Possibili somatizzazioni ansiose o altro?
Gentili dottori,
chiedo un vostro parere rispetto ad una situazione che è iniziata circa 20 giorni fa. Premetto che mi è capitato altre volte di manifestare un'ansia eccessiva verso la mia salute, sfociata in sintomatologia fisica risoltasi poi spontaneamente o in seguito a rassicurazione medica. A fine gennaio inizio a prendere la pillola anticoncezionale per curare una cisti endometriosica. Leggendo il bugiardino e la sintomatologia connessa ai possibili effetti collaterali, soprattutto trombosi, inizio a focalizzare la mia attenzione sul corpo alla ricerca di possibili segnali che potessero preannunciare eventi trombotici, in particolare dolori e formicolii agli arti inferiori. Inutile dire che da quel momento inizio ad avvertirli realmente e decido colta dalla paura di sospendere la pillola. Inizio a cercare su Internet e leggo che formicolii o dolori agli arti possono essere anche sintomi di malattie neurologiche quali la sm. Da lì la situazione è degenerata e la sintomatologia si è fatta più variegata: ho iniziato ad avvertire come una sensazione di "ubriachezza" e testa pesante che diminuisce fino a scomparire quando mi siedo o sdraio, sensazione di freddo/caldo improvviso agli arti inferiori e/o superiori, miochimie quasi continue alla palpebra inferiore destra, sensazione di rigidità muscolare e talvolta dolore agli arti inferiori, fascicolazioni, simili a piccoli "guizzi" muscolari, diffuse. I sintomi migrano in diverse parti del corpo e hanno durata limitata (ad esempio le sensazioni di freddo/caldo possono durare un'ora, poi scomparire e ripresentarsi in altri distretti corporei etc). Noto che se mi agito i sintomi sembrano acuirsi e viceversa attenuarsi se mi rilasso. Non ho comunque nessun problema a svolgere tutte le normali attività, dal camminare, al lavorare etc, sollevare pesi etc. Consapevole di come il tutto sia iniziato e di quanto l'ansia possa incidere sulla sintomatologia presentata, mi chiedo se sia il caso di indagare comunque attraverso una visita neurologica o aspettare cercando di dare meno peso ai sintomi sperando che passino da soli. Cosa mi consigliate? Ovviamente il mio timore è che possa trattarsi di qualche patologia neurologica seria.
Grazie
chiedo un vostro parere rispetto ad una situazione che è iniziata circa 20 giorni fa. Premetto che mi è capitato altre volte di manifestare un'ansia eccessiva verso la mia salute, sfociata in sintomatologia fisica risoltasi poi spontaneamente o in seguito a rassicurazione medica. A fine gennaio inizio a prendere la pillola anticoncezionale per curare una cisti endometriosica. Leggendo il bugiardino e la sintomatologia connessa ai possibili effetti collaterali, soprattutto trombosi, inizio a focalizzare la mia attenzione sul corpo alla ricerca di possibili segnali che potessero preannunciare eventi trombotici, in particolare dolori e formicolii agli arti inferiori. Inutile dire che da quel momento inizio ad avvertirli realmente e decido colta dalla paura di sospendere la pillola. Inizio a cercare su Internet e leggo che formicolii o dolori agli arti possono essere anche sintomi di malattie neurologiche quali la sm. Da lì la situazione è degenerata e la sintomatologia si è fatta più variegata: ho iniziato ad avvertire come una sensazione di "ubriachezza" e testa pesante che diminuisce fino a scomparire quando mi siedo o sdraio, sensazione di freddo/caldo improvviso agli arti inferiori e/o superiori, miochimie quasi continue alla palpebra inferiore destra, sensazione di rigidità muscolare e talvolta dolore agli arti inferiori, fascicolazioni, simili a piccoli "guizzi" muscolari, diffuse. I sintomi migrano in diverse parti del corpo e hanno durata limitata (ad esempio le sensazioni di freddo/caldo possono durare un'ora, poi scomparire e ripresentarsi in altri distretti corporei etc). Noto che se mi agito i sintomi sembrano acuirsi e viceversa attenuarsi se mi rilasso. Non ho comunque nessun problema a svolgere tutte le normali attività, dal camminare, al lavorare etc, sollevare pesi etc. Consapevole di come il tutto sia iniziato e di quanto l'ansia possa incidere sulla sintomatologia presentata, mi chiedo se sia il caso di indagare comunque attraverso una visita neurologica o aspettare cercando di dare meno peso ai sintomi sperando che passino da soli. Cosa mi consigliate? Ovviamente il mio timore è che possa trattarsi di qualche patologia neurologica seria.
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
proprio le modalità d'insorgenza dei sintomi e la loro breve durata indicano un disturbo psicosomatico su base ansiosa.
Considerato che non è la prima volta che si presentano, sarebbe opportuno affrontare il problema rivolgendosi ad un professionista del settore piuttosto che lasciarlo sedimentare ed aspettare che si risolva spontaneamente.
Lasci perdere le malattie neurologiche importanti di cui non vedo alcun elemento sospetto.
Cordiali saluti
proprio le modalità d'insorgenza dei sintomi e la loro breve durata indicano un disturbo psicosomatico su base ansiosa.
