Lombalgia e strani dolori a entrambe le gambe
Gentili specialisti,
Tre anni fa ebbi un concerto di molti sintomi diversi (la cui descrizione dettagliata posso fornire su richiesta, trattanosi di
situazione a detta di tutti complssa) i cui principali si possono ridurre a : vertigini e senso d'instabilità; fascicolazioni
sparse; senso di rigidità senza deficit muscolari o di forza; forte reflusso gastroesofageo; facile stancabilità.
Feci moltissime visite ed esami del sangue (neurologo, ortopedico, oculista , risonanza magnetica) e da tutto venne fuori
solo tsh e relativi anticorpi alterati in eccesso, con probabile ipotiroidismo ereditato da mia madre. Mai trattato.
Per le spicevoli sensazioni alle gambe, mi vennero dati, con successo,nicetile e dobetin
I sintomi da allora si sono ridotti ed ho imparato a conviverci, essendo tutto sommato trascurabili.
Tra di essi, non mi ha mai abbandonato una vaga rigidità gambe e stancabilità braccia, particolarmente accentuata nelle prime quando mi alzo dopo esser stato a lungo seduto.
Un mese fa, appunto dopo essere rimasto a lungo seduto su di una sedia bassa, iniziai ad avvertire una forte rigidità-
debolezza degli arti inferiori, riscontrata anche nella marcia immediatamente successiva, divenuta, nell'arco di un paio
d'ore, un dolore lombosciatalgico sinistro.
Senza preoccuparmi, ho assunto voltaren gel per 10 gg applicandolo in sede lombare ed il dolore è solo leggermente regredito, ma mai sparito.
Un paio di settimane fa,nel compiere uno sforzo di sollevamento,ho avvertito un forte dolore in sede lombare che ha
riacutizzato i sintomi.
Ho quindi eseguito in seguenti esami:
Prelievo sangue; (Mi limito a riportare i valori alterati)
TSH 8,03 su range 0,27-4,20
Tireoglubilina 0,3 su range 1,4-78
Ab Anti-TIREOGLUBILINA 307 su max. 115
Ab Anti-PEROSSIDASI 304 su max. 34
FT3 e FT4 in range.
LDH 75 su range 135-225
TAS di 231 su max. 200 (Ce l'ho così da molto piccolo, in seguito ad alcune infezioni)
Ferritina 6 su range 30-400 (Ma Ferro 108 su 56-157)
Ho paura di fare il CPK perchè mi pare essere, oltre a facilmente "variabile" a causa di molte condizioni, anche indicativo di malattie molto gravi, se alto..
Radiografia in ortostasi e RMN di tutto il rachide, da cui è emersa condizioni di modesta scoliosi a sinistra e due
piccolissime protusioni cervicali di "non rilevante significato clinico"
EMG arti inferiori: "Nulla da segnalare"
Pochi giorni dopo ho iniziato ad accusare una "preoccupante" diversificazione dei sintomi:
Il dolore è passato ad entrambe le gambe. La rigidità si è ridotta, ma ora è come se avessi delle microfitte, dei pizzichi,
lungo tutta la lunghezza di entrambe le gambe localizzate soprattutto dietro alle ginocchia, ma diffusa all'arto tutto.
Il dolore parte sempre dalla zona lombare.
Nessun effettivo deficit di forza o mobilità (Ieri ho fatto 1.6 km a piedi senza grandi problemi, se non le fitte suddette)
cosa dovrei fare ? cosa potrebbe essere, orientativamente ?
Grazie infinite del bel lavoro svolto, e sinceri auguri.
Tre anni fa ebbi un concerto di molti sintomi diversi (la cui descrizione dettagliata posso fornire su richiesta, trattanosi di
situazione a detta di tutti complssa) i cui principali si possono ridurre a : vertigini e senso d'instabilità; fascicolazioni
sparse; senso di rigidità senza deficit muscolari o di forza; forte reflusso gastroesofageo; facile stancabilità.
Feci moltissime visite ed esami del sangue (neurologo, ortopedico, oculista , risonanza magnetica) e da tutto venne fuori
solo tsh e relativi anticorpi alterati in eccesso, con probabile ipotiroidismo ereditato da mia madre. Mai trattato.
Per le spicevoli sensazioni alle gambe, mi vennero dati, con successo,nicetile e dobetin
I sintomi da allora si sono ridotti ed ho imparato a conviverci, essendo tutto sommato trascurabili.
Tra di essi, non mi ha mai abbandonato una vaga rigidità gambe e stancabilità braccia, particolarmente accentuata nelle prime quando mi alzo dopo esser stato a lungo seduto.
Un mese fa, appunto dopo essere rimasto a lungo seduto su di una sedia bassa, iniziai ad avvertire una forte rigidità-
debolezza degli arti inferiori, riscontrata anche nella marcia immediatamente successiva, divenuta, nell'arco di un paio
d'ore, un dolore lombosciatalgico sinistro.
