Cervicale o altro?
Buonasera. Da circa 3 anni soffro, circa 5 volte al mese, di forti emicranie lato sx che coinvolgono anche la nuca e che mi portano al vomito alla sera. Dopo aver vomitato il mal di testa un pò si alleggerisce e, il mattino dopo, non ho più mal di testa. Preciso che ogni volta che ho questi episodi c'è anche un coinvolgimento intestinale, cioè presento meteorismo e necessità di defecare spesso.
Dall'ultimo episodio (circa 15 gg fa in cui ho avuto emicrania, ho assunto moment act ma dopo circa 7 ore ho vomitato dal troppo dolore), però, non mi sono ripresa del tutto. Di solito il mattino seguente ad un episodio di emicrania, il mal di testa scompariva del tutto, invece questa volta i giorni successivi fino ad oggi avvertivo ogni tanto nella giornata vertigini e sensazione di svenimento, il tutto accompagnato da una sensazione di malessere generale.
Ho eseguito rm cerebrale con esito negativo. Cosa potrebbe essere? aspetto con ansia un vostro parere. Vi ringrazio
Dall'ultimo episodio (circa 15 gg fa in cui ho avuto emicrania, ho assunto moment act ma dopo circa 7 ore ho vomitato dal troppo dolore), però, non mi sono ripresa del tutto. Di solito il mattino seguente ad un episodio di emicrania, il mal di testa scompariva del tutto, invece questa volta i giorni successivi fino ad oggi avvertivo ogni tanto nella giornata vertigini e sensazione di svenimento, il tutto accompagnato da una sensazione di malessere generale.
Ho eseguito rm cerebrale con esito negativo. Cosa potrebbe essere? aspetto con ansia un vostro parere. Vi ringrazio
[#2]
Gentile Utente,
dalle caratteristiche che descrive (dolore unilaterale associato a vomito) è possibile che si possa trattare di emicrania, in questi casi la RM è negativa, essendo di fronte ad una forma primaria, cioè senza causa nota.
Ovviamente la diagnosi deve essere effettuata mediante visita neurologica presso un Centro Cefalee, come suggerito dal Dr. Migliaccio, o presso un collega esperto in cefalee.
Considerata la frequenza mensile degli attacchi, è indicata una terapia di prevenzione (non con antidolorifici) al fine di ridurre gli attacchi e/o la loro entità, a volte la remissione è totale, soprattutto durante la terapia e per un periodo variabile dopo la sospensione.
Cordiali saluti
dalle caratteristiche che descrive (dolore unilaterale associato a vomito) è possibile che si possa trattare di emicrania, in questi casi la RM è negativa, essendo di fronte ad una forma primaria, cioè senza causa nota.
Ovviamente la diagnosi deve essere effettuata mediante visita neurologica presso un Centro Cefalee, come suggerito dal Dr. Migliaccio, o presso un collega esperto in cefalee.
Considerata la frequenza mensile degli attacchi, è indicata una terapia di prevenzione (non con antidolorifici) al fine di ridurre gli attacchi e/o la loro entità, a volte la remissione è totale, soprattutto durante la terapia e per un periodo variabile dopo la sospensione.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#3]
Utente
Grazie mille gentilissimi dottori.
Sì, sono stata a visita da un neurologo il quale ha escluso a priori la possibilità di problemi alla cervicale in quanto, a suo dire, sono troppo giovane. Per questi motivi la sua diagnosi è stata di emicrania.
Il problem è che dall'ultimo episodio di cui raccontavo sopra ad oggi ancora non mi sono ripresa. Anche adesso, ad esempio, avverto malessere generale, vertigini che peggiorano al buio e sensazione di dover defecare appena inizio a stare male. Infatti non riesco neppure a riposare il pomeriggio, pur essendo molto stanca, perchè nel letto mi sembra di essere su una barca, mi viene la nausea e se mi alzo dal letto al buio, devo tenermi alle pareti per non cadere in quanto ho forti vertigini.
Non riesco a capire cosa abbia e questo per me sta diventando un serio problema perchè ho figli e se sto male non posso accudirli. Per favore, che esami potrei fare? Con emicrania avrei questi sintomi? Grazie
Sì, sono stata a visita da un neurologo il quale ha escluso a priori la possibilità di problemi alla cervicale in quanto, a suo dire, sono troppo giovane. Per questi motivi la sua diagnosi è stata di emicrania.
