E' stato un attacco di panico?
Buongiorno dottori.
Vi chiedo un parere.
A seguti del mio vecchio incidente, da qualche giorno stanno tornando i dolori.
Sono passati ormai 7 mesi, le cose andavoano meglio, ma da una settimana i dolori sono tornati.
da tre giorni sono tornati più forti accompagnati anche da sensi di capogiro (non so se è il termine esatto, non mi gira la testa, è tutto fermo intorno a me, ma ho la sensazione di perdere l'equilibrio e di cadere, anche da seduto) e questa mattina ho sentito una forte fitta al collo verso la spalla destra.
Ho cercato di fare qualche movimento come insegnatomi dal fisioterapista (esercizi che mi ha dato da fare giornalmente) ma il dolore sembrav aumentare.
Ho avuto improvvisamente una sensazione di mancamento, e mi sono agitato. Mi è venuto il fiato coto (non so come spiegare) ho sentito il cuore battere forte e mi è venuta paura. non capivo cosa succedeva, ma mi sono detto che non era niente, tutto dipende dalla cervicale (come mi dice anche il mio medico). Respirando più profondamente pian piano l'agitazione è passata, però è rimasto il senso di capogiro.
Non ho assunto in questo caso alcun medicinale.
nei primi tempi dopo l'incidente il medico mi aveva detto di prendere il lexotan se mi sentivo agitato.
E in quel periodo lo facevo, sporadicamente.
Vi ringrazio per i consigli che vorrete darmi.
Cordiali saluti.
P.S.: colgo l'occasione per porgere i miei auguri per un sereno Natale ed un felice anno nuovo a tutti i medici di mediciitalia.
Vi chiedo un parere.
A seguti del mio vecchio incidente, da qualche giorno stanno tornando i dolori.
Sono passati ormai 7 mesi, le cose andavoano meglio, ma da una settimana i dolori sono tornati.
da tre giorni sono tornati più forti accompagnati anche da sensi di capogiro (non so se è il termine esatto, non mi gira la testa, è tutto fermo intorno a me, ma ho la sensazione di perdere l'equilibrio e di cadere, anche da seduto) e questa mattina ho sentito una forte fitta al collo verso la spalla destra.
Ho cercato di fare qualche movimento come insegnatomi dal fisioterapista (esercizi che mi ha dato da fare giornalmente) ma il dolore sembrav aumentare.
Ho avuto improvvisamente una sensazione di mancamento, e mi sono agitato. Mi è venuto il fiato coto (non so come spiegare) ho sentito il cuore battere forte e mi è venuta paura. non capivo cosa succedeva, ma mi sono detto che non era niente, tutto dipende dalla cervicale (come mi dice anche il mio medico). Respirando più profondamente pian piano l'agitazione è passata, però è rimasto il senso di capogiro.
Non ho assunto in questo caso alcun medicinale.
nei primi tempi dopo l'incidente il medico mi aveva detto di prendere il lexotan se mi sentivo agitato.
E in quel periodo lo facevo, sporadicamente.
Vi ringrazio per i consigli che vorrete darmi.
Cordiali saluti.
P.S.: colgo l'occasione per porgere i miei auguri per un sereno Natale ed un felice anno nuovo a tutti i medici di mediciitalia.
[#1]
Gentile utente,
mi permetto di intervenire anche se siamo in "neurologia" perché si parla di panico.
Dal punto di vista psichiatrico, la diagnosi si pone sul disturbo di panico, che prevede il ripetersi di più attacchi e lo svilupparsi di uno stato di apprension circa questo. Il singolo attacco rimane sempre difficile da identificare come tale, se non "presumibilmente", e andrebbe osservato direttamente. In più, i moventi possono essere indiretti, cioè anche irritazioni periferiche tendono, in soggetti predisposti, a innescare gli attacchi e a condirli di sintomi di quel periodo (per esempio cervicali), perché il panico amplifica i sintomi latenti e aggiunge i sintomi generali dell'eccitazione. Quindi la cosa più logica è partire dalla causa ultima nota, ovvero cervicale, per farsi dare un giudizio sul fatto che la situazioni giustifichi un tale attacco o no. Poi se si ripete e non c'entra niente una valutazone psichiatrica.
mi permetto di intervenire anche se siamo in "neurologia" perché si parla di panico.
