Una emicrania senza aura che le causa mensilmente tre/quattro episodi
Ho una nuora di 46 anni che soffre ormai da circa 10 anni di una “emicrania senza aura” che le causa mensilmente tre/quattro episodi di dolore invalidanti.
Nel passato e fino al 2000 soffrì per circa 11 anni di una forma di “ anoressia mentale” oggi ridotta ad un “disturbo ossessivo compulsivo “ controllato con qualche sedute psichiatrica e ½ compressa di Anafranil 75mg.
Le crisi di mal di testa comunque continuano .
Nel 2008 si mise in cura presso il Centro Cefalee di Torino .
Secondo le prescrizioni del Centro stesso , in questi anni e in occasione del verificarsi delle crisi , ha assunto farmaci come il Rilamig , Laroxyl e l’attuale Maxalt 10mg .
Ad oggi gli esiti attenuti sul dolore sono per lo meno incostanti e , cosa ancora più grave , non si rileva alcun miglioramento/frequenza della malattia nel suo complesso .
Mi chiedo se è ineluttabile che una persona a 46 anni debba essere condannata a convivere con una invalidità del genere o non ci siano invece ritrovati e cure , anche non previsti dal servizio sanitario nazionale , che possano in qualche modo migliorarne la qualità della vita .
Sono sempre grato per la vostra cortese ospitalità e resto in attesa di qualche riscontro .
Nel passato e fino al 2000 soffrì per circa 11 anni di una forma di “ anoressia mentale” oggi ridotta ad un “disturbo ossessivo compulsivo “ controllato con qualche sedute psichiatrica e ½ compressa di Anafranil 75mg.
Le crisi di mal di testa comunque continuano .
Nel 2008 si mise in cura presso il Centro Cefalee di Torino .
Secondo le prescrizioni del Centro stesso , in questi anni e in occasione del verificarsi delle crisi , ha assunto farmaci come il Rilamig , Laroxyl e l’attuale Maxalt 10mg .
Ad oggi gli esiti attenuti sul dolore sono per lo meno incostanti e , cosa ancora più grave , non si rileva alcun miglioramento/frequenza della malattia nel suo complesso .
Mi chiedo se è ineluttabile che una persona a 46 anni debba essere condannata a convivere con una invalidità del genere o non ci siano invece ritrovati e cure , anche non previsti dal servizio sanitario nazionale , che possano in qualche modo migliorarne la qualità della vita .
Sono sempre grato per la vostra cortese ospitalità e resto in attesa di qualche riscontro .
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Gentile Utente,
fermo restando la correttezza della diagnosi, "Emicrania senz'aura", mi pare che a Sua nuora siano stati prescritti finora due farmaci che agiscono sul singolo attacco, cioè se assunti alle prima manifestazioni possono arrestare l'attacco emicranico o almeno renderlo di entità minore, mi riferisco al maxalt e al rilamig che appartengono alla classe dei triptani ed hanno come indicazione esclusivamente l'emicrania, ciò significa che non hanno nessuna efficacia in altri tipi di cefalea. Questi farmaci non determinano nessuna modificazione del decorso della malattia.
Tra i farmaci di prevenzione (in questo caso indicata, considerati i 3-4 attacchi al mese) vedo soltanto il laroxyl che è indicato come profilassi dell'emicrania e della cefalea tensiva, in questa ultima condizione spesso dà risultati davvero brillanti, mentre sull'emicrania questi sono molto incostanti.
Esistono ancora altri farmaci da utilizzare come prevenzione e sicuramente più efficaci del laroxyl ma, come Lei sa, non possono essere consigliati a distanza ad un soggetto che non si conosce, è vietato anche dalla legge.
Le consiglierei un secondo parere neurologico presso un collega esperto in cefalee.
Cordiali saluti
fermo restando la correttezza della diagnosi, "Emicrania senz'aura", mi pare che a Sua nuora siano stati prescritti finora due farmaci che agiscono sul singolo attacco, cioè se assunti alle prima manifestazioni possono arrestare l'attacco emicranico o almeno renderlo di entità minore, mi riferisco al maxalt e al rilamig che appartengono alla classe dei triptani ed hanno come indicazione esclusivamente l'emicrania, ciò significa che non hanno nessuna efficacia in altri tipi di cefalea. Questi farmaci non determinano nessuna modificazione del decorso della malattia.
Tra i farmaci di prevenzione (in questo caso indicata, considerati i 3-4 attacchi al mese) vedo soltanto il laroxyl che è indicato come profilassi dell'emicrania e della cefalea tensiva, in questa ultima condizione spesso dà risultati davvero brillanti, mentre sull'emicrania questi sono molto incostanti.
Esistono ancora altri farmaci da utilizzare come prevenzione e sicuramente più efficaci del laroxyl ma, come Lei sa, non possono essere consigliati a distanza ad un soggetto che non si conosce, è vietato anche dalla legge.
Le consiglierei un secondo parere neurologico presso un collega esperto in cefalee.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.1k visite dal 15/01/2018.
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Approfondimento su Emicrania
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