Il problem è che dall'ultimo episodio di cui raccontavo sopra ad oggi ancora non mi sono ripresa. Anche adesso, ad esempio, avverto malessere generale, vertigini che peggiorano al buio e sensazione di dover defecare appena inizio a stare male. Infatti non riesco neppure a riposare il pomeriggio, pur essendo molto stanca, perchè nel letto mi sembra di essere su una barca, mi viene la nausea e se mi alzo dal letto al buio, devo tenermi alle pareti per non cadere in quanto ho forti vertigini.
Non riesco a capire cosa abbia e questo per me sta diventando un serio problema perchè ho figli e se sto male non posso accudirli. Per favore, che esami potrei fare? Con emicrania avrei questi sintomi? Grazie
[#4]
Gentile Utente,
un attacco emicranico quando si esaurisce, di solito dalle 4 alle 72 ore (3 giorni), potrebbe lasciare degli esiti, dolorabilità, confusione, lievi vertigini, stanchezza, malessere vago, ecc., mi pare però che la sintomatologia che riferisce sia un po' diversa, anche per quanto riguarda la durata.
Le consiglio di effettuare anche una visita otorino perchè le vertigini di cui parla possono riconoscere una causa di questo tipo.
Esistono anche delle vertigini emicraniche che possono essere un equivalente dell'emicrania ma prima si devono escludere altre cause, ORL in primis.
Cordialmente
un attacco emicranico quando si esaurisce, di solito dalle 4 alle 72 ore (3 giorni), potrebbe lasciare degli esiti, dolorabilità, confusione, lievi vertigini, stanchezza, malessere vago, ecc., mi pare però che la sintomatologia che riferisce sia un po' diversa, anche per quanto riguarda la durata.
Le consiglio di effettuare anche una visita otorino perchè le vertigini di cui parla possono riconoscere una causa di questo tipo.
Esistono anche delle vertigini emicraniche che possono essere un equivalente dell'emicrania ma prima si devono escludere altre cause, ORL in primis.
Cordialmente
[#5]
Utente
Grazie mille dott. Ferraloro. In effetti durante l'ultimo episodio ho avuto un acufene della durata di circa 1 minuto ad un orecchio. Anni fa ebbi acufene durato 3 gg. poi seguì visita ORL, rmn da lui prescritta e tutto nella norma, compresa visita e esami dell'udito vari.
Quello che mi lascia sconcertata è che non riesco ad inquadrare uno specialista a cui rivolgermi in quanto negli ultimi mesi sono andata a visita da un reumatologo perchè ebbi una probabile artrite infettiva da ebv (presentavo, d'un tratto, ANA presenti, ebv, dolore a mani polsi, piedi ginocchia ecc.). Successivamente dopo qualche mese sono stata a visita gastroenterologica perchè pensavo che la causa del mal di testa, poichè ogni episodio si verifica al pomeriggio dopo pranzo e fino a sera) fosse colpa della digestione (il gastroenterologo mi prescrisse esami e risultò forte anemia, vitamina b12 molto bassa e ancora ANA presenti; dopo cura con punture di dobetin adesso i valori emocromo e vitamina B12 sono nella norma).
Non capisco se è tutto collegato o se è solo una coincidenza. In ogni caso io credevo ci fosse coinvolgimento di cervicale in quanto se sto piegata a leggere un libro avverto, dopo un pò, malessere.
Il mio curante mi ha prescritto una tac rachide cervicale, ma non so se nel mio caso sia più indicata una rmn.
Spero tanto che mi possiate indirizzare verso esami da fare così da poter individuare quanto meno il ramo specialistico interessato perchè, come dicevo, con una famiglia sta diventando davvero difficile.
Quello che mi lascia sconcertata è che non riesco ad inquadrare uno specialista a cui rivolgermi in quanto negli ultimi mesi sono andata a visita da un reumatologo perchè ebbi una probabile artrite infettiva da ebv (presentavo, d'un tratto, ANA presenti, ebv, dolore a mani polsi, piedi ginocchia ecc.). Successivamente dopo qualche mese sono stata a visita gastroenterologica perchè pensavo che la causa del mal di testa, poichè ogni episodio si verifica al pomeriggio dopo pranzo e fino a sera) fosse colpa della digestione (il gastroenterologo mi prescrisse esami e risultò forte anemia, vitamina b12 molto bassa e ancora ANA presenti; dopo cura con punture di dobetin adesso i valori emocromo e vitamina B12 sono nella norma).
