Lombocruralgia e dolore al pube
Gentili dottori,
da qualche settimana accuso un fastidio/dolore profondo nella parte alta del gluteo sinistro, a volte il dolore sembra irradiarsi in maniera molto sfumata lungo la coscia, ma la cosa che più mi preoccupa è che il fastidio, spesso, si estende all'altezza dell'osso pubico ed alla parte sinistra del pene.
Sono stato da un ortopedico, il quale mi ha ipotizzato una lombocruralgia sinistra (come per FAI bilaterale).
Sono in attesa di eseguire una rx lombosacrale prescrittami dal medico, ma volevo chiedervi se la patologia ipotizzata può effettivamente provocare dolore e fastidio al pene.
Grazie mille
da qualche settimana accuso un fastidio/dolore profondo nella parte alta del gluteo sinistro, a volte il dolore sembra irradiarsi in maniera molto sfumata lungo la coscia, ma la cosa che più mi preoccupa è che il fastidio, spesso, si estende all'altezza dell'osso pubico ed alla parte sinistra del pene.
Sono stato da un ortopedico, il quale mi ha ipotizzato una lombocruralgia sinistra (come per FAI bilaterale).
Sono in attesa di eseguire una rx lombosacrale prescrittami dal medico, ma volevo chiedervi se la patologia ipotizzata può effettivamente provocare dolore e fastidio al pene.
Grazie mille
[#1]
Egregio Utente,
il disturbo che lei sta accusando coinvolge il nervo pudendo e parrebbe configurare il quadro di una neuropatia del pudendo. E' fondamentale innanzitutto discriminare (attraverso un'attenta anamnesi ed un esame neurologico) se si tratti di una condizione ingenerata da una sofferenza a carico delle sue radici sacrali (S2-S3-S4) o se possa dipendere da un "entrapment" nel suo decorso attraverso il perineo. Premesso ciò, è del tutto inutile eseguire una X-grafia del rachide lombo-sacrale, ma è necessario praticare una Risonanza Magnetica cui potrebbe dover far seguito uno studio elettroneurografico.
Cordialmente
il disturbo che lei sta accusando coinvolge il nervo pudendo e parrebbe configurare il quadro di una neuropatia del pudendo. E' fondamentale innanzitutto discriminare (attraverso un'attenta anamnesi ed un esame neurologico) se si tratti di una condizione ingenerata da una sofferenza a carico delle sue radici sacrali (S2-S3-S4) o se possa dipendere da un "entrapment" nel suo decorso attraverso il perineo. Premesso ciò, è del tutto inutile eseguire una X-grafia del rachide lombo-sacrale, ma è necessario praticare una Risonanza Magnetica cui potrebbe dover far seguito uno studio elettroneurografico.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Utente
Gent.mo dotto Colangelo,
la ringrazio per la risposta.
Ho letto in rete che la sindrome del pudendo è una patologia subdola e difficile da diagnosticare/curare.
Io sto già passando un brutto periodo a causa di grossi problemi gastrici e questo aggraverebbe la mia condizione già precaria.
Lei mi consiglia di lasciar perdere l'ortopedico e la diagnosi di lombocruralgia e di vedere un neurologo/neurochirurgo? Chi è lo specialista più indicato per questa patologia? Se presa nelle fasi iniziali si riesce a risolvere?
La ringrazio anticipatamente
la ringrazio per la risposta.
Ho letto in rete che la sindrome del pudendo è una patologia subdola e difficile da diagnosticare/curare.
Io sto già passando un brutto periodo a causa di grossi problemi gastrici e questo aggraverebbe la mia condizione già precaria.
Lei mi consiglia di lasciar perdere l'ortopedico e la diagnosi di lombocruralgia e di vedere un neurologo/neurochirurgo? Chi è lo specialista più indicato per questa patologia? Se presa nelle fasi iniziali si riesce a risolvere?
La ringrazio anticipatamente
[#3]
Da quanto Le ho già esposto è intuitivo che la competenza è ovviamente spostata verso il Neurologo oppure il Neurochirurgo. La diagnosi non è sempre agevole e come Lei ha già appreso la terapia di questa condizione si presenta soventi volte difficoltosa.
Saluti cordiali
Saluti cordiali
[#5]
Egregio Signore,
non per evadere la sua domanda ma come le ho detto il suo disturbo evoca in prima istanza il sospetto diagnostico di nevralgia del pudendo, che ovviamente si conferma solo attraverso una valutazione clinica e con il ricorso alle indagini che le ho già enunciato. Esistono comunque altre patologie che potrebbero determinare disturbi analoghi quali la prostatite, la coccigodinia, la sindrome del muscolo elevatore dell'ano, la borsite ischiale, etc.
non per evadere la sua domanda ma come le ho detto il suo disturbo evoca in prima istanza il sospetto diagnostico di nevralgia del pudendo, che ovviamente si conferma solo attraverso una valutazione clinica e con il ricorso alle indagini che le ho già enunciato. Esistono comunque altre patologie che potrebbero determinare disturbi analoghi quali la prostatite, la coccigodinia, la sindrome del muscolo elevatore dell'ano, la borsite ischiale, etc.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3k visite dal 26/02/2018.
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