Vertigine astenia confusione mentale stanchezza estrema parestesia sudore freddo vista sfocata ovatt
salve,sono un ragazzo di 20 anni.
tutto è cominciato un giorno durante il mese di giugno 2017 stavo camminando quando mi sono sentito improvvisamente stanchissimo psicofisicamente avvertendo anche un forte senso di dispnea;questi sintomi sono durati una settimana sparendo in seguito.
Preoccupato mi ero rivolto allo pneumologo che mi consigliò una radiografia al torace risultata negativa .Dopo circa un mese ho iniziato ad avvertire parestesie intermittenti sul volto e il cuoio capelluto durante il giorno precedute o susseguite occasionalmente da annebbiamenti della vista di durata non superiore a 15 s ;perciò ad ottobre mi rivolsì questa volta ad un neurologo:visita clinica negativa, RMN negativa ; mi disse che si poteva trattare di cefalea oftalmica. i sintomi nei mesi successivi si presentarono in alcuni giorni di più e altri di meno.
Verso fine dicembre una mattina mi alzai dal letto e avvertì una leggera sensazione di stanchezza verso sera ebbi improvvissamente un peggioramento del sintomo provavo una sensazione di estrema fatica psicofisica,sudorazione fredda,difficolta di concentrazione ,parestesie al volto e tremori(visibili )agli arti (senza aver fatto nulla di particolare durante il giorno) che mi costrinse a distendermi sul letto;questo si ripresentò in forma intermittente per 10 giorni con alti e bassi passando improvvisamente come era iniziato. Ora vi chiedo cosa dovrei fare visto che tutto questo si è ripresentato da 3 giorni e ogni volta mi sembra di svenire vorrei capire da cosa potrebbe essere dovuto invece di sperare solamente che passi...
tutto è cominciato un giorno durante il mese di giugno 2017 stavo camminando quando mi sono sentito improvvisamente stanchissimo psicofisicamente avvertendo anche un forte senso di dispnea;questi sintomi sono durati una settimana sparendo in seguito.
Preoccupato mi ero rivolto allo pneumologo che mi consigliò una radiografia al torace risultata negativa .Dopo circa un mese ho iniziato ad avvertire parestesie intermittenti sul volto e il cuoio capelluto durante il giorno precedute o susseguite occasionalmente da annebbiamenti della vista di durata non superiore a 15 s ;perciò ad ottobre mi rivolsì questa volta ad un neurologo:visita clinica negativa, RMN negativa ; mi disse che si poteva trattare di cefalea oftalmica. i sintomi nei mesi successivi si presentarono in alcuni giorni di più e altri di meno.
Verso fine dicembre una mattina mi alzai dal letto e avvertì una leggera sensazione di stanchezza verso sera ebbi improvvissamente un peggioramento del sintomo provavo una sensazione di estrema fatica psicofisica,sudorazione fredda,difficolta di concentrazione ,parestesie al volto e tremori(visibili )agli arti (senza aver fatto nulla di particolare durante il giorno) che mi costrinse a distendermi sul letto;questo si ripresentò in forma intermittente per 10 giorni con alti e bassi passando improvvisamente come era iniziato. Ora vi chiedo cosa dovrei fare visto che tutto questo si è ripresentato da 3 giorni e ogni volta mi sembra di svenire vorrei capire da cosa potrebbe essere dovuto invece di sperare solamente che passi...
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Egregio Utente,
dalla sua descrizione con tutta franchezza non credo possa essersi trattato di emicrania con aura ma, considerata la negatività dell'esame neurologico, sarei più orientato a consigliarle di rivolgersi ad un internista per una valutazione cardio-circolatoria accurata nonché dell'equilibrio metabolico. Accertate queste condizioni, rimane da considerare un possibile quadro di somatizzazione dell'ansia, attraverso un colloquio neuro-psichiatrico.
Cordialmente
dalla sua descrizione con tutta franchezza non credo possa essersi trattato di emicrania con aura ma, considerata la negatività dell'esame neurologico, sarei più orientato a consigliarle di rivolgersi ad un internista per una valutazione cardio-circolatoria accurata nonché dell'equilibrio metabolico. Accertate queste condizioni, rimane da considerare un possibile quadro di somatizzazione dell'ansia, attraverso un colloquio neuro-psichiatrico.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.9k visite dal 14/02/2018.
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