Non capisco se è tutto collegato o se è solo una coincidenza. In ogni caso io credevo ci fosse coinvolgimento di cervicale in quanto se sto piegata a leggere un libro avverto, dopo un pò, malessere.
Il mio curante mi ha prescritto una tac rachide cervicale, ma non so se nel mio caso sia più indicata una rmn.
Spero tanto che mi possiate indirizzare verso esami da fare così da poter individuare quanto meno il ramo specialistico interessato perchè, come dicevo, con una famiglia sta diventando davvero difficile.
[#6]
Gentile Signora,
la TC è poco indicata per studiare il tratto cervicale della colonna vertebrale, anche a causa delle tante radiazioni e perché il potere di risoluzione è inferiore, pertanto l'esame di elezione è la RM (assenza di radiazioni ionizzanti).
Quindi faccia la visita ORL e la RM cervicale.
Cordialità
la TC è poco indicata per studiare il tratto cervicale della colonna vertebrale, anche a causa delle tante radiazioni e perché il potere di risoluzione è inferiore, pertanto l'esame di elezione è la RM (assenza di radiazioni ionizzanti).
Quindi faccia la visita ORL e la RM cervicale.
Cordialità
[#7]
Utente
Grazie mille ancora Dott. Ferraloro. Seguirò il suo preziosissimo consiglio. Dunque sarebbe da fare la RM della colonna cervicale? Si vedranno anche eventuali fenomeni di artrosi cervicale? (questa era la diagnosi ipotizzata dal mio curante).
Inoltre, so di chiederle tanto, e lei è già stato tanto tanto disponibile e gentile, ma poichè il mio curante pochi giorni fa mi ha prescritto durante le crisi il cerebrex 200 (che fin'ora non ho assunto perchè ho letto il bugiardino e ho avuto paura dei rischi cardiovascolari indicati come rischio comune, insieme all'ictus): ci sono, in commercio, farmaci dalle stesse indicazioni terapeutiche ma con minor "effetti collaterali"? Inoltre le chiedo se, sempre durante le crisi, in attesa dell'esecuzione di tali altre indagini, sia da preferire un farmaco per l'emicrania (tipo relpax 20 mg o tipo il celebrex). Grazie ancora
Inoltre, so di chiederle tanto, e lei è già stato tanto tanto disponibile e gentile, ma poichè il mio curante pochi giorni fa mi ha prescritto durante le crisi il cerebrex 200 (che fin'ora non ho assunto perchè ho letto il bugiardino e ho avuto paura dei rischi cardiovascolari indicati come rischio comune, insieme all'ictus): ci sono, in commercio, farmaci dalle stesse indicazioni terapeutiche ma con minor "effetti collaterali"? Inoltre le chiedo se, sempre durante le crisi, in attesa dell'esecuzione di tali altre indagini, sia da preferire un farmaco per l'emicrania (tipo relpax 20 mg o tipo il celebrex). Grazie ancora
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Gentile Signora,
sì, con la RM si riscontrano anche eventuali alterazioni artrosiche oltre tutte le discopatie e la riduzione della lordosi cervicale, le ultime due sono quelle statisticamente di più frequente riscontro alla Sua età.
Riguardo il celebrex, non è tra i più prescritti in caso di emicrania, le indicazioni maggiori sono altre.
Potrebbe utilizzare, sempre dopo prescrizione medica, altri antidolorifici di più comune uso. I triptani, tipo relpax, invece sono specifici per l'emicrania, cioè non rispondono in altre forme di cefalea e vanno assunti alle prime avvisaglie dell'attacco.
Ma la strategia migliore, dopo la diagnosi, considerati mediamente i cinque attacchi al mese, è la terapia di prevenzione, se possibile.
Cordiali saluti
sì, con la RM si riscontrano anche eventuali alterazioni artrosiche oltre tutte le discopatie e la riduzione della lordosi cervicale, le ultime due sono quelle statisticamente di più frequente riscontro alla Sua età.
Riguardo il celebrex, non è tra i più prescritti in caso di emicrania, le indicazioni maggiori sono altre.
Potrebbe utilizzare, sempre dopo prescrizione medica, altri antidolorifici di più comune uso. I triptani, tipo relpax, invece sono specifici per l'emicrania, cioè non rispondono in altre forme di cefalea e vanno assunti alle prime avvisaglie dell'attacco.
Ma la strategia migliore, dopo la diagnosi, considerati mediamente i cinque attacchi al mese, è la terapia di prevenzione, se possibile.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.4k visite dal 26/12/2017.
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