Senza preoccuparmi, ho assunto voltaren gel per 10 gg applicandolo in sede lombare ed il dolore è solo leggermente regredito, ma mai sparito.
Un paio di settimane fa,nel compiere uno sforzo di sollevamento,ho avvertito un forte dolore in sede lombare che ha
riacutizzato i sintomi.
Ho quindi eseguito in seguenti esami:
Prelievo sangue; (Mi limito a riportare i valori alterati)
TSH 8,03 su range 0,27-4,20
Tireoglubilina 0,3 su range 1,4-78
Ab Anti-TIREOGLUBILINA 307 su max. 115
Ab Anti-PEROSSIDASI 304 su max. 34
FT3 e FT4 in range.
LDH 75 su range 135-225
TAS di 231 su max. 200 (Ce l'ho così da molto piccolo, in seguito ad alcune infezioni)
Ferritina 6 su range 30-400 (Ma Ferro 108 su 56-157)
Ho paura di fare il CPK perchè mi pare essere, oltre a facilmente "variabile" a causa di molte condizioni, anche indicativo di malattie molto gravi, se alto..
Radiografia in ortostasi e RMN di tutto il rachide, da cui è emersa condizioni di modesta scoliosi a sinistra e due
piccolissime protusioni cervicali di "non rilevante significato clinico"
EMG arti inferiori: "Nulla da segnalare"
Pochi giorni dopo ho iniziato ad accusare una "preoccupante" diversificazione dei sintomi:
Il dolore è passato ad entrambe le gambe. La rigidità si è ridotta, ma ora è come se avessi delle microfitte, dei pizzichi,
lungo tutta la lunghezza di entrambe le gambe localizzate soprattutto dietro alle ginocchia, ma diffusa all'arto tutto.
Il dolore parte sempre dalla zona lombare.
Nessun effettivo deficit di forza o mobilità (Ieri ho fatto 1.6 km a piedi senza grandi problemi, se non le fitte suddette)
cosa dovrei fare ? cosa potrebbe essere, orientativamente ?
Grazie infinite del bel lavoro svolto, e sinceri auguri.
[#1]
Egregio Utente,
la descrizione dettagliata dei suoi disturbi orienta verso una duplice interpretazione, la prima è che nella patogenesi sia di certo implicato il disturbo endocrino di natura tiroidea e la seconda che non sia estranea una condizione di disturbo posturale, legato ad anomalie statiche del rachide. A ciò, ma questo è da verificare attraverso una visita, ho la sensazione che vi si aggiunga anche una vivace risonanza emotiva ai disturbi lamentati. Da ciò Lei desume che la risoluzione del problema resta affidata all'azione combinata degli specialisti delle due branche coinvolte: Endocrinologia e Neurologia.
Cordialmente
la descrizione dettagliata dei suoi disturbi orienta verso una duplice interpretazione, la prima è che nella patogenesi sia di certo implicato il disturbo endocrino di natura tiroidea e la seconda che non sia estranea una condizione di disturbo posturale, legato ad anomalie statiche del rachide. A ciò, ma questo è da verificare attraverso una visita, ho la sensazione che vi si aggiunga anche una vivace risonanza emotiva ai disturbi lamentati. Da ciò Lei desume che la risoluzione del problema resta affidata all'azione combinata degli specialisti delle due branche coinvolte: Endocrinologia e Neurologia.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Utente
Gentile Dr. Colangelo
La ringrazio per la risposta, sintetica (di cui pecco, ahimè) ma sostanziale e anche in qualche modo "rassicurante".
Ho visto l'Ortopedico ed, a suo dire, l'unica spiegazione è l'insieme Metabolico (Ferritina bassa)-Tiroideo.
Onestamente, l'ipotesi metabolico-alimentare, per cui mi ha semplicemente prescritto un regime alimentare atto a colmare la carenza...mi perplime e non poco.
Mi permetta di usufruire ulteriormente della Sua pazienza e chiederle un'opinione in tal senso...
Inoltre, vorrei sapere se c'è un modo per contattarla in privato riguardo la Sua attività di studio, poichè vivo nella medesima città dove esercita.
Grazie.
La ringrazio per la risposta, sintetica (di cui pecco, ahimè) ma sostanziale e anche in qualche modo "rassicurante".
Ho visto l'Ortopedico ed, a suo dire, l'unica spiegazione è l'insieme Metabolico (Ferritina bassa)-Tiroideo.
Onestamente, l'ipotesi metabolico-alimentare, per cui mi ha semplicemente prescritto un regime alimentare atto a colmare la carenza...mi perplime e non poco.
Mi permetta di usufruire ulteriormente della Sua pazienza e chiederle un'opinione in tal senso...
Inoltre, vorrei sapere se c'è un modo per contattarla in privato riguardo la Sua attività di studio, poichè vivo nella medesima città dove esercita.
Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.1k visite dal 16/12/2017.
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