Dal punto di vista psichiatrico, la diagnosi si pone sul disturbo di panico, che prevede il ripetersi di più attacchi e lo svilupparsi di uno stato di apprension circa questo. Il singolo attacco rimane sempre difficile da identificare come tale, se non "presumibilmente", e andrebbe osservato direttamente. In più, i moventi possono essere indiretti, cioè anche irritazioni periferiche tendono, in soggetti predisposti, a innescare gli attacchi e a condirli di sintomi di quel periodo (per esempio cervicali), perché il panico amplifica i sintomi latenti e aggiunge i sintomi generali dell'eccitazione. Quindi la cosa più logica è partire dalla causa ultima nota, ovvero cervicale, per farsi dare un giudizio sul fatto che la situazioni giustifichi un tale attacco o no. Poi se si ripete e non c'entra niente una valutazone psichiatrica.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Gentilissimo Dott. Pacini
grazie per la tempestiva risposta.
In effetti sì è un caso isolato, non mi era mai successo, almeno non così forte.
Credo sia stato più una forte agitazione perchè insieme al male al collo ho iniziato a sentire questo senso di vuoto intorno a me dopo che ho mosso la testa girandola.
Ma come già detto prima, respirando con calma sono riuscito a farlo passare nel giro di pochi minuti.
Intanto ho anche sentito il mio medico e mi ha consigliato per qualche giorno di ricominciare a prendere l'antinfiammatorio, crema muscoril sulle spalle e vertiserc.
cordiali saluti
grazie per la tempestiva risposta.
In effetti sì è un caso isolato, non mi era mai successo, almeno non così forte.
Credo sia stato più una forte agitazione perchè insieme al male al collo ho iniziato a sentire questo senso di vuoto intorno a me dopo che ho mosso la testa girandola.
Ma come già detto prima, respirando con calma sono riuscito a farlo passare nel giro di pochi minuti.
Intanto ho anche sentito il mio medico e mi ha consigliato per qualche giorno di ricominciare a prendere l'antinfiammatorio, crema muscoril sulle spalle e vertiserc.
cordiali saluti
[#3]
Se si ripete con quel connotato di spavento, e non solo di malessere, e se le comincia a venire la paura costante di avere attacchi, e se comincia a far ragionamenti sull'opportunità di non andare più a giro da solo per la paura di poter svenire, morire etc o il fastidio in luoghi chiusi, affollati o da cui non potrebbe uscire rapidamente, allora chieda un consulto psichiatrico.
[#4]
Ex utente
Ragionarci su no, però certo che con il dolore costante, anche con gli antinfiammatori, la mente ogni tanto torna al problema, ma non con paura, più che altro è essere stanco che il fastidio non passa.
In giro vado tranquillamente, però se come oggi, uscendo per andare a pranzo inizio a sentire un senso di capogiro una leggera agitazione mi è venuta, ma come prima cerco di non pensare, respiro profondamente e dopo un po' passa.
in questo momento per esempio, seduto dietro il pc, sento una pressione alla base del collo.
ma questo è un problema che mi porterò a lungo.
In giro vado tranquillamente, però se come oggi, uscendo per andare a pranzo inizio a sentire un senso di capogiro una leggera agitazione mi è venuta, ma come prima cerco di non pensare, respiro profondamente e dopo un po' passa.
in questo momento per esempio, seduto dietro il pc, sento una pressione alla base del collo.
ma questo è un problema che mi porterò a lungo.
[#5]
Avessimo il modo per capire se è o non è panico facendo un esame specifico, faremmo così, ma l'evoluzione (eventuale) dei sintomi è il modo migliore per evitare di prendere granchi o curare a 360° come se un sintomo facesse un disturbo. Che si sia preoccupati quando si sente un capogiro non significa avere panico, è la via che il cervello prende rispetto ai sintomi che indica meglio la diagnosi.
