Possibile episodio comiziale (crisi parziale complessa)

A fine luglio, mentre interrogavo a esami universitari, ho avvertito un forte senso di estraneazione con una forte allucinazione olfattiva (odore comunque non sgradevole, riferibile a cibo), che pochi minuti dopo si è ripetuto, anche se in maniera leggermente più attenuata. Il tutto è durato pochi attimi e la studentessa che avevo davanti non se ne è accorta. Per quello che mi riguarda ho conservato la consapevolezza di quello che stava succedendo, anche se, durante la seconda crisi, pur avendo ben chiaro ciò che dovevo dire alla candidata che mi era di fronte, non sono riuscito ad articolare completamente il discorso. Alcuni episodi di estraneazione, molto più leggeri, si sono succeduti durante l'estate. A ottobre mi sono sottoposto a un EEG e a una risonanza magnetica, e vi trascrivo, pari pari, il referto (l'italiano non è mio):

"Obiettività generale e neurologica:
EN: Nella norma

Esami strumentali:
EEG: nella norma
RMN encefalo: a livello sovratentoriale si osservano 2 alterate aree di alterate segnale nelle sequenze T2

Conclusioni:
In conclusione gli episodi riferiti sono suggestivi di episodi comiziali parziali a sintomatologia complessa. La negattiva delle neuro immagini esclude la secondarietà degli episodi. Al momento non appare indicata terapia specifica. Si consiglia di eseguire EEG di controllo tra circa 2 mesi."

Il neurologo che mi ha sottoposto all'esame, per telefono, mi ha detto che non c'è niente, tuttavia qualche episodio di estraneazione (anche se in forma molto leggera) e con un paio di allucinazioni olfattive, anche queste leggerissime) mi è venuto ancora. A gennaio mi sottoporrò all'EEG di controllo.
63 anni, sovrappeso, moderato bevitore, ex (da due anni) forte fumatore-
Grazie
Federico
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.5k 2.3k
Gentile professore,
il sospetto diagnostico del collega è pienamente condivisibile. Rifaccia, come lei dice, l'EEG a gennaio e si appunti le crisi che eventualmente le dovessero sopravvenire, giorno e ora. Le consiglio, inoltre, una visita neurologica possibilmente non telefonica.
Cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro