Cervicale e debolezza agli arti
Buonasera Dottori. Sono un ragazzo di 27 anni. Circa un mese fa, rincasato dopo una sessione di allenamento in montagna in una giornata molto umida, ho avvertito un fastidio dietro la nuca, fastidio che è durato per qualche giorno. Ho iniziato ad avvertire anche un irrigidimento dei muscoli della zona cervicale fino alle scapole. Non ci ho badato molto in quei giorni. Ricordo, poi, che una mattina molto fredda, nel tragitto che faccio solitamente a piedi per andare a lavoro, ho avvertito una strana sensazione: vertigini, come se sbandassi( cosa mai provata fino ad allora) e un disturbo visivo che mi è capitato più volte anche nei giorni seguenti. Ho quindi sospeso l'attività fisica, ma ho iniziato a notare che appena stavo più tempo al cellulare o a scrivere al pc avevo una sorta di sensazione di debolezza all'avambraccio destro. Questa sensazione di debolezza muscolare è andata aumentando. Adesso, oltre al dolore cervicale, ho dolore alla spalla destra e debolezza muscolare al braccio( in particolare nel tricipite e nell'avambraccio), fino alle mani. In alcuni momenti è come se non sentissi più il braccio( essenzialmente il destro, ma leggermente anche il sinistro). Questa debolezza muscolare si presenta nettamente al risveglio; noto che se mi muovo abbastanza la sensazione di debolezza va scemando; appena mi metto al pc o al cellulare, questa sensazione ritorna, per poi palesasmi nuovamente ed in maniera netta la sera. Inoltre avverto anche una strana rigidità alle gambe ed una diffusa sensazione di malessere, mista a stanchezza( dolori muscolari diffusi, sensazione simile a quella di quando si ha una forte febbre). Domani avrà un consulto dal neurologo.
In attesa di quello volevo chiedervi:
1) se può capitare che la cervicale porti a questa sintomi così diffusi;
2) inoltre sono alcuni anni che presento una disfagia e difficoltà a respirare che è stata imputata ad un reflusso atipico( senza aver fatto, però, la gastroscopia): da circa 10 giorni avevo iniziato la cura con il Lucen 40; potrebbe essere che l'accentuarsi dei dolori e della debolezza muscolare sia ascrivibile a quel farmaco?( anche perchè l'aggravarsi della mia situazione si è avuto proprio in tale lasso di tempo);
3) proprio la disfagia, unitamente ai sintomi che vi descrivevo, non potrebbe rispondere ad una diagnosi di SLA o è difficile che i sintomi di debolezza muscolare compaiano in così poco tempo? Perchè fino ai primi di febbraio mi allenavo regolarmente, percorrendo anche 40km in un giorno e senza aver mai avvertito tali sensazioni di malessere così diffuso. Ammetto che questa cosa mi sta facendo preoccupare un bel po'.
Vi ringrazio in anticipo.
In attesa di quello volevo chiedervi:
1) se può capitare che la cervicale porti a questa sintomi così diffusi;
2) inoltre sono alcuni anni che presento una disfagia e difficoltà a respirare che è stata imputata ad un reflusso atipico( senza aver fatto, però, la gastroscopia): da circa 10 giorni avevo iniziato la cura con il Lucen 40; potrebbe essere che l'accentuarsi dei dolori e della debolezza muscolare sia ascrivibile a quel farmaco?( anche perchè l'aggravarsi della mia situazione si è avuto proprio in tale lasso di tempo);
3) proprio la disfagia, unitamente ai sintomi che vi descrivevo, non potrebbe rispondere ad una diagnosi di SLA o è difficile che i sintomi di debolezza muscolare compaiano in così poco tempo? Perchè fino ai primi di febbraio mi allenavo regolarmente, percorrendo anche 40km in un giorno e senza aver mai avvertito tali sensazioni di malessere così diffuso. Ammetto che questa cosa mi sta facendo preoccupare un bel po'.
Vi ringrazio in anticipo.
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Egregio Utente,
dal suo resoconto anamnestico emerge l'occorrenza di una cervico-brachialgia che dovrà essere valutata dal Neurologo cui si rivolgerà e che, sono convinto, implicherà ipso facto l'esecuzione di una Risonanza Magnetica del rachide cervicale e possibilmente anche di un'elettromiografia all'arto superiore interessato. Ad esito di queste valutazioni sarà possibile formulare una diagnosi ed un conseguente indirizzo terapeutico.
Cordialmente
dal suo resoconto anamnestico emerge l'occorrenza di una cervico-brachialgia che dovrà essere valutata dal Neurologo cui si rivolgerà e che, sono convinto, implicherà ipso facto l'esecuzione di una Risonanza Magnetica del rachide cervicale e possibilmente anche di un'elettromiografia all'arto superiore interessato. Ad esito di queste valutazioni sarà possibile formulare una diagnosi ed un conseguente indirizzo terapeutico.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 20.2k visite dal 13/03/2018.
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