[#8]
Ex utente
Gentilissimo dottor Pacini, grazie per la sua disponibilità.
Potrei chiederle un consiglio?
Se dovesse capitare un altro attacco potrei ricorrere a qualche goccia di lexotan?
Come già detto all'inizio di questo nostro consulto me lo aveva indicato il mio medico da prendere al bisogno.
Intanto aspetto anche qualche risposta di specialisti neurologi per sapere se è eventualmente il caso di rifare una visita neurologica.
Grazie.
Potrei chiederle un consiglio?
Se dovesse capitare un altro attacco potrei ricorrere a qualche goccia di lexotan?
Come già detto all'inizio di questo nostro consulto me lo aveva indicato il mio medico da prendere al bisogno.
Intanto aspetto anche qualche risposta di specialisti neurologi per sapere se è eventualmente il caso di rifare una visita neurologica.
Grazie.
[#9]
Il lexotan non estingue l'attacco di panico in corso, quindi al bisogno in quel senso è piuttosto inutile, tempo che agisca l'attacco è passato da solo. Se si tratta di un problema cervicale potrebbe anche dar fastidio. Ovviamente ha un effetto ansiolitico, ma direi di non lasciarla da solo con un'indicazione di terapia al bisogno a cui corre semplicemente il rischio di legarsi senza un reale beneficio, e senza che sia stata posta una diagnosi.
[#10]
Ex utente
Gentilissimo Dott. Pacini
ieri sera per andare a dormire ho preso due compresse di un medicinale che si chiama esyon a base di valeriana, passiflora, escolzia e melatonina. Ho dormito bene (non che le sere prima dormissi male...) ma siccome il capogiro non passava ho creduto opportuno per aiutarmi a rilassarmi da coricato prendere questa pastiglia (mi era stata consigliata tempo fa dal farmacista quando per i forti dolori non riuscivo a chiudere occhio.
Stamattina poco dopo alzato è tornato il capogiro, praticamente mentre facevo colazione.
Ora comunque esco e vado al lavoro, ma mi mette una leggera "agitazione" l'idea di dover restare con questa sensazione fastidiosa.
Ecco perchè le ho chiesto se era opportuno il lexotan, a piccole dosi, per tenere calmo un leggero stato d'ansia qualora venisse fuori.
Tra l'altro tutti i vari medici delle varie visite effettuate a seguito dell'incidente (neurologo, fisiatra, ortopedico, e anche il fisioterapista e il mio stesso medico) mi dicevano di prenderlo 10-12 gocce due volte al giorno.
in realtà io questo non l'ho mai fatto appunto perchè ho paura dell'assuefazione a questo medicinale e riparlandone all'epoca col mio medico si era deciso di usarlo per calmare l'agitazione se fosse venuta fuori.
Io già all'epoca dell'incidente, visto il mio stato iniziale di agitazione, avevo chiesto al mio medico se era utile un supporto terapeutico ma mi rispose che non dovevo preoccuparmi, mi disse che è logico agitarsi perchè dopo un incidente ci vuole tempo prima che tutto torni a posto, e dopo un colpo di frusta è peggio ancora. quindi riteneva inutile farmi andare da uno psicologo o psicoterapeuta.
In realtà mi rendo conto che questa sensazione di capogiro, anche adesso mentre scrivo, pur rimanendo sempre in sottofondo, tende ad aumentare o diminuire anche in base alla rigidità del collo e delle spalle, dovute alla posizione seduto dietro al pc.
Cosa intende quando dice "Se si tratta di un problema cervicale potrebbe anche dar fastidio."
Siccome da tutte le visite è stato detto che è solo un problema di infiammazione muscolare e di cervicale, e siccome come prescritto dal medico assumo in questi giorni fans (nimesulide) e vertiserc, il lexotan porterebbe problemi?
Comunque anche se ne sto parlando per ora non l'ho preso...