Considerato che non è la prima volta che si presentano, sarebbe opportuno affrontare il problema rivolgendosi ad un professionista del settore piuttosto che lasciarlo sedimentare ed aspettare che si risolva spontaneamente.
Lasci perdere le malattie neurologiche importanti di cui non vedo alcun elemento sospetto.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
La ringrazio per la celere risposta.
Certamente seguirò il consiglio nel cercare di gestire il problema ansioso. Quindi secondo lei non devo preoccuparmi per i sintomi descritti? Le miochimie palpebrali continuano ormai da 15 giorni e anche i fastidi agli arti come parestesie e fascicolazioni. Dalla sua risposta mi sembra di capire che la diffusione dei sintomi e la loro durata transitoria, nel senso che vanno e vengono o compaiono in parti del corpo diverse, sia un fattore rassicurante rispetto a problemi neurologici , è corretto?
Grazie ancora!
Certamente seguirò il consiglio nel cercare di gestire il problema ansioso. Quindi secondo lei non devo preoccuparmi per i sintomi descritti? Le miochimie palpebrali continuano ormai da 15 giorni e anche i fastidi agli arti come parestesie e fascicolazioni. Dalla sua risposta mi sembra di capire che la diffusione dei sintomi e la loro durata transitoria, nel senso che vanno e vengono o compaiono in parti del corpo diverse, sia un fattore rassicurante rispetto a problemi neurologici , è corretto?
Grazie ancora!
[#4]
Utente
Gentile dott. Ferraloro,
mi rivolgo a lei visto che era stato così gentile da rispondere alle mie precedenti domande. Premettendo che ho prenotato una visita neurologica per togliermi ogni dubbio, nell'attesa vorrei un suo parere perché non le nascondo che l'ansia di avere una grave malattia neurologica è sempre più forte. I sintomi descritti inizialmente si sono evoluti nel senso che il senso di sbandamento è sparito da un momento all'altro, ma ne sono comparsi di nuovi. Innanzitutto i fastidi si sono ora concentrati nell'arto inferiore sinistro e mi rendo conto, andando a ritroso, che a parte i primi giorni in cui erano ad entrambi gli arti, sono quasi sempre stati di più lì. Mi sembra di sentirlo sempre impacciato quando cammino, anche se non ho problemi oggettivi di deambulazione. Spesso avverto un forte bruciore che dalla coscia scende giù, ma la cosa che mi preoccupa di più è che è come se il bruciore/fastidio venisse stimolato se l'arto viene solo sfiorato. Ad esempio se sfioro la coscia con le dita si irradia un bruciore/formicolio fino quasi al piede. Il fastidio non è sempre costante, a volte è più forte, altre quasi non lo avverto, a volte è bruciore, a volte è dolore, a volte solo impaccio. In più circa due settimane fa dopo una serata in discoteca ho avvertito il solito acufene che però sembra non andare via. Anche questo però non è sempre costante, in questi giorni ad esempio lo sento diminuito, e soprattutto mi rendo conto che lo sento più forte quando sono più agitata. Le miochimie alla palpebra sinistra sono notevolmente diminuite (prima erano costanti, ora sono rare e alcuni giorni neanche le avverto). in ultimo mi sono accorta che quando alzo il braccio sinistro piegando il gomito è come se avvertissi una scossetta che arriva fino alle dita della mano, in particolare mignolo e anulare. Mi preoccupa soprattutto il fatto che tutti questi fastidi coinvolgano la parte sinistra del corpo. Non capisco se tutti questi sintomi sono collegati tra loro e soprattutto se dipendono da ansia o sono reali. Lei che ne pensa? Purtroppo la paura è tanta e ormai è come se fossi in un circolo vizioso. Ecco perché ho deciso di fare la visita neurloogica.
La ringrazio!
mi rivolgo a lei visto che era stato così gentile da rispondere alle mie precedenti domande. Premettendo che ho prenotato una visita neurologica per togliermi ogni dubbio, nell'attesa vorrei un suo parere perché non le nascondo che l'ansia di avere una grave malattia neurologica è sempre più forte. I sintomi descritti inizialmente si sono evoluti nel senso che il senso di sbandamento è sparito da un momento all'altro, ma ne sono comparsi di nuovi. Innanzitutto i fastidi si sono ora concentrati nell'arto inferiore sinistro e mi rendo conto, andando a ritroso, che a parte i primi giorni in cui erano ad entrambi gli arti, sono quasi sempre stati di più lì. Mi sembra di sentirlo sempre impacciato quando cammino, anche se non ho problemi oggettivi di deambulazione. Spesso avverto un forte bruciore che dalla coscia scende giù, ma la cosa che mi preoccupa di più è che è come se il bruciore/fastidio venisse stimolato se l'arto viene solo sfiorato. Ad esempio se sfioro la coscia con le dita si irradia un bruciore/formicolio fino quasi al piede. Il fastidio non è sempre costante, a volte è più forte, altre quasi non lo avverto, a volte è bruciore, a volte è dolore, a volte solo impaccio. In più circa due settimane fa dopo una serata in discoteca ho avvertito il solito acufene che però sembra non andare via. Anche questo però non è sempre costante, in questi giorni ad esempio lo sento diminuito, e soprattutto mi rendo conto che lo sento più forte quando sono più agitata. Le miochimie alla palpebra sinistra sono notevolmente diminuite (prima erano costanti, ora sono rare e alcuni giorni neanche le avverto). in ultimo mi sono accorta che quando alzo il braccio sinistro piegando il gomito è come se avvertissi una scossetta che arriva fino alle dita della mano, in particolare mignolo e anulare. Mi preoccupa soprattutto il fatto che tutti questi fastidi coinvolgano la parte sinistra del corpo. Non capisco se tutti questi sintomi sono collegati tra loro e soprattutto se dipendono da ansia o sono reali. Lei che ne pensa? Purtroppo la paura è tanta e ormai è come se fossi in un circolo vizioso. Ecco perché ho deciso di fare la visita neurloogica.
