Epilessia parziale complessa
Egr. Dottore Poli
Nel ringraziarla anticipatamente dell’attenzione spero di non abusare troppo della Vostra attenzione.
Riallacciandomi alla prima nostra conoscenza, del 17/04/2016, sono riuscito a farmi prescrivere una risonanza all’encefalo e adesso ho a disposizione la risposta che, vista la sua grande disponibilità, le sarei grato se potesse darci un’occhiata in modo di consigliarmi una terapia adeguata.
La risposta del RM:
“Indagine acquisita con piani di scansione assiali, sagittali e coronali, mediante sequenza SE pesate in T2E densità protonica, sequenza T-FLAIR, sequenza pesata in diffusione, sequenza TSE pesata in T2 e sequenza SE T1 pesata.
Non è stato possibile procedere all’iniezione per via endovenosa di MdC paramegnetico poiché il Paziente riferisce di non essere a digiuno.
Ancora nei limiti per l’età del paziente l’ampiezza delle cisterne della base, delle cavità ventricolari e degli spazi subaracnoidei periencefalici.
Bilateralmente a livello di sostanza bianca periventricolare e sottocorticale si evidenzia qualche minuta area focale di alterato segnale iperintensa nelle sequenze T2 pesate e in FLAIR, da riferire ad aree di gliosi.
Non riconoscibili alterazioni del segnale di natura recente a livello delle strutture encefaliche in difussione.
Linea mediana in asse.”
Senza nulla togliere alla Dott.ssa cui avevo fatto vedere il mio EEG, e che mi aveva prescritto della Paroxetina cpr, da prendere come inizio 20 mg/die, le sarei grato di sapere se la medicina poteva essere giusta o sia il caso di provare un’altra strada.
Puntualizzo che non ho fatto la terapia consigliatami in quanto, ho ritenuto che la diagnosi sia stata superficiale e inquadrare il tutto in una depressione seppure lieve.
Ora sono disposto ad acetare il suo referto e se è il caso pure di avere una diagnosi online a pagamento.
Nel ringraziarla anticipatamente dell’attenzione spero di non abusare troppo della Vostra attenzione.
Riallacciandomi alla prima nostra conoscenza, del 17/04/2016, sono riuscito a farmi prescrivere una risonanza all’encefalo e adesso ho a disposizione la risposta che, vista la sua grande disponibilità, le sarei grato se potesse darci un’occhiata in modo di consigliarmi una terapia adeguata.
La risposta del RM:
“Indagine acquisita con piani di scansione assiali, sagittali e coronali, mediante sequenza SE pesate in T2E densità protonica, sequenza T-FLAIR, sequenza pesata in diffusione, sequenza TSE pesata in T2 e sequenza SE T1 pesata.
Non è stato possibile procedere all’iniezione per via endovenosa di MdC paramegnetico poiché il Paziente riferisce di non essere a digiuno.
Ancora nei limiti per l’età del paziente l’ampiezza delle cisterne della base, delle cavità ventricolari e degli spazi subaracnoidei periencefalici.
Bilateralmente a livello di sostanza bianca periventricolare e sottocorticale si evidenzia qualche minuta area focale di alterato segnale iperintensa nelle sequenze T2 pesate e in FLAIR, da riferire ad aree di gliosi.
Non riconoscibili alterazioni del segnale di natura recente a livello delle strutture encefaliche in difussione.
Linea mediana in asse.”
Senza nulla togliere alla Dott.ssa cui avevo fatto vedere il mio EEG, e che mi aveva prescritto della Paroxetina cpr, da prendere come inizio 20 mg/die, le sarei grato di sapere se la medicina poteva essere giusta o sia il caso di provare un’altra strada.
Puntualizzo che non ho fatto la terapia consigliatami in quanto, ho ritenuto che la diagnosi sia stata superficiale e inquadrare il tutto in una depressione seppure lieve.
Ora sono disposto ad acetare il suo referto e se è il caso pure di avere una diagnosi online a pagamento.
[#1]
Buongiorno a Lei,
perdoni ma non rammento il consulto.
Il "titolo" della richiesta di consulto è "Epilessia parziale complessa".
Immagino che di questo si tratti, pertanto.
