Stanchezza, debolezza, nausea
Buongiorno,
vi espongo il mio problema che, premetto, a oggi nessuno è riuscito a darmi una spiegazione e, brancolando nel buio, cerco anche in voi uno spunto, un aiuto.
Innanzitutto ho 34 anni, sono alto quasi 1,80m e sono in sovrappeso, circa 115kg (costituzione robusta ma tanta pancia!).
Il proplema:
Da qualche mese a questo tempo (direi circa 6 mesi) soffro in un qualche problema per cui sento improvvisamente le seguenti cose: forte stanchezza, leggera sonnolenza e vado, praticamente, in "risparmio energetico" per cui mi trascino, mi spengo, fatico a far qualsiasi cosa - dal parlare, al camminare - faccio respiri profondi.
La seconda cosa che avviene, spesso ma non sempre ma tipicamente quando il "calo" è più importante è: sudorazione, senso di caldo, vampate di calore lungo la schiena fino alla testa e spesso un buco allo stomaco con annessa nausea, a volte forte - a volte leggero mal di testa.
Sintomi:
Per come l'ho sempre vissuto io, è come quello dell'astinenza.
Sento quasi di aver fame come sensazione, come se non mangiassi da tempo, ma la nausea spesso comunque sopprime questo stimolo.
Quando avviene il problema?
Avviene più spesso quando ho caldo e, soprattutto, quando mi rilasso - quando rallento.
Non avviene mai al mattino presto, capita di avere cali più prossimi al pranzo ma, dopo mangiato verso le 14 o quando rientro a casa da lavoro verso le 18, avviene quasi sistematicamente.
Tende ad alleviarsi se sento fresco e/o se mi attivo; faccio due esempi pratici.
1. Se sto eseguendo una riparazione per cui devo stare attento e vigile, nessun problema; appena mi siedo, può succedere il calo.
2. Se ho un calo e devo uscire a prendere una pizza fuori, succede questo in ordine: ho il calo e fatico a muovermi. Mi sforzo e esco e gradualmente sto meglio; salgo in auto, mi viene il calo ma, appena esco (a fatica) e cammino verso la pizzeria, gradualmente sto meglio finchè non risalgo in auto e mi rilasso.
Cosa ho fatto a riguardo?
- Fatto esami del sangue e ho misurato (solo un paio di volte durante il calo) la glicemia senza apparentemente problemi.
- Fatto esame da un cardiologo e, dopo più prove, non ha rilevato problemi di sorta e anzi, ha suggerito in primis un endocrinologo anche se "gli sembra strano" oppure un neurologo; presumeva potesse ANCHE forse essere qualcosa legato ad attacchi di panico ma smentisco categoricamente la cosa. Avviene anche se sono seduto da solo davanti alla televisione o in compagnia di 10 persone - non cambia niente.
- Fatto esami per la pressione molteplici volte; dottore dice che è altina ma nella norma. Personalmente trovo che scenda, durante i cali, di 10-15 punti (tipo da 130-90 a 115-75 o simile) ma dovrei forse provarmela più e più volte durante il giorno. Il dottore ha suggerito "non ti fissare" - però a oggi, il problema persiste e non riesco a trovare una soluzione.
Grazie mille!
vi espongo il mio problema che, premetto, a oggi nessuno è riuscito a darmi una spiegazione e, brancolando nel buio, cerco anche in voi uno spunto, un aiuto.
Innanzitutto ho 34 anni, sono alto quasi 1,80m e sono in sovrappeso, circa 115kg (costituzione robusta ma tanta pancia!).
Il proplema:
Da qualche mese a questo tempo (direi circa 6 mesi) soffro in un qualche problema per cui sento improvvisamente le seguenti cose: forte stanchezza, leggera sonnolenza e vado, praticamente, in "risparmio energetico" per cui mi trascino, mi spengo, fatico a far qualsiasi cosa - dal parlare, al camminare - faccio respiri profondi.
La seconda cosa che avviene, spesso ma non sempre ma tipicamente quando il "calo" è più importante è: sudorazione, senso di caldo, vampate di calore lungo la schiena fino alla testa e spesso un buco allo stomaco con annessa nausea, a volte forte - a volte leggero mal di testa.
Sintomi:
Per come l'ho sempre vissuto io, è come quello dell'astinenza.
Sento quasi di aver fame come sensazione, come se non mangiassi da tempo, ma la nausea spesso comunque sopprime questo stimolo.
Quando avviene il problema?
Avviene più spesso quando ho caldo e, soprattutto, quando mi rilasso - quando rallento.
Non avviene mai al mattino presto, capita di avere cali più prossimi al pranzo ma, dopo mangiato verso le 14 o quando rientro a casa da lavoro verso le 18, avviene quasi sistematicamente.
Tende ad alleviarsi se sento fresco e/o se mi attivo; faccio due esempi pratici.
1. Se sto eseguendo una riparazione per cui devo stare attento e vigile, nessun problema; appena mi siedo, può succedere il calo.
2. Se ho un calo e devo uscire a prendere una pizza fuori, succede questo in ordine: ho il calo e fatico a muovermi. Mi sforzo e esco e gradualmente sto meglio; salgo in auto, mi viene il calo ma, appena esco (a fatica) e cammino verso la pizzeria, gradualmente sto meglio finchè non risalgo in auto e mi rilasso.
Cosa ho fatto a riguardo?
- Fatto esami del sangue e ho misurato (solo un paio di volte durante il calo) la glicemia senza apparentemente problemi.
- Fatto esame da un cardiologo e, dopo più prove, non ha rilevato problemi di sorta e anzi, ha suggerito in primis un endocrinologo anche se "gli sembra strano" oppure un neurologo; presumeva potesse ANCHE forse essere qualcosa legato ad attacchi di panico ma smentisco categoricamente la cosa. Avviene anche se sono seduto da solo davanti alla televisione o in compagnia di 10 persone - non cambia niente.
- Fatto esami per la pressione molteplici volte; dottore dice che è altina ma nella norma. Personalmente trovo che scenda, durante i cali, di 10-15 punti (tipo da 130-90 a 115-75 o simile) ma dovrei forse provarmela più e più volte durante il giorno. Il dottore ha suggerito "non ti fissare" - però a oggi, il problema persiste e non riesco a trovare una soluzione.
Grazie mille!
[#1]
Egregio Utente,
la sua descrizione molto dettagliata, per il vero non sembra indirizzare verso alcuna specifica patologia del Sistema Nervoso. Tuttavia, ad excludendum, è opportuno, a mio avviso, che consulti l'endocrinologo, il medico internista e - per ultimo- anche il Neurologo, che attraverso la raccolta di un'attenta anamnesi ed uno scrupoloso esame neurologico (sostenuto anche da eventuali indagini strumentali) possa rassicurarla.
Cordialmente
la sua descrizione molto dettagliata, per il vero non sembra indirizzare verso alcuna specifica patologia del Sistema Nervoso. Tuttavia, ad excludendum, è opportuno, a mio avviso, che consulti l'endocrinologo, il medico internista e - per ultimo- anche il Neurologo, che attraverso la raccolta di un'attenta anamnesi ed uno scrupoloso esame neurologico (sostenuto anche da eventuali indagini strumentali) possa rassicurarla.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.6k visite dal 06/03/2018.
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