La ringrazio!
[#5]
Gentile Utente,
ha fatto bene a prenotare la visita neurologica che potrebbe servire anche per tranquillizzarLa.
Ovviamente a distanza, senza poterLa visitare, non è possibile sbilanciarsi, resta sempre possibile l'ipotesi ansiosa.
Vediamo cosa Le dirà il Collega.
Cordialità
ha fatto bene a prenotare la visita neurologica che potrebbe servire anche per tranquillizzarLa.
Ovviamente a distanza, senza poterLa visitare, non è possibile sbilanciarsi, resta sempre possibile l'ipotesi ansiosa.
Vediamo cosa Le dirà il Collega.
Cordialità
[#6]
Utente
Salve Dr. Ferraloro,
volevo informarla che ho effettuato la visita neurologica ed è risultata completamente negativa tant'è che il medico non ha ritenuto di dover fare ulteriori accertamenti, ipotizzando si tratti di ansia. Ora però ho un dubbio che mi tormenta: al test del riflesso plantare, avendo letto da buona ipocondria tantissimo in rete sul segno di Babinski, è come se volontariamente avessi piegato le dita in avanti avendo quindi una risposta normale. Non vorrei però aver in qualche modo "falsato" la prova. So che può sembrare una domanda stupida, ma è possibile falsare/simulare un riflesso come quello plantare? O se fosse stato positivo si sarebbe comunque visto?
Tutto il resto era comunque perfettamente nella norma, Rot, nervi cranici, deambulazione, sensibilità, coordinazione.
Grazie!
volevo informarla che ho effettuato la visita neurologica ed è risultata completamente negativa tant'è che il medico non ha ritenuto di dover fare ulteriori accertamenti, ipotizzando si tratti di ansia. Ora però ho un dubbio che mi tormenta: al test del riflesso plantare, avendo letto da buona ipocondria tantissimo in rete sul segno di Babinski, è come se volontariamente avessi piegato le dita in avanti avendo quindi una risposta normale. Non vorrei però aver in qualche modo "falsato" la prova. So che può sembrare una domanda stupida, ma è possibile falsare/simulare un riflesso come quello plantare? O se fosse stato positivo si sarebbe comunque visto?
Tutto il resto era comunque perfettamente nella norma, Rot, nervi cranici, deambulazione, sensibilità, coordinazione.
Grazie!
[#8]
Utente
Gentile dr. Ferrarolo,
volevo aggiornarla riguardo alla mia situazione. In seguito alla visita neurologica (con esito negativo) i miei disturbi non sono passati. Ad oggi i sintomi sono: ipersensibilità alla gamba sinistra, acufene all'orecchio destro, tremolio (molto diminuito rispetto ai primi tempi) alla palpebra inferiore destra e muscolo orbicolare che sento comunque contratto. Sempre dal lato destro del volto sento i muscoli come tirare e sono più deboli. Quando sorrido noto che l'emilabbro destro inferiore si solleva più dell' altro coprendo in parte i denti, inoltre il solco naso-labiale destro appare leggermente più spianato. Preoccupata da questo mi sono recata dal medico di base che ha confermato la leggera asimmetria del volto (seppur senza nessun deficit, infatti riesco a gonfiare le guance, soffiare, mangiare senza problemi) e proprio per questo mi ha prescritto una rmn encefalo e tronco encefalico senza mdc, prospettandomi l'ipotesi di una possibile sm. Stamattina ho effettuato la rmn e volevo sottoporle l'esito:
"Esame condotto con tecniche GR, TSE, FLAIR, SE, Dw su piani multipli.
Non ci segno di lesioni espansive endocraniche né alterazioni malformative vascolari. Presenza di areola di alterato segnale, non occupante spazio, di circa 9 mm, in sede temporomesiale anteriore sinistra. Il focolaio è iperintenso nelle sequenze a TR lungo, tenuemente ipointenso in quelle a TR breve. L'analisi con diffusione non evidenzia restrizioni a carico del focolaio. Non altre alterazioni focali nel contesto dei tessuti dell'encefalo. Regolari gli spazi liquorali ventricolari e periencefalici. Regolare il corpo calloso. Normali le strutture del tronco encefalico e degli emisferi cerebellari.
