Conflitto neuro-vascolare pacchetto acustico-facciale
Buongiorno, racconto in breve la mia storia:
da Novembre 2017 comincio ad accusare distorsioni acustiche all'orecchio DX. l'otorino al tempo aveva pensato ad una sorta di danno cocleare (prescritto medrol che è risultato inefficace). A fine terapia mi viene detto di aspettare e sperare che passi.
Arrivo a Gennaio 2018 che la situazione è terribilmente peggiorata, decido così di andare da un altro specialista che mi prescrive una RMN con contrasto per valutare eventuali anomialie sul nervo acustico. Qualche giorno prima della risonanza, in seguito all'ansia mi viene consigliato di prendere 5 gocce di XANAX prima di coricarmi e, magicamente, il giorno dopo i miei sintomi erano migliorati moltissimo. La risonanza rivela un conflitto neuro-vascolare tra la PICA ed il pacchetto acustico-facciale, a quel punto l'otorino mi prescrive per 3 settimane 10 gocce al mattino e 10 gocce alla sera di Levopraid 25mg/ml.
Nei giorni seguenti la situazione rimane buona, c'è da dire che le 3 settimane di Levopraid non hanno dato un grosso apporto ai sintomi dato che la situazione è rimasta invariata dal giorno seguente l'assunzione di XANAX.
Ora è passato 1 mese e mezzo dalla fine della terapia e i miei sintomi sono piuttosto fluttuanti (ronzio più o meno presente, distorsione metallica e delle frequenze più o meno marcata), ho chiamato l'otorino per chiedergli se potevo provare un'altra terapia ma mi ha detto che va al di fuori delle sue competenze.
Chiedo dunque un vostro parere, ho letto da altri consulti che tecnicamente esistono diverse terapie che si possono approcciare (prima di poter chiedere un parere chirurgico) mentre, a me, ne è stata proposta solamente una.
Ringrazio sentitamente chiunque potrà aiutarmi
da Novembre 2017 comincio ad accusare distorsioni acustiche all'orecchio DX. l'otorino al tempo aveva pensato ad una sorta di danno cocleare (prescritto medrol che è risultato inefficace). A fine terapia mi viene detto di aspettare e sperare che passi.
Arrivo a Gennaio 2018 che la situazione è terribilmente peggiorata, decido così di andare da un altro specialista che mi prescrive una RMN con contrasto per valutare eventuali anomialie sul nervo acustico. Qualche giorno prima della risonanza, in seguito all'ansia mi viene consigliato di prendere 5 gocce di XANAX prima di coricarmi e, magicamente, il giorno dopo i miei sintomi erano migliorati moltissimo. La risonanza rivela un conflitto neuro-vascolare tra la PICA ed il pacchetto acustico-facciale, a quel punto l'otorino mi prescrive per 3 settimane 10 gocce al mattino e 10 gocce alla sera di Levopraid 25mg/ml.
Nei giorni seguenti la situazione rimane buona, c'è da dire che le 3 settimane di Levopraid non hanno dato un grosso apporto ai sintomi dato che la situazione è rimasta invariata dal giorno seguente l'assunzione di XANAX.
Ora è passato 1 mese e mezzo dalla fine della terapia e i miei sintomi sono piuttosto fluttuanti (ronzio più o meno presente, distorsione metallica e delle frequenze più o meno marcata), ho chiamato l'otorino per chiedergli se potevo provare un'altra terapia ma mi ha detto che va al di fuori delle sue competenze.
Chiedo dunque un vostro parere, ho letto da altri consulti che tecnicamente esistono diverse terapie che si possono approcciare (prima di poter chiedere un parere chirurgico) mentre, a me, ne è stata proposta solamente una.
Ringrazio sentitamente chiunque potrà aiutarmi
[#2]
Utente
La ringrazio per la celere risposta, prenoterò quanto prima una visita presso il centro Otologico di Piacenza. Le volevo chiederò però se secondo lei il Levopraid è utile nei conflitti neurovascolari e se, effettivamente, ci sono altre terapie che si possono provare prima di pensare ad un intervento chirurgico.
Cordialmente
Cordialmente
[#3]
Può risultare in utile sulla sintomatologia della quale il conflitto neuro-vascolare è responsabile...
Il trattamento medico/farmacologico (benzodiazepine come il Rivotril o comunque appartenenti alla medesima classe farmacologica oppure il Levopraid medesimo) può essere protratto "sine die" ed assunto come trattamento di scelta se efficace o se comunque riduce in maniera significativa il disturbo clinico.
Il trattamento medico/farmacologico (benzodiazepine come il Rivotril o comunque appartenenti alla medesima classe farmacologica oppure il Levopraid medesimo) può essere protratto "sine die" ed assunto come trattamento di scelta se efficace o se comunque riduce in maniera significativa il disturbo clinico.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.8k visite dal 21/04/2018.
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