Dolore acuto al polso
Salve, sono un ragazzo di 18 anni .
Da qualche mese ho dei problemi ai polsi , in particolare vi sono dei giorni in cui non riesco a piegare la mano all'indietro e in avanti per piu di 30/35° poichè avverto un dolore molto forte ( il punto in cui sento dolore si trova in corrispondenza del tendine del muscolo estensore dell'indice).
Questo dolore aumenta gradualmente .
Durante un giorno qualunque inizio a sentire un leggero fastidio in questo punto e ,essendo a conoscenza di quello che accadrà nei prossimi giorni, applico crema(dicloreum) e ghiaccio nella speranza di arrestare il dolore in arrivo.
Ma nonostante cio il giorno successivo il dolore aumenta fino a diventare molto acuto dopo 3 4 giorni dalla prima volta.
I primi giorni riesco a muovere la mano e mi fa molto male solo se la piego fino a 70 °/80° fino ad arrivare al 3/4 giorno ove sono molto limitato nei movimenti.
Questo fastidio viene a volte al polso destro altre al sinistro.
Fortunatamente non mi è mai venuto ad entrambi contemporaneamente.
Ho iniziato ad avvertire dolore al polso gia da qualche anno. Ma a differenza di adesso, prima il dolore mi veniva da un giorno all altro ed era direttamente abbastanza acuto. Ma in massimo 2 giorni mi passava. In quei casi spesso attribuivo facilmente la causa del dolore, al fatto che il giorno precedente l'avevo sforzato troppo appoggiando la mano sulla testa o sul banco.
Il problema è che adesso non riesco ad individuare la causa scatenante.
Avevo pensato che poteva essere la errata esecuzione degli esercizi in palestra e allora ho deciso di non allenarmi per un mese, ma durante il periodo di stop lo stesso ho avuto questi dolori.
Dunque deciso a trovare la causa sono andato dalla mia dottoressa la quale mi ha suggerito di fare le analisi del sangue(poiché mia madre ha la sclerosi multipla e l'altrite reumatoide) e un ecografia
Ma in entrambi gli esami non è stata riscontrata alcuna anomalia.
Allora sono andato dal fisioterapista che in un primo momento credeva fosse una calcificazione ma poi guardando l'ecografia ha detto che era solo un infiammazione.
Ho iniziato a fare le terapie al polso sinistro(perché mi faceva male quello ) con tecar e onde d'urto( all inizio non sentivo dolore solo a 0.3 Hz)
Poi ho fatto qualche terapia anche sul destro per prevenzione e , in quei giorni che non mi faceva male , riuscivo a stare solo sui 0.7/0.8 Hz.
Il dolore dopo qualche giorno mi è passato
Ma come mi passava anche quando non facevo le terapie.
Adesso cosa dovrei fare?
Altre terapie nella speranza che non mi venga piu questo dolore?
So di essermi dilungato molto, ma l'ho fatto per esporre al meglio.il mio problema.
Grazie in anticipo per la risposta.
Ps. : a ottobre ho ricominciato la palestra utilizzando fasce e guanti per il polso e facendo molta attenzione all esecuzione degli esercizi ed evitando quelli che vanno a sforzare il polso(flessioni, dip ect).
Da qualche mese ho dei problemi ai polsi , in particolare vi sono dei giorni in cui non riesco a piegare la mano all'indietro e in avanti per piu di 30/35° poichè avverto un dolore molto forte ( il punto in cui sento dolore si trova in corrispondenza del tendine del muscolo estensore dell'indice).
Questo dolore aumenta gradualmente .
Durante un giorno qualunque inizio a sentire un leggero fastidio in questo punto e ,essendo a conoscenza di quello che accadrà nei prossimi giorni, applico crema(dicloreum) e ghiaccio nella speranza di arrestare il dolore in arrivo.
Ma nonostante cio il giorno successivo il dolore aumenta fino a diventare molto acuto dopo 3 4 giorni dalla prima volta.
I primi giorni riesco a muovere la mano e mi fa molto male solo se la piego fino a 70 °/80° fino ad arrivare al 3/4 giorno ove sono molto limitato nei movimenti.
Questo fastidio viene a volte al polso destro altre al sinistro.
Fortunatamente non mi è mai venuto ad entrambi contemporaneamente.
Ho iniziato ad avvertire dolore al polso gia da qualche anno. Ma a differenza di adesso, prima il dolore mi veniva da un giorno all altro ed era direttamente abbastanza acuto. Ma in massimo 2 giorni mi passava. In quei casi spesso attribuivo facilmente la causa del dolore, al fatto che il giorno precedente l'avevo sforzato troppo appoggiando la mano sulla testa o sul banco.
Il problema è che adesso non riesco ad individuare la causa scatenante.
Avevo pensato che poteva essere la errata esecuzione degli esercizi in palestra e allora ho deciso di non allenarmi per un mese, ma durante il periodo di stop lo stesso ho avuto questi dolori.
Dunque deciso a trovare la causa sono andato dalla mia dottoressa la quale mi ha suggerito di fare le analisi del sangue(poiché mia madre ha la sclerosi multipla e l'altrite reumatoide) e un ecografia
Ma in entrambi gli esami non è stata riscontrata alcuna anomalia.
Allora sono andato dal fisioterapista che in un primo momento credeva fosse una calcificazione ma poi guardando l'ecografia ha detto che era solo un infiammazione.
Ho iniziato a fare le terapie al polso sinistro(perché mi faceva male quello ) con tecar e onde d'urto( all inizio non sentivo dolore solo a 0.3 Hz)
Poi ho fatto qualche terapia anche sul destro per prevenzione e , in quei giorni che non mi faceva male , riuscivo a stare solo sui 0.7/0.8 Hz.
Il dolore dopo qualche giorno mi è passato
Ma come mi passava anche quando non facevo le terapie.
Adesso cosa dovrei fare?
Altre terapie nella speranza che non mi venga piu questo dolore?
So di essermi dilungato molto, ma l'ho fatto per esporre al meglio.il mio problema.
Grazie in anticipo per la risposta.
Ps. : a ottobre ho ricominciato la palestra utilizzando fasce e guanti per il polso e facendo molta attenzione all esecuzione degli esercizi ed evitando quelli che vanno a sforzare il polso(flessioni, dip ect).
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Gentile Utente,
ha mai fatto una visita ortopedica? In questi casi è la prima cosa da fare. Poi, in base ai riscontri della visita, l'ortopedico stesso potrebbe richiedere esami diagnostici mirati.
Lei chiede quali altre terapie possa fare ma una terapia si prescrive solo dopo una corretta diagnosi, senza la quale la terapia stessa può essere destinata all'insuccesso.
La visita neurologica, se ritenuta opportuna, verrà consigliata dall'ortopedico.
Cordiali saluti
ha mai fatto una visita ortopedica? In questi casi è la prima cosa da fare. Poi, in base ai riscontri della visita, l'ortopedico stesso potrebbe richiedere esami diagnostici mirati.
Lei chiede quali altre terapie possa fare ma una terapia si prescrive solo dopo una corretta diagnosi, senza la quale la terapia stessa può essere destinata all'insuccesso.
La visita neurologica, se ritenuta opportuna, verrà consigliata dall'ortopedico.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 21/03/2018.
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