Conclusioni: piccolo focolaio (circa 9 mm) di sofferenza parenchimale in sede temporomesiale anteriore sinistra. Necessario approfondimento dell'obiettività clinica e dell'anamnesi patologica. Eventuale ripetizione dell'esame a breve distanza di tempo per valutazione dell'evoluzione e approfondimento mediante mdc."
Il neuroradiologo ha ipotizzato che possa trattarsi di una piccola lesione di natura vascolare, ma mi ha rassicurato rispetto a lesioni demielinizzanti. Inoltre mi ha detto che la localizzazione del focolaio non spiegherebbe i miei disturbi.
Ora mostrerò le immagini sia al medico di base che al neurologo, ma nell'attesa lei che ne pensa?
La ringrazio.
volevo aggiornarla riguardo alla mia situazione. In seguito alla visita neurologica (con esito negativo) i miei disturbi non sono passati. Ad oggi i sintomi sono: ipersensibilità alla gamba sinistra, acufene all'orecchio destro, tremolio (molto diminuito rispetto ai primi tempi) alla palpebra inferiore destra e muscolo orbicolare che sento comunque contratto. Sempre dal lato destro del volto sento i muscoli come tirare e sono più deboli. Quando sorrido noto che l'emilabbro destro inferiore si solleva più dell' altro coprendo in parte i denti, inoltre il solco naso-labiale destro appare leggermente più spianato. Preoccupata da questo mi sono recata dal medico di base che ha confermato la leggera asimmetria del volto (seppur senza nessun deficit, infatti riesco a gonfiare le guance, soffiare, mangiare senza problemi) e proprio per questo mi ha prescritto una rmn encefalo e tronco encefalico senza mdc, prospettandomi l'ipotesi di una possibile sm. Stamattina ho effettuato la rmn e volevo sottoporle l'esito:
"Esame condotto con tecniche GR, TSE, FLAIR, SE, Dw su piani multipli.
Non ci segno di lesioni espansive endocraniche né alterazioni malformative vascolari. Presenza di areola di alterato segnale, non occupante spazio, di circa 9 mm, in sede temporomesiale anteriore sinistra. Il focolaio è iperintenso nelle sequenze a TR lungo, tenuemente ipointenso in quelle a TR breve. L'analisi con diffusione non evidenzia restrizioni a carico del focolaio. Non altre alterazioni focali nel contesto dei tessuti dell'encefalo. Regolari gli spazi liquorali ventricolari e periencefalici. Regolare il corpo calloso. Normali le strutture del tronco encefalico e degli emisferi cerebellari.
Conclusioni: piccolo focolaio (circa 9 mm) di sofferenza parenchimale in sede temporomesiale anteriore sinistra. Necessario approfondimento dell'obiettività clinica e dell'anamnesi patologica. Eventuale ripetizione dell'esame a breve distanza di tempo per valutazione dell'evoluzione e approfondimento mediante mdc."
Il neuroradiologo ha ipotizzato che possa trattarsi di una piccola lesione di natura vascolare, ma mi ha rassicurato rispetto a lesioni demielinizzanti. Inoltre mi ha detto che la localizzazione del focolaio non spiegherebbe i miei disturbi.
Ora mostrerò le immagini sia al medico di base che al neurologo, ma nell'attesa lei che ne pensa?
La ringrazio.
[#10]
Gentile Utente,
non vedendo le immagini non posso che concordare con quanto detto dal neuroradiologo che ha potuto studiare accuratamente l'alterazione riscontrata.
Ovviamente si rivolga al neurologo che La segue per fare vedere l'esame, corretto e assolutamente condivisibile è il controllo RM e l'approfondimento con mezzo di contrasto.
Va benissimo la RM ad alto campo.
Cordialmente
non vedendo le immagini non posso che concordare con quanto detto dal neuroradiologo che ha potuto studiare accuratamente l'alterazione riscontrata.
Ovviamente si rivolga al neurologo che La segue per fare vedere l'esame, corretto e assolutamente condivisibile è il controllo RM e l'approfondimento con mezzo di contrasto.
Va benissimo la RM ad alto campo.
Cordialmente
[#11]
Utente
Caro dott. Ferraloro,
torno ad abusare della sua gentilezza e disponibilità!
Vorrei riassumerle un pò la mia situazione e sapere, seppur con tutti i limiti del consulto a distanza, lei cosa ne pensa.