Le scivo tutto questo chiedendole se secondo lei basta che mi tranquillizzi e l'agitazione non torna o è meglio una visita specialistica? Nel qual caso, appena passate le feste le telefonerei per un appuntamento.
Grazie.
Cordiali saluti.
ieri sera per andare a dormire ho preso due compresse di un medicinale che si chiama esyon a base di valeriana, passiflora, escolzia e melatonina. Ho dormito bene (non che le sere prima dormissi male...) ma siccome il capogiro non passava ho creduto opportuno per aiutarmi a rilassarmi da coricato prendere questa pastiglia (mi era stata consigliata tempo fa dal farmacista quando per i forti dolori non riuscivo a chiudere occhio.
Stamattina poco dopo alzato è tornato il capogiro, praticamente mentre facevo colazione.
Ora comunque esco e vado al lavoro, ma mi mette una leggera "agitazione" l'idea di dover restare con questa sensazione fastidiosa.
Ecco perchè le ho chiesto se era opportuno il lexotan, a piccole dosi, per tenere calmo un leggero stato d'ansia qualora venisse fuori.
Tra l'altro tutti i vari medici delle varie visite effettuate a seguito dell'incidente (neurologo, fisiatra, ortopedico, e anche il fisioterapista e il mio stesso medico) mi dicevano di prenderlo 10-12 gocce due volte al giorno.
in realtà io questo non l'ho mai fatto appunto perchè ho paura dell'assuefazione a questo medicinale e riparlandone all'epoca col mio medico si era deciso di usarlo per calmare l'agitazione se fosse venuta fuori.
Io già all'epoca dell'incidente, visto il mio stato iniziale di agitazione, avevo chiesto al mio medico se era utile un supporto terapeutico ma mi rispose che non dovevo preoccuparmi, mi disse che è logico agitarsi perchè dopo un incidente ci vuole tempo prima che tutto torni a posto, e dopo un colpo di frusta è peggio ancora. quindi riteneva inutile farmi andare da uno psicologo o psicoterapeuta.
In realtà mi rendo conto che questa sensazione di capogiro, anche adesso mentre scrivo, pur rimanendo sempre in sottofondo, tende ad aumentare o diminuire anche in base alla rigidità del collo e delle spalle, dovute alla posizione seduto dietro al pc.
Cosa intende quando dice "Se si tratta di un problema cervicale potrebbe anche dar fastidio."
Siccome da tutte le visite è stato detto che è solo un problema di infiammazione muscolare e di cervicale, e siccome come prescritto dal medico assumo in questi giorni fans (nimesulide) e vertiserc, il lexotan porterebbe problemi?
Comunque anche se ne sto parlando per ora non l'ho preso...
Le scivo tutto questo chiedendole se secondo lei basta che mi tranquillizzi e l'agitazione non torna o è meglio una visita specialistica? Nel qual caso, appena passate le feste le telefonerei per un appuntamento.
Grazie.
Cordiali saluti.
[#11]
Voglio dire che se è sono sintomi da "cervicale" il lexotan può non fare bene ma magari peggiorarli (per esempio la vertigine).
In ogni caso la preoccupazione e il dettaglio sono eccessivi rispetto alla conoscenza del problema. Non vi è motivo di usare il lexotan se non al bisogno quando si sia stabilito che c'è un problema di ansia intermittente.
Ma dato che questo è stato fatto con una diagnosi "in sospeso" forse è meglio attendere prima un chiarimento diagnostico e poi scegliere che farmaci usare.
In ogni caso la preoccupazione e il dettaglio sono eccessivi rispetto alla conoscenza del problema. Non vi è motivo di usare il lexotan se non al bisogno quando si sia stabilito che c'è un problema di ansia intermittente.
Ma dato che questo è stato fatto con una diagnosi "in sospeso" forse è meglio attendere prima un chiarimento diagnostico e poi scegliere che farmaci usare.
[#12]
Ex utente
Gent. dottor Pacini
Ho fatto varie visite e vari accertamenti, ma non sono mai stato da psicologi o psicoterapeti.
con questo volgio dire che quando parlo di leggera ansia in realtà non so se è il termine corretto.
