorni dopo tali parestesie si sono "estese" simmetricamente anche a mani e avambracci, con la stessa dinamica: formicolio costante, ma senza alcun altro sintomo. Fastidio a parte non trovavo difficoltà nel compiere i gesti della vita quotidiana, e non accusavo deficit di sensibilità o motori.
Mi sono dunque recato dal medico di base, il quale ha ipotizzato che fosse una somatizzazione ansiosa (nell'ultimo anno sono stato più volte in pronto soccorso con tachicardie e dispnea causate appunto dall'ansia) ma mi ha comunque prescritto una visita neurologica, la quale ha avuto esito completamente negativo, senza il riscontro di segnali patologici o perdita di forza o sensibilità. Il neurologo che mi ha visitato tuttavia ha ipotizzato una carenza di vitamina B12, e mi ha consigliato l'assunzione di un integratore. Lo specialista non ha ravvisato la necessità di compiere ulteriori esami diagnostici anche per via dell'esito negativo di una RMN encefalo senza contrasto effettuata la scorsa estate (per via di acufene tutt'ora di ndd).
Ad oggi il formicolio è pressochè scomparso sia agli arti inferiori che a quelli superiori, ma è rimasta una strana sensazione a mani e avambracci, a metà fra pesantezza e debolezza, quasi come se - non trovo parole migliori per esprimere il sintomo - 'non fossero miei', per quanto tale sintomatologia sia limitata all'aspetto sensoriale, senza inficiare movimenti di precisione o la forza muscolare. Ho tuttavia riscontrato delle piccole contrazioni muscolari involontarie saltuarie.
Le chiedo dunque: è possibile che si tratti semplicemente di ansia o di una carenza di vitamina B12? Il formicolio è effettivamente pressochè scomparso dopo l'assunzione di integratori e movimento fisico (corsa e ciclismo), ma permane questo continuo senso di torpore alle mani. Ho il terrore che si tratti di SM/SLA o di una qualche altra malattia neurodegenerativa, per quanto tali ipotesi siano state escluse sia dal medico di base che dal neurologo.. Ritiene sia il caso di sottopormi ad ulteriori accertamenti? Mi è sembrato banale e 'comodo' ascrivere il mio quadro sintomatologico all'ansia o a una banale carenza vitaminica..
Grazie.
circa due settimane fa mentre ero in posizione seduta ho avvertito improvvisamente una serie di marcate parestesie agli arti inferiori, con un formicolio molto fastidioso che partiva da circa metà coscia e raggiungeva le piante dei piedi. Tale formicolio non è regredito con il movimento, ma è scemato gradualmente nel corso di circa un'ora. Al momento non diedi peso all'avvenimento, ma nei giorni successivi le parestesie divenirono sempre più frequenti fino a diventare continue, giorno e notte. Non si è verificata tuttavia né una perdita di forza, né di sensibilità.
Due giorni dopo tali parestesie si sono "estese" simmetricamente anche a mani e avambracci, con la stessa dinamica: formicolio costante, ma senza alcun altro sintomo. Fastidio a parte non trovavo difficoltà nel compiere i gesti della vita quotidiana, e non accusavo deficit di sensibilità o motori.
Mi sono dunque recato dal medico di base, il quale ha ipotizzato che fosse una somatizzazione ansiosa (nell'ultimo anno sono stato più volte in pronto soccorso con tachicardie e dispnea causate appunto dall'ansia) ma mi ha comunque prescritto una visita neurologica, la quale ha avuto esito completamente negativo, senza il riscontro di segnali patologici o perdita di forza o sensibilità. Il neurologo che mi ha visitato tuttavia ha ipotizzato una carenza di vitamina B12, e mi ha consigliato l'assunzione di un integratore. Lo specialista non ha ravvisato la necessità di compiere ulteriori esami diagnostici anche per via dell'esito negativo di una RMN encefalo senza contrasto effettuata la scorsa estate (per via di acufene tutt'ora di ndd).
Ad oggi il formicolio è pressochè scomparso sia agli arti inferiori che a quelli superiori, ma è rimasta una strana sensazione a mani e avambracci, a metà fra pesantezza e debolezza, quasi come se - non trovo parole migliori per esprimere il sintomo - 'non fossero miei', per quanto tale sintomatologia sia limitata all'aspetto sensoriale, senza inficiare movimenti di precisione o la forza muscolare. Ho tuttavia riscontrato delle piccole contrazioni muscolari involontarie saltuarie.
Le chiedo dunque: è possibile che si tratti semplicemente di ansia o di una carenza di vitamina B12? Il formicolio è effettivamente pressochè scomparso dopo l'assunzione di integratori e movimento fisico (corsa e ciclismo), ma permane questo continuo senso di torpore alle mani. Ho il terrore che si tratti di SM/SLA o di una qualche altra malattia neurodegenerativa, per quanto tali ipotesi siano state escluse sia dal medico di base che dal neurologo.. Ritiene sia il caso di sottopormi ad ulteriori accertamenti? Mi è sembrato banale e 'comodo' ascrivere il mio quadro sintomatologico all'ansia o a una banale carenza vitaminica..
Grazie.
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Caro utente, di sicuro non può essere una SLA in quanto questa malattia non comporta mai disturbi dalla sensibilità. Per fare una diagnosi è necessario fare qualche accertamento. Uno è indispensabile e cioè una Rmn del midollo spinale cervicale con la somministrazione di mezzo di contrasto.La localizzazione del disturbo infatti fa pensare a una sofferenza dovuta a un interessamento delle vie sensitive e in particolare dei cordoni posteriori del midollo a livello cervicale alto. Ne parli con il suo medico curante che le indicherà come seguire la situazione in futuro. Un saluto. AC .
[#2]
Ex utente
Buonasera Dr. Costantini,
innanzitutto la ringrazio per la circostanziata e precisa risposta.
A distanza di (per quanto poco) tempo, devo segnalare come il disturbo sia pressochè totalmente regredito.. parestesie e alterazioni sensoriali sono del tutto scomparse, così come la debolezza percepita: ritiene sia comunque il caso di procedere comunque con eventuali accertamenti?
Grazie
innanzitutto la ringrazio per la circostanziata e precisa risposta.
A distanza di (per quanto poco) tempo, devo segnalare come il disturbo sia pressochè totalmente regredito.. parestesie e alterazioni sensoriali sono del tutto scomparse, così come la debolezza percepita: ritiene sia comunque il caso di procedere comunque con eventuali accertamenti?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.6k visite dal 02/05/2018.
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