Ho mostrato le immagini della RMN encefalo e tronco encefalico al neurologo, il quale l'ha considerata completamente negativa e mi ha ripetuto le stesse parole del neuroradiologo, ovvero che la piccola alterazione di segnale in sede temporo-mesiale sinistra (a suo avviso priva di significato patologico) non spiegherebbe comunque i miei sintomi, che avverto da ormai quasi 4 mesi (fastidi gamba sx ed emivolto dx, acufene orecchio dx). Secondo il neurologo al momento, vista visita neurologica negativa a fine marzo e rmn negativa a maggio, non sono necessarie ulteriori indagini da un punto di vista neurologico. Mi ha semplicemente detto di ripetere la RMN tra sei mesi per monitorare l'alterazione di segnale riscontrata. I miei sintomi però persistono, ma lui si è orientato verso un'ipotesi di somatizzazione e mi ha suggerito al massimo di controllare la funzione tiroidea. Se ripenso a come sono esorditi i sintomi, effettivamente potrebbe anche starci quest'ipotesi, che però non mi tranquillizza. I fastidi alla gamba sono iniziati infatti a inizio febbraio in concomitanza dell'inizio dell'assunzione della pillola anticoncezionale e relativa ansia in merito agli effetti collaterali trombotici che mi ha portato a concentrarmi su possbili disturbi agli arti inferiori (formicolii, dolori etc...). Dopo qualche giorno è comparso un tremolio alla palpebra dx inferiore, che mi ha invece portato a concentrare l'attenzione su possibili malattie neurologiche. Da lì leggendo in rete di emispasmo facciale, paresi, blefarospasmo etc l'attenzione si è concentrata anche sul lato dx del volto col terrore che la mioclonia palpebrale potesse estendersi a tutto l'emivolto. Da allora il risultato è di sensazione di contrattura di quel lato del volto. Il neurologo alla visita non aveva riscontrato alcun deficit del facciale, mentre il medico di base aveva effettivamente notato un lieve spianamento della ruga naso-labiale e io stessa un lievissimo sollevamento dell'emilabbro inferiore destro durante il sorriso, cosa che mi aveva poi portato ad insistere con il medico di base per la prescrizione di una rmn. Infine, dopo una serata in discoteca, ho iniziato ad avvertire i classici acufeni e da allora continuo ad avvertirlo, ma solo all'orecchio dx. Il tutto accompagnato in maniera fluttuante, cioè non sempre, da sensazione di "ubriachezza", senza però reali sbandamenti o vertigini, che si acuisce nei momenti di maggiore ansia e preoccupazione per i sintomi.
Dietro consiglio del medico di base ho anche effettuato a inizio maggio elettromiografia e ecocolordoppler agli arti inferiori, con esito negativo. Il neurologo che mi ha effettuato l'elettromiografia mi ha controllato nuovamente i riflessi (ROT, Babinski e Hoffman) non riscontrando alterazioni, ma dicendomi solo che ero abbastanza tesa.
Io sono però sempre preoccupata di malattie neurologiche quali la SM...anche perchè ho effettuato la rmn solo all'encefalo e non al midollo, anche se effettivamente non so se sintomi come quelli al volto e all'orecchio possano dipendere da lesioni esclusivamente midollari. Lei che ne pensa? Dovrei continuare ad indagare o al momento fermarmi qui da un punto di vista neurologico? Il neurologo mi è sembrato molto tranquillo, si occupa nello specifico di patologie neurologiche auto-immuni (per cui dovrebbe avere anche una certa esperienza a riguardo). Pensa sia il caso di richiedere un secondo parere o cercare per il momento di "archiviare" la questione e provare a vedere se effettivamente i sintomi regrediscono?
Grazie ancora!
torno ad abusare della sua gentilezza e disponibilità!
Vorrei riassumerle un pò la mia situazione e sapere, seppur con tutti i limiti del consulto a distanza, lei cosa ne pensa.
Ho mostrato le immagini della RMN encefalo e tronco encefalico al neurologo, il quale l'ha considerata completamente negativa e mi ha ripetuto le stesse parole del neuroradiologo, ovvero che la piccola alterazione di segnale in sede temporo-mesiale sinistra (a suo avviso priva di significato patologico) non spiegherebbe comunque i miei sintomi, che avverto da ormai quasi 4 mesi (fastidi gamba sx ed emivolto dx, acufene orecchio dx). Secondo il neurologo al momento, vista visita neurologica negativa a fine marzo e rmn negativa a maggio, non sono necessarie ulteriori indagini da un punto di vista neurologico. Mi ha semplicemente detto di ripetere la RMN tra sei mesi per monitorare l'alterazione di segnale riscontrata. I miei sintomi però persistono, ma lui si è orientato verso un'ipotesi di somatizzazione e mi ha suggerito al massimo di controllare la funzione tiroidea. Se ripenso a come sono esorditi i sintomi, effettivamente potrebbe anche starci quest'ipotesi, che però non mi tranquillizza. I fastidi alla gamba sono iniziati infatti a inizio febbraio in concomitanza dell'inizio dell'assunzione della pillola anticoncezionale e relativa ansia in merito agli effetti collaterali trombotici che mi ha portato a concentrarmi su possbili disturbi agli arti inferiori (formicolii, dolori etc...). Dopo qualche giorno è comparso un tremolio alla palpebra dx inferiore, che mi ha invece portato a concentrare l'attenzione su possibili malattie neurologiche. Da lì leggendo in rete di emispasmo facciale, paresi, blefarospasmo etc l'attenzione si è concentrata anche sul lato dx del volto col terrore che la mioclonia palpebrale potesse estendersi a tutto l'emivolto. Da allora il risultato è di sensazione di contrattura di quel lato del volto. Il neurologo alla visita non aveva riscontrato alcun deficit del facciale, mentre il medico di base aveva effettivamente notato un lieve spianamento della ruga naso-labiale e io stessa un lievissimo sollevamento dell'emilabbro inferiore destro durante il sorriso, cosa che mi aveva poi portato ad insistere con il medico di base per la prescrizione di una rmn. Infine, dopo una serata in discoteca, ho iniziato ad avvertire i classici acufeni e da allora continuo ad avvertirlo, ma solo all'orecchio dx. Il tutto accompagnato in maniera fluttuante, cioè non sempre, da sensazione di "ubriachezza", senza però reali sbandamenti o vertigini, che si acuisce nei momenti di maggiore ansia e preoccupazione per i sintomi.
