Gliosi

Buongiorno sono una ragazza di 32 anni. il mio otorino dopo visita ORL mi ha riscontrato scosse di nistagmo spontaneo con componente neurovegetativa. I miei sintomi sono vertigini, macchie oscillanti nere agli occhi forti dolori alla testa, tremolio e vuoti di memoria. A seguito mi ha prescritto una risonanza magnetica con mdc cerebrale e tronco encefalico. Il referto evidenzia piccolo focolaio di alterato segnale tenuemente ipointenso inT1 e più nettamente iperintenso nelle immagini a TR a lungo carico della sostanza bianca sottocorticale del settore centrale della circonvoluzione del cingolo di sinistra a margini più tosto netti di forma ovalare di 5 mm gliosi? Su base infiammatoria? Si documenta inoltre anomalia di sviluppo venoso transparenchimale temporale mesiale a destra a livello del giro paraippocampale caratterizzato da duplice caput medusae e collettore di drenaggio profondo nella vena di Rosenthal. Vorrei avere maggiori informazioni in merito. Serve un consulto neurologico ulteriore?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Utente,

l'anomalia di sviluppo venoso è una variante anatomica, che ha dalla nascita, e non è considerata patologica.
Riguardo il piccolo focolaio riscontrato, il neuroradiologo non dà un'unica interpretazione ma sospetta fondamentalmente due condizioni, una gliosi, cioè una pregressa alterazione che il cervello ha riparato, o un focolaio infiammatorio.
Lei premette di avere effettuato la RM anche con mezzo di contrasto ma nella descrizione il referto non fa cenno di eventuali impregnazioni patologiche, ciò farebbe supporre la negatività di tali impregnazioni ma quasi sempre questa condizione viene descritta nel referto. Per caso Lei ha dimenticato di riportare qualche rigo del referto o non è stato proprio menzionata questa condizione?
In ogni caso una visita neurologica è certamente indicata sia per una valutazione clinica sia per fare visionare le immagini dell'esame al collega.
Indicato un controllo RM, ma questo lo consiglierà il neurologo indicando anche i tempi.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
Gentile dottore.
Grazie per la sua risposta, il radiologo non accenna altro, consiglia una risonanza magnetica cn mdc tra 3/6 mesi per valutare l'evoluzione di questo focolaio perchè appunto non capisce di che natura sia. Dice solo che in corrispondenza al focolaio i valori di diffusione appaiono tendenzialmente aumentati. Ci sono altri esami per capire l'origine di questo focolaio? Premetto che i mal di testa ogni giorno si fanno sempre più forti e sento la testa stretta in una morsa. Oltre alle continue macchie scure agli occhi. Purtroppo per un'altro problema di salute assumo progestinici in continuo da oltre 4 e soffro di insufficienza venosa alle gambe.
Grazie per la sua attenzione Dottore.
Attendo sue notizie.
Buona giornata
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Utente,

concordo, come già Le ho detto, sull'indicazione al controllo RM.
Riguardo altri esami, questi li richiederà il neurologo qualora ne ravvisasse l'utilità in base ai riscontri della visita e della presa visione della RM, cioè su un suo sospetto diagnostico.

Cordialmente
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Utente
Utente
Grazie Dottore per la sua disponibilità.
Saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Di nulla.

Buona serata
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Utente
Utente
Buongiorno dottore.
Ho effettuato la visita dal neurologo, è emerso dopo aver visualizzato il CD della risonanza un angioma cavernoso.
Il neurologo consiglia un EEg e relativo consulto fra 2 mesi.
Ma non mi ha spiegato se le vertigini le macchie nere agli occhi e i dolori alle articolazioni sono riconducibili all'angioma cavernoso. L'EEg a cosa serve sostanzialmente?

Saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Utente,

tenderei ad escludere che i sintomi riportati siano causati dall'angioma cavernoso, infatti questo è spesso asintomatico, in alcuni casi può dare luogo a piccoli sanguinamenti asintomatici e visibili solo alla RM e a crisi epilettiche le cui caratteristiche dipendono dalla sua localizzazione.
L'EEG probabilmente è stato richiesto per studiare l'attività elettrica cerebrale per valutare un eventuale abbassamento della soglia epilettogena.

Cordialità