Vertigini soggettive
Salve vorrei sottoporre alla vostra attenzione un problema insorto circa da una decina di giorni...improvvisamente ho iniziato ad accusare vertigini di tipo soggettivo così preoccupata mi sono rivolta ad un otorino il quale dopo una visita al quanto superficiale mi liquida con la diagnosi di labirintite...non convinta mi reco da un altro otorino il quale mi sottopone in modo attento e scrupoloso a tutti gli esami di sua competenza non riscontrando nulla di anomalo...i vari test tutti negativi il mio sistema vestibolare funziona correttamente....esame audiometrico ok...marcia ad occhi aperti e chiusi ok nistagmo assente se non quello fisiologico...alla fine conclusione stress psico fisico...io sono scettica e ho paura di avere una malattia del sistema nervoso centrale anche se il dottore mi ha rassicurato dicendomi che qualche segno sarebbe emerso...la mia domanda è questa : può lo stress essere responsabile di questa sintomatologia??? Ho molta paura...non so che fare...la sclerosi multipla può esordire così? ? Grazie a chi mi risponderà
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Gentile Utente,
non drammatizzi pensando subito a questa malattia, che tra l'altro non esordisce in questo modo! La sensazione di instabilità che non trova riscontro in una palese condizione di disturbo vestibolare (come ad esempio nel caso della vertigine parossistica posizionale) o di una malattia del cervelletto, viene etichettata come "pseudo-vertigine" che quasi sempre è causato da stati di stress e di tensione emotiva. Si rivolga ad un Neurologo che le ponga una corretta diagnosi e La rassicuri sui suoi timori.
Cordialmente
non drammatizzi pensando subito a questa malattia, che tra l'altro non esordisce in questo modo! La sensazione di instabilità che non trova riscontro in una palese condizione di disturbo vestibolare (come ad esempio nel caso della vertigine parossistica posizionale) o di una malattia del cervelletto, viene etichettata come "pseudo-vertigine" che quasi sempre è causato da stati di stress e di tensione emotiva. Si rivolga ad un Neurologo che le ponga una corretta diagnosi e La rassicuri sui suoi timori.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Utente
Gentile dottore grazie per la sua celere risposta...ho due ultime domande da porle..innanzitutto nel caso di una malattia del cervelletto l otorino avrebbe riscontrato un minimo segnale o sono opportuni altri accertamenti? Secondo lei un difetto non curato della vista (miopia nn corretta tramite occhiali) può dare qst sintamatologia? La ringrazio
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Utente
Gentile dottore volevo aggiornarla sulla mia situazione intanto ho effettuato visita oculistica riconfermata la miopia per il resto tutto ok...ieri però all'improvviso un altro sintomo senzazione di gamba addormentata sono corsa in pronto soccorso ma nn mi hanno fatto nulla cmq riusciivo a camminare normalmente e sentire pizzichi e punturine varie...il tutto accompagnato a forte crisi di pianto e panico dopo mi sono calmata e mi è passato tutto e mi sono sentita come svuotata mi hanno consigliato xanax visto che la notte precedente non dormii neppure...la gamba nn so se si era addormentata perché a volte può succedere o perché in me si fa sempre più convinta l'idea di essere malata di sclerosi può un attacco di panico dare sintomi del genere e ridurti così?? Io nn lo accetto
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Gentile Signora,
L’ho già esortata nel corso del primo consulto a non farsi immotivatamente coinvolgere dalla sua ansia di malattia (ossia ipocondria) ed a guardare realisticamente ai suoi disturbi. Se davvero esiste un disturbo obbiettivo della sensibilità a carico di un arto questo deve essere correttamente accertato sia sotto il profilo clinico che strumentale. Infatti, prima di etichettare un fenomeno come espressione di una somatizzazione dell’ansia è doveroso escluderne il suo carattere organico, cosa possibile solamente attraverso uno scrupoloso esame clinico. Pertanto, si trovi un Neurologo che riscuota la sua completa fiducia e si lasci esaminare, esponendogli tutte le manifestazioni che la stanno preoccupando. Altrimenti, con i suoi “potrebbe essere” Lei innesca una storia senza fine che la trascina in un vortice di auto-distruzione.
La saluto e Le auguro cordialmente una buona Pasqua.
L’ho già esortata nel corso del primo consulto a non farsi immotivatamente coinvolgere dalla sua ansia di malattia (ossia ipocondria) ed a guardare realisticamente ai suoi disturbi. Se davvero esiste un disturbo obbiettivo della sensibilità a carico di un arto questo deve essere correttamente accertato sia sotto il profilo clinico che strumentale. Infatti, prima di etichettare un fenomeno come espressione di una somatizzazione dell’ansia è doveroso escluderne il suo carattere organico, cosa possibile solamente attraverso uno scrupoloso esame clinico. Pertanto, si trovi un Neurologo che riscuota la sua completa fiducia e si lasci esaminare, esponendogli tutte le manifestazioni che la stanno preoccupando. Altrimenti, con i suoi “potrebbe essere” Lei innesca una storia senza fine che la trascina in un vortice di auto-distruzione.
La saluto e Le auguro cordialmente una buona Pasqua.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 9.9k visite dal 24/03/2018.
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