Dietro consiglio del medico di base ho anche effettuato a inizio maggio elettromiografia e ecocolordoppler agli arti inferiori, con esito negativo. Il neurologo che mi ha effettuato l'elettromiografia mi ha controllato nuovamente i riflessi (ROT, Babinski e Hoffman) non riscontrando alterazioni, ma dicendomi solo che ero abbastanza tesa.
Io sono però sempre preoccupata di malattie neurologiche quali la SM...anche perchè ho effettuato la rmn solo all'encefalo e non al midollo, anche se effettivamente non so se sintomi come quelli al volto e all'orecchio possano dipendere da lesioni esclusivamente midollari. Lei che ne pensa? Dovrei continuare ad indagare o al momento fermarmi qui da un punto di vista neurologico? Il neurologo mi è sembrato molto tranquillo, si occupa nello specifico di patologie neurologiche auto-immuni (per cui dovrebbe avere anche una certa esperienza a riguardo). Pensa sia il caso di richiedere un secondo parere o cercare per il momento di "archiviare" la questione e provare a vedere se effettivamente i sintomi regrediscono?
Grazie ancora!
[#12]
Gentile Utente,
da quanto scrive, sembra probabile l'origine ansiosa della sintomatologia riferita, soprattutto considerate le varie modalità d'insorgenza, l'esito negativo della visita neurologica e, tutto sommato, anche della RM encefalica.
Segua le indicazioni del neurologo, si tranquillizzi e per il momento non faccia ulteriori esami, si limiti a ripetere la RM encefalica secondo i tempi indicati dal collega.
Cordialità
da quanto scrive, sembra probabile l'origine ansiosa della sintomatologia riferita, soprattutto considerate le varie modalità d'insorgenza, l'esito negativo della visita neurologica e, tutto sommato, anche della RM encefalica.
Segua le indicazioni del neurologo, si tranquillizzi e per il momento non faccia ulteriori esami, si limiti a ripetere la RM encefalica secondo i tempi indicati dal collega.
Cordialità
[#13]
Utente
La ringrazio dottore, cercherò di tranquillizzarmi. Volevo solo chiederle un'ultima cosa. Al momento il sintomo che mi preoccupa di più sono i fastidi all'emivolto dx perché i medici che mi hanno visitata gli hanno dato un peso molto diverso. Il neurologo non ha riscontrato deficit del facciale facendomi fare tutti gli esercizi durante la visita (soffiare, gonfiare le guance, sorridere etc); il medico di base invece ha notato l'asimmetria e mi ha prescritto la rmn encefalica, parlandomi addirittura di sm. Una paresi facciale potrebbe manifestarsi con tremolio palpebrale (ora praticamente scomparso), lieve debolezza dell'emilabbro inferiore (si solleva leggermente più del sx quando sorrido) e solco naso-labiale leggermente più spianato? In realtà non è spianato, è leggermente più "corto" del sx. Non ho problemi nel mangiare, parlare, chiudere l'occhio. E soprattutto la rmn encefalica è sufficiente ad escludere eventuali lesioni responsabili di problemi al nervo facciale?
Grazie.
Grazie.
[#14]
Gentile Utente,
non potendoLa vedere non posso esprimere un giudizio riguardo l'eventuale asimmetria del viso. Se il neurologo non ha trovato in tal senso segni sospetti ritengo che possa stare tranquilla, tenderei a fidarmi del Collega.
Alla RM encefalica non ci sono compressioni sul nervo facciale né lesioni demielinizzanti che possano fare pensare un problema secondario del suddetto nervo.
Stia serena.
Cordiali saluti
non potendoLa vedere non posso esprimere un giudizio riguardo l'eventuale asimmetria del viso. Se il neurologo non ha trovato in tal senso segni sospetti ritengo che possa stare tranquilla, tenderei a fidarmi del Collega.
Alla RM encefalica non ci sono compressioni sul nervo facciale né lesioni demielinizzanti che possano fare pensare un problema secondario del suddetto nervo.
Stia serena.