E' quanto mi dice il mio medico, di non essere così agitato, di stare tranquillo. Le stesse cose me le disse anche la neurologa e l'esito della sua visita fu "sindrome da colpo di frusta".
Stamattina mi sono svegliato, alzato, fatto colazione, preso vertiserc (come da cura prescrittami) tutto ok.
Poi ho accompagnato mia mamma a fare la spesa, a piedi il supermercato è a 100m da casa.
mentre eravamo in giro, senza nessun movimento particolare, almeno così mi sembra, ha iniziato a irrigidirsi il collo pian piano fino al punto che sentivo proprio tirare i muscoli quasi come a strozzarmi, ma ero tranquillo, non mi sono preoccupato, ma solo infastidito perchè dopo ha iniziato anche qualche capogiro.
per questo motivo io da paziente la definisco una leggera ansia e credo per lo stesso motivo il medico mi indicò prima il valium, poi visto che mi dava effetto paradosso (rimanevo sveglio tutta la notte) mi indicò il lexotan, come tranquillante e miorilassante, infatti lo assumevo sempre solo per nadare a dormire.
tutto ciò per dire che riesco a fare tutto, ma se riuscissi a non avere più queste fitte nel collo mi sentirei anche meglio. Infatti l'attacco che ho avuto l'altra mattina non riesco a spiegarmelo neanche io, forse perchè avendo avuto un capogiro molto forte, mi sono spaventato forse un po' troppo.
Grazie per i suoi consigli.
Cordiali saluti
Ho fatto varie visite e vari accertamenti, ma non sono mai stato da psicologi o psicoterapeti.
con questo volgio dire che quando parlo di leggera ansia in realtà non so se è il termine corretto.
E' quanto mi dice il mio medico, di non essere così agitato, di stare tranquillo. Le stesse cose me le disse anche la neurologa e l'esito della sua visita fu "sindrome da colpo di frusta".
Stamattina mi sono svegliato, alzato, fatto colazione, preso vertiserc (come da cura prescrittami) tutto ok.
Poi ho accompagnato mia mamma a fare la spesa, a piedi il supermercato è a 100m da casa.
mentre eravamo in giro, senza nessun movimento particolare, almeno così mi sembra, ha iniziato a irrigidirsi il collo pian piano fino al punto che sentivo proprio tirare i muscoli quasi come a strozzarmi, ma ero tranquillo, non mi sono preoccupato, ma solo infastidito perchè dopo ha iniziato anche qualche capogiro.
per questo motivo io da paziente la definisco una leggera ansia e credo per lo stesso motivo il medico mi indicò prima il valium, poi visto che mi dava effetto paradosso (rimanevo sveglio tutta la notte) mi indicò il lexotan, come tranquillante e miorilassante, infatti lo assumevo sempre solo per nadare a dormire.
tutto ciò per dire che riesco a fare tutto, ma se riuscissi a non avere più queste fitte nel collo mi sentirei anche meglio. Infatti l'attacco che ho avuto l'altra mattina non riesco a spiegarmelo neanche io, forse perchè avendo avuto un capogiro molto forte, mi sono spaventato forse un po' troppo.
Grazie per i suoi consigli.
Cordiali saluti
[#13]
Se lo identifica con un episodio di ansia è un dato di fatto, vorrebbe dire che l'elemento che l'ha turbata è un elemento di per sé estraneo al disturbo cervicale. Rimane valido ciò che si è detto, poiché da paziente ovviamente non sa di preciso come distinguere le varie cose. Da quel che ho capito lei ha avuto un problema cervicale e di seguito una serie di episodi critici che però nessuno ha attribuito con certezza all'una o all'altra sfera, del resto come le ho spiegato talora gli attacchi di panico si possono scatenare e ripetere con una spina irritativa che risiede altrove, non nel cervello ma fuori e che però irrita quella parte del cervello che produce l'ansia panica. Rimane indicata eventualmente una valutazione psichiatrica, così chiarisce.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 7.5k visite dal 18/12/2008.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.