Sospetto alzheimer
Buongiorno, le scrivo per conto di mia madre (anni 90) che ha recentemente fatto una tac encefalo per sospetto Alzheimer (esame tomodensitometrico eseguito apparecchio multistrato e condotto con tecnica volumetrica integrata da ricostruzioni mpr e condotto nelle sole condizioni di base). L'esito è il seguente:
""ventricoli cerebrali in sede di normale morfologia e di volume lievemente aumentato. Sfumata ipodensità della sostanza bianca periventricolare da fenomeni di deficit di flusso. Protrudenti le cisterne infra e sopra tentoriali. Ampliati gli spazi sub aracnoidei della base e quelli delle convessità emisferiche cerebellare ed encefalica. Non lesioni parenchimali tdm apprezzabili. Iperostosi frontale.""
In relazione all'esito di cui sopra è possibile avere grosso modo una diagnosi in relazione alla natura patologica di cui soffrirebbe mia madre?
Preciso, altresì, c il neurologo che prescritto la tac ha disposto una terapia per 10 gg al mese di gliatilin fiale.
Si ringrazia
""ventricoli cerebrali in sede di normale morfologia e di volume lievemente aumentato. Sfumata ipodensità della sostanza bianca periventricolare da fenomeni di deficit di flusso. Protrudenti le cisterne infra e sopra tentoriali. Ampliati gli spazi sub aracnoidei della base e quelli delle convessità emisferiche cerebellare ed encefalica. Non lesioni parenchimali tdm apprezzabili. Iperostosi frontale.""
In relazione all'esito di cui sopra è possibile avere grosso modo una diagnosi in relazione alla natura patologica di cui soffrirebbe mia madre?
Preciso, altresì, c il neurologo che prescritto la tac ha disposto una terapia per 10 gg al mese di gliatilin fiale.
Si ringrazia
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Egregio Utente,
alla veneranda età della sua mamma il declino cognitivo è più che naturale, per cui parlare di "sospetto Alzheimer" mi sembra abbastanza inesatto. Il reperto che Lei ha segnalato esprime la fisiologica atrofia senile su base vascolare dell'encefalo. La terapia che è stata prescritta non rientra nelle linee guida del trattamento contro la demenza.
Cordialmente
alla veneranda età della sua mamma il declino cognitivo è più che naturale, per cui parlare di "sospetto Alzheimer" mi sembra abbastanza inesatto. Il reperto che Lei ha segnalato esprime la fisiologica atrofia senile su base vascolare dell'encefalo. La terapia che è stata prescritta non rientra nelle linee guida del trattamento contro la demenza.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
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Il trattamento della demenza, che deve essere correttamente diagnosticata per tipo e grado secondo ben precise linee guida, prevede terapie farmacologiche e riabilitative che mirano a rallentarne la progressione e sono pertanto in dipendenza della specifica forma che viene individuata. Se vuole saperne di più sul'argomento, può consultare nella sezione Speciali Salute di Medicitalia il mio articolo "Tutto sulle demenze" oppure i molteplici articoli da me pubblicati sul mio blog di questo portale.
Cordialmente
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 13/03/2018.
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