Cordiali saluti
[#15]
Utente
Gentile Dottore,
ritorno a scriverle perché non riescosono a tranquillizzarmi circa l'idea di avere la sm. Oltre ai disturbi già menzionati più volte nei precedenti consulti da circa una settimana avverto spasmi muscolari diffusi simili a scatti soprattutto la notte, debolezza e rigidità a braccia e gambe. Mi sembra di stare peggio giorno dopo giorno in concomitanza ad un aumento dell'ansia che mi sta divorando. Ho effettuato una rmn senza mdc all'encefalo dove è stata riscontrata un'alterazione di segnale che né il neuroradiologo, né il neurologo hanno ritenuto importante. Riguardando il referto ho.notato però una cosa che non.avevo visto, ovvero che il neuroradiologo cita anche una restrizione di 4 mm nel tegmento pontomesencefslico paramediano di sinistra che però classifica come artefatto in.quanto visibile solo nelle immagini in diffusione e non nelle sequenze a tr lungo. Se fosse stata una lesione demielinizzante si sarebbe necessariamente vista nelle altre sequenze? Posso essere certa che sia effettivamente un artefatto? Il neurologo mi vuole far ripetere rmn con mdc solo tra 6 mesi....
ritorno a scriverle perché non riescosono a tranquillizzarmi circa l'idea di avere la sm. Oltre ai disturbi già menzionati più volte nei precedenti consulti da circa una settimana avverto spasmi muscolari diffusi simili a scatti soprattutto la notte, debolezza e rigidità a braccia e gambe. Mi sembra di stare peggio giorno dopo giorno in concomitanza ad un aumento dell'ansia che mi sta divorando. Ho effettuato una rmn senza mdc all'encefalo dove è stata riscontrata un'alterazione di segnale che né il neuroradiologo, né il neurologo hanno ritenuto importante. Riguardando il referto ho.notato però una cosa che non.avevo visto, ovvero che il neuroradiologo cita anche una restrizione di 4 mm nel tegmento pontomesencefslico paramediano di sinistra che però classifica come artefatto in.quanto visibile solo nelle immagini in diffusione e non nelle sequenze a tr lungo. Se fosse stata una lesione demielinizzante si sarebbe necessariamente vista nelle altre sequenze? Posso essere certa che sia effettivamente un artefatto? Il neurologo mi vuole far ripetere rmn con mdc solo tra 6 mesi....
[#16]
Gentile Utente,
mi sentirei di tranquillizzarLa, quanto detto dal neuroradiologo sull'artefatto è verosimile, non si faccia prendere inutilmente dall’ansia, anzi cerchi pure di affrontare questo problema.
Inoltre concordo col neurologo riguardo la ripetizione della RM con mdc dopo sei mesi.
Cordialmente
mi sentirei di tranquillizzarLa, quanto detto dal neuroradiologo sull'artefatto è verosimile, non si faccia prendere inutilmente dall’ansia, anzi cerchi pure di affrontare questo problema.
Inoltre concordo col neurologo riguardo la ripetizione della RM con mdc dopo sei mesi.
Cordialmente
[#17]
Utente
Gentile Dr. Ferraloro,
torno a scriverle perché era stato così gentile da rispondere a tutti i miei precedenti dubbi. Le risintetizzo la mia storia: da inizio febbraio avverto sintomi strani, insorti a distanza di una ventina di giorni l'uno dall'altro in maniera progressiva: ipersensibilità all'arto inferiore sx (fastidio allo sfioramento della pelle e sporadici formicolii senza perdita di sensibilità o intorpidimento), acufene orecchio dx, leggera asimmetria e debolezza lato dx volto insorta progressivamente a partire da un tremore della palpebra inferiore che ad oggi è cessato del tutto (noto uno spianamento del solco naso-labiale e quando sorrido, faccio smorfie sia l'emilabbro che lo zigomo mi sembrano asimmetrici, ma non ho problemi a mangiare, soffiare, trattenere acqua/aria). Ho effettuato una prima visita neurologica a marzo negativa con diagnosi di somatizzazioni ansiose. Su suggerimento del mio medico di base elettrmiografia e ecodoppler arti inferiori negativi e rmn encefalo e tronco encefalico senza mdc. L'esame ha mostrato un'alterazione di segnale in sede temporo-mesiale anteriore sx interpretata dal neuroradiologo come di origine vascolare e solo nelle sequenze in dwi una restrizione della diffusione nel tegmento ponto-mesencefalico a sx interpretata come artefatto perché non visibile in nessun'altra immagine. Faccio vedere la rmn al primo neurologo che mi aveva visitato che mi dice che non è nulla di preoccupante e di ripetere la rmn tra 6 mesi con mdc. I sintomi però persistono e nell'ultimo periodo si sono aggiunti stanchezza e dolori muscolari diffusi, così ho deciso di fare una visita al centro sclerosi multipla dell' Umberto I di Roma perché il mio timore è sin dall'inizio la sm. La visita è assolutamente negativa. Il neurologo dice che l'asimmetria facciale non è patologica (ma io so che non è sempre stato così il mio viso!). Anche lui indica come vascolare l'alterazione temporale avvalorata dal fatto che ho.una mutazione in eterozigosi del fattore MTHFR e mi dice di controllare i valori di omocisteina. Riguardo all'alterazione dubbia al tronco encefalico è certo che si tratti di artefatto e anche lui mi saluta con diagnosi di somatizzazione ansiosa e invito a ripetere la rmn a fine anno. Io però continuo a stare male e non trovo risposta ai miei sintomi, convinta che possa trattarsi di patologia demielinizzante. È possibile che un neurologo esperto in sm, docente universitario, possa non aver individuato una paresi facciale? È possibile che quella lesione e anche quella dubbia siano state male interpretate? Il professore che mi ha visitata è stato categorico nell'escludere la sm, ma io a parte questa rmn non ho effettuato altri esami e i miei sintomi sono tutti compatibili da ciò che leggo...sono 5 mesi che non vivo più nella convinzione di essere malata, ma non so a chi altro rivolgermi. Pensa che possa fermarmi qui da un punto di vista neurologico e che l'ipotesi psicosomatica possa essere plausibile? Oppure cosa altro potrebbe provocare i miei sintomi? Non le nascondo che mi sento abbastanza sola in questa situazione perché i sintomi influiscono fortemente sulla mia qualità della vita. Non disconosco l'ipotesi psicosomatica, ma penso che prima andrebbero escluse cause organiche, ma non saprei davvero in che direzione muovermi...
