Macchie visive, aura oftalmica, emicrania
Buongiorno.
Da circa un anno e mezzo, dopo un episodio di emicrania con aura della quale ho iniziato a soffrire dai 14 anni, mi era rimasta una macchia scura a margine del campo visivo sinistro. Dopo visita oculista approfondita mi era stato detto di stare tranquillo in quanto effetto dell'aura che sarebbe poi scomparso.
Un anno dopo la macchia era invece raddoppiata e, in breve, apparsa anche nel campo visivo destro. Preciso che non è una macchia cieca (scotoma), da esame del campo visivo periferico infatti in quell'area in realtà ci vedo. Anche esame OCT ha dato esito negativo.
Ho effettuato risonanza magnetica encefalo con il seguente esito:
"Esame eseguito mediante sequenze in SET1, TSE T2, FLAIR e DWI nei tre piani dello spazio esclusivamente in condizioni basali.
Non si osservano alterazioni morfostrutturali e di segnale in sede sovra e sottotentoriale con caratteristiche RM di evolutività né patologiche restrizioni della diffusività.
In corrispondenza della regione insulare di destra rispettivamente in sede anteriore e posteriore rispetto ai nuclei della base si visualizzano almeno due aree subcentimetriche a intensità di segnale similliquorale in tutte le sequenze, possibile espressione di ampliamento di alcuni spazi perivascolari (reperto non patologico).
Il tronco encefalico normorappresentato per morfologia e segnale.
Regolare l'aspetto della fossa cranica posteriore.
Conservate le strutture cisternali, gli spazi liquorali della volta e della base .
Normale l'ampiezza del sistema ventricolare.
Strutture mediane in asse."
Mi sembra sia tutto a posto tranne la regione insulare. Devo secondo lei fare altri esami o pensare a delle terapie per queste macchie visive?
Preciso l'ultimo episodio di aura risale a un anno e mezzo fa quando mi è poi rimasta la prima macchia.
Nuovi episodi di aura potranno aggravare la situazione o sono indipendenti da essa?
Grazie in anticipo.
Da circa un anno e mezzo, dopo un episodio di emicrania con aura della quale ho iniziato a soffrire dai 14 anni, mi era rimasta una macchia scura a margine del campo visivo sinistro. Dopo visita oculista approfondita mi era stato detto di stare tranquillo in quanto effetto dell'aura che sarebbe poi scomparso.
Un anno dopo la macchia era invece raddoppiata e, in breve, apparsa anche nel campo visivo destro. Preciso che non è una macchia cieca (scotoma), da esame del campo visivo periferico infatti in quell'area in realtà ci vedo. Anche esame OCT ha dato esito negativo.
Ho effettuato risonanza magnetica encefalo con il seguente esito:
"Esame eseguito mediante sequenze in SET1, TSE T2, FLAIR e DWI nei tre piani dello spazio esclusivamente in condizioni basali.
Non si osservano alterazioni morfostrutturali e di segnale in sede sovra e sottotentoriale con caratteristiche RM di evolutività né patologiche restrizioni della diffusività.
In corrispondenza della regione insulare di destra rispettivamente in sede anteriore e posteriore rispetto ai nuclei della base si visualizzano almeno due aree subcentimetriche a intensità di segnale similliquorale in tutte le sequenze, possibile espressione di ampliamento di alcuni spazi perivascolari (reperto non patologico).
Il tronco encefalico normorappresentato per morfologia e segnale.
Regolare l'aspetto della fossa cranica posteriore.
Conservate le strutture cisternali, gli spazi liquorali della volta e della base .
Normale l'ampiezza del sistema ventricolare.
Strutture mediane in asse."
Mi sembra sia tutto a posto tranne la regione insulare. Devo secondo lei fare altri esami o pensare a delle terapie per queste macchie visive?
Preciso l'ultimo episodio di aura risale a un anno e mezzo fa quando mi è poi rimasta la prima macchia.
Nuovi episodi di aura potranno aggravare la situazione o sono indipendenti da essa?
Grazie in anticipo.
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Egregio Utente,
l'aura che precede l'emicrania è un fenomeno che avviene nel cervello e non nell'occhio ed è di durata fugace con completa regressione anche prima che inizi l'episodio di cefalea. Tra l'altro, dall'esame del campo visivo non risultano deficit né tanto meno si rilevano significative alterazioni alla RM (il reperto segnalato non ha carattere patologico). Il mio parere è che la persistenza del fenomeno visivo da lei segnalato rientri a pieno titolo nel dominio dell'oftalmologo.
Cordialmente
l'aura che precede l'emicrania è un fenomeno che avviene nel cervello e non nell'occhio ed è di durata fugace con completa regressione anche prima che inizi l'episodio di cefalea. Tra l'altro, dall'esame del campo visivo non risultano deficit né tanto meno si rilevano significative alterazioni alla RM (il reperto segnalato non ha carattere patologico). Il mio parere è che la persistenza del fenomeno visivo da lei segnalato rientri a pieno titolo nel dominio dell'oftalmologo.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
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Non patologico significa che una dilatazione degli spazi peri-vascolari non è una manifestazione di malattia. Il quesito sull'origine del fenomeno visivo a carattere persistente dovrebbe essere rivolto all'Oculista, non essendo una condizione associata all'emicrania con aura.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 07/03/2018.
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