La sintomatologia potesse essere
Buongiorno,
nove mesi fa sono iniziati i miei problemi: forti dolori ad entrambi gli arti inferiori, poi mutati dopo pochi giorni in parestesie e strane sensazioni epidermiche che ancora persistono (ho comuncuqe una completa sensibilità tattile e termica). Con il passare dei mesi alle parestesie si sono aggiunti fitte sotto il piede destro (tipo scossa) e dolori alle anche, soprattutto dopo lunghi periodi in piedi o sforzi fisici. A volte mi pare di avere i muscoli delle gambe tesi e provo più fatica nei movimenti.
Questa l'evoluzione dei sintomi, che a volte sono più forti a volte quasi scompaiono. Solo per brevissimi periodi di pochi giorni non ho avuta alcuna manifestazione.
Ho fatto una risonanza magnetica all'encefalo, risultata negativa, e una al tratto lombare, da cui sono risultate alcune lievi protusioni senza erniazioni. Quindi ho fatto una ulteriore risonanza al tratto cervico-dorsale, dove mi è stata trovata una cavità idrosiringomielica nel tratto T5-T9, particolarmente accentuata in T7-T9. Per ultimo ho eseguito i PESS e i PEM risultati lievemente alterati.
Un primo consulto neurologico aveva escluso la sclerosi multipla e ipotizzato che la sintomatologia potesse essere a carico della siringomielia. Quindi sono passata ad un consulto neurochirugico: da qui è parso che la cavità (considerata più come una ampliamento del canale centrale che una vera e propria siringa e con buona probabilità congenita) fosse di dimensione molto ridotta, poco compatibile con la sintomatologia. Le alterazioni dei PESS e PEM sono state ritenute minime.
Quindi ho deciso di sentire un secondo neurochirurgo, che con mia sorpresa ha pensato che la cavità idrosiringomielica possa essere in realtà una placca demielinizzata, riportando quindi alla ribalta l'ipotesi di sclerosi multipla. Anche secondo questo secondo consulto l'alterazione dei PESS e PEM risulta clinicamente poco rilevante.
Mi chiedo se è possibile che una placca possa situarsi nel canale midollare ed essere così estesa? E' possibile confondere una cavità con una placca? Davvero la risonanza non può escludere la SM come mi era stato detto in precedenza?
Cosa posso fare ancora per cercare di capire da cosa è provocato il mio problema? Ormai ho iniziato a sentirmi sfiduciata.
Grazie mille per l'attenzione
nove mesi fa sono iniziati i miei problemi: forti dolori ad entrambi gli arti inferiori, poi mutati dopo pochi giorni in parestesie e strane sensazioni epidermiche che ancora persistono (ho comuncuqe una completa sensibilità tattile e termica). Con il passare dei mesi alle parestesie si sono aggiunti fitte sotto il piede destro (tipo scossa) e dolori alle anche, soprattutto dopo lunghi periodi in piedi o sforzi fisici. A volte mi pare di avere i muscoli delle gambe tesi e provo più fatica nei movimenti.
Questa l'evoluzione dei sintomi, che a volte sono più forti a volte quasi scompaiono. Solo per brevissimi periodi di pochi giorni non ho avuta alcuna manifestazione.
Ho fatto una risonanza magnetica all'encefalo, risultata negativa, e una al tratto lombare, da cui sono risultate alcune lievi protusioni senza erniazioni. Quindi ho fatto una ulteriore risonanza al tratto cervico-dorsale, dove mi è stata trovata una cavità idrosiringomielica nel tratto T5-T9, particolarmente accentuata in T7-T9. Per ultimo ho eseguito i PESS e i PEM risultati lievemente alterati.
Un primo consulto neurologico aveva escluso la sclerosi multipla e ipotizzato che la sintomatologia potesse essere a carico della siringomielia. Quindi sono passata ad un consulto neurochirugico: da qui è parso che la cavità (considerata più come una ampliamento del canale centrale che una vera e propria siringa e con buona probabilità congenita) fosse di dimensione molto ridotta, poco compatibile con la sintomatologia. Le alterazioni dei PESS e PEM sono state ritenute minime.
Quindi ho deciso di sentire un secondo neurochirurgo, che con mia sorpresa ha pensato che la cavità idrosiringomielica possa essere in realtà una placca demielinizzata, riportando quindi alla ribalta l'ipotesi di sclerosi multipla. Anche secondo questo secondo consulto l'alterazione dei PESS e PEM risulta clinicamente poco rilevante.
Mi chiedo se è possibile che una placca possa situarsi nel canale midollare ed essere così estesa? E' possibile confondere una cavità con una placca? Davvero la risonanza non può escludere la SM come mi era stato detto in precedenza?
Cosa posso fare ancora per cercare di capire da cosa è provocato il mio problema? Ormai ho iniziato a sentirmi sfiduciata.
Grazie mille per l'attenzione
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Gentile utente,
anch'io penso si tratti di alterazione siringomielica. Non ho mai visto in 24 anni di esperienza una placca di demielinizzazione con le caratteristiche da lei descritte. Ma in medicina Mai dire Mai. Comunque io, sulla base della Risonanza, escluderei la Sclerosi Multipla. Perchè non si prenota un consulto in un centro di alta specializzazione (per esempio al Carlo Besta di Milano o altro centro di sua conoscenza)?
Mi tenga informato, se vuole.
Cordiali saluti
anch'io penso si tratti di alterazione siringomielica. Non ho mai visto in 24 anni di esperienza una placca di demielinizzazione con le caratteristiche da lei descritte. Ma in medicina Mai dire Mai. Comunque io, sulla base della Risonanza, escluderei la Sclerosi Multipla. Perchè non si prenota un consulto in un centro di alta specializzazione (per esempio al Carlo Besta di Milano o altro centro di sua conoscenza)?
Mi tenga informato, se vuole.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.2k visite dal 09/01/2009.
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Approfondimento su Sclerosi multipla
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