La ringrazio e scusi lo sfogo...
torno a scriverle perché era stato così gentile da rispondere a tutti i miei precedenti dubbi. Le risintetizzo la mia storia: da inizio febbraio avverto sintomi strani, insorti a distanza di una ventina di giorni l'uno dall'altro in maniera progressiva: ipersensibilità all'arto inferiore sx (fastidio allo sfioramento della pelle e sporadici formicolii senza perdita di sensibilità o intorpidimento), acufene orecchio dx, leggera asimmetria e debolezza lato dx volto insorta progressivamente a partire da un tremore della palpebra inferiore che ad oggi è cessato del tutto (noto uno spianamento del solco naso-labiale e quando sorrido, faccio smorfie sia l'emilabbro che lo zigomo mi sembrano asimmetrici, ma non ho problemi a mangiare, soffiare, trattenere acqua/aria). Ho effettuato una prima visita neurologica a marzo negativa con diagnosi di somatizzazioni ansiose. Su suggerimento del mio medico di base elettrmiografia e ecodoppler arti inferiori negativi e rmn encefalo e tronco encefalico senza mdc. L'esame ha mostrato un'alterazione di segnale in sede temporo-mesiale anteriore sx interpretata dal neuroradiologo come di origine vascolare e solo nelle sequenze in dwi una restrizione della diffusione nel tegmento ponto-mesencefalico a sx interpretata come artefatto perché non visibile in nessun'altra immagine. Faccio vedere la rmn al primo neurologo che mi aveva visitato che mi dice che non è nulla di preoccupante e di ripetere la rmn tra 6 mesi con mdc. I sintomi però persistono e nell'ultimo periodo si sono aggiunti stanchezza e dolori muscolari diffusi, così ho deciso di fare una visita al centro sclerosi multipla dell' Umberto I di Roma perché il mio timore è sin dall'inizio la sm. La visita è assolutamente negativa. Il neurologo dice che l'asimmetria facciale non è patologica (ma io so che non è sempre stato così il mio viso!). Anche lui indica come vascolare l'alterazione temporale avvalorata dal fatto che ho.una mutazione in eterozigosi del fattore MTHFR e mi dice di controllare i valori di omocisteina. Riguardo all'alterazione dubbia al tronco encefalico è certo che si tratti di artefatto e anche lui mi saluta con diagnosi di somatizzazione ansiosa e invito a ripetere la rmn a fine anno. Io però continuo a stare male e non trovo risposta ai miei sintomi, convinta che possa trattarsi di patologia demielinizzante. È possibile che un neurologo esperto in sm, docente universitario, possa non aver individuato una paresi facciale? È possibile che quella lesione e anche quella dubbia siano state male interpretate? Il professore che mi ha visitata è stato categorico nell'escludere la sm, ma io a parte questa rmn non ho effettuato altri esami e i miei sintomi sono tutti compatibili da ciò che leggo...sono 5 mesi che non vivo più nella convinzione di essere malata, ma non so a chi altro rivolgermi. Pensa che possa fermarmi qui da un punto di vista neurologico e che l'ipotesi psicosomatica possa essere plausibile? Oppure cosa altro potrebbe provocare i miei sintomi? Non le nascondo che mi sento abbastanza sola in questa situazione perché i sintomi influiscono fortemente sulla mia qualità della vita. Non disconosco l'ipotesi psicosomatica, ma penso che prima andrebbero escluse cause organiche, ma non saprei davvero in che direzione muovermi...
La ringrazio e scusi lo sfogo...
[#18]
Gentile Utente,
se un neurologo esperto in malattie demielinizzanti ha escluso con decisione la SM e non ha rilevato alcuna paresi facciale ritengo che possa tranquillizzarsi.
Cercare una patologia organica dopo l’esito della RM encefalica, degli altri esami effettuati e della visita neurologica negativa mi sembra poco utile.
Condivido invece, come Le dicevo precedentemente, un controllo RM a sei mesi.
L’ipotesi psicosomatica è possibile.
Cordialità
se un neurologo esperto in malattie demielinizzanti ha escluso con decisione la SM e non ha rilevato alcuna paresi facciale ritengo che possa tranquillizzarsi.
Cercare una patologia organica dopo l’esito della RM encefalica, degli altri esami effettuati e della visita neurologica negativa mi sembra poco utile.
Condivido invece, come Le dicevo precedentemente, un controllo RM a sei mesi.
L’ipotesi psicosomatica è possibile.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 5k visite dal 19/02/2018.
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