Sarebbe molto utile volesse allegare anche il referto degli esami EEG che hanno contribuito a formulare la suddetta diagnosi.
Immagino ve ne siano.
Sarebbe altresì utile volesse descrivere come gli episodi di malore si manifestano clinicamente.
Al momento, poi forse approfondendo comprenderò, non capiscola prescrizione di Paroxetina (farmaco antidepressivo).
Cordialmente.
perdoni ma non rammento il consulto.
Il "titolo" della richiesta di consulto è "Epilessia parziale complessa".
Immagino che di questo si tratti, pertanto.
Sarebbe molto utile volesse allegare anche il referto degli esami EEG che hanno contribuito a formulare la suddetta diagnosi.
Immagino ve ne siano.
Sarebbe altresì utile volesse descrivere come gli episodi di malore si manifestano clinicamente.
Al momento, poi forse approfondendo comprenderò, non capiscola prescrizione di Paroxetina (farmaco antidepressivo).
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#3]
Utente
Egr. Dottore
Mi sono rivolto nuovamente a Lei, nella convinzione che avesse la possibilità di rileggere le nostre passate conversazioni, da cui, è scaturita la possibilità che il neurologo che mi aveva in cura in passato fosse arrivato alla stessa conclusione fatta da Lei. Cioè “ epilessia parziale complessa” termine che ho usato per fare questo secondo consulto.
La neurologa a cui mi sono rivolto, dopo aver letto i risultati dell’ EEG e, ascoltato ciò che avevo vissuto in passato, è arrivata alla conclusione della necessità che io facessi una terapia a base di Paroxetina; cosa che non mi sentivo di intraprendere in quanto non mi sembrava di essere in uno stato depressivo.
E’ vero che i malesseri che attualmente accuso, potrebbero essere scambiati per ciò, tipo:
- La luce intensa, la confusione della gente, mi provoca una specie di stordimento (vedi la permanenza in grandi centri commerciali iperilluminati e pieni di mormorii e rumori.)
- Quando si avvicina un cambiamento meteo sono pure stordito in maniera più profonda in quanto, divento chiuso e non ho voglia di parlare e sento un cambiamento nel mio carattere (cosa che penso, abbia influenzato la dottoressa.)
- Per questo alle volte preferisco stare in casa, un ambiente sicuro e non inquinato.
- Combinati questi due fattori può capire il mio stato d’animo.
- Solo il pomeriggio e la sera i malesseri si attenuano sempre che, non sia in atto un cambiamento meteo.
Nonostante questa invalidante situazione ho sempre reagito e partecipato alla vita familiare e altro non nascondendo una fatica enorme per sembrare che tutto sia normale.
Il referto dell’EEG e relativa conclusione della dottoressa è:
Ritmo di fondo alfa 9-10 Hz. Di medio voltaggio, simmetrico, ben differenziato in senso anteroposteriore e reagente all’ apertura degli occhi. Minima quantità di oscillazioni lente theta di morfologia aspra e di medio voltaggio a espressione medio anteriore, senza stabili asimmetrie di lato, visibile durante la SLI.
Conclusione
In un tracciato considerato ai limiti della norma si osserva la comparsa di brevissima bouffeé parossistica durante la SLI.
Conclusione della dottoressa: le alterazioni osservate all’ultimo EEG sono di dubbia interpretazione.
Per concludere, non so se possa essere utile, ho trovato un referto del 1980 in cui ancora venivano evidenziate delle sofferenze.
Mi sono rivolto nuovamente a Lei, nella convinzione che avesse la possibilità di rileggere le nostre passate conversazioni, da cui, è scaturita la possibilità che il neurologo che mi aveva in cura in passato fosse arrivato alla stessa conclusione fatta da Lei. Cioè “ epilessia parziale complessa” termine che ho usato per fare questo secondo consulto.
La neurologa a cui mi sono rivolto, dopo aver letto i risultati dell’ EEG e, ascoltato ciò che avevo vissuto in passato, è arrivata alla conclusione della necessità che io facessi una terapia a base di Paroxetina; cosa che non mi sentivo di intraprendere in quanto non mi sembrava di essere in uno stato depressivo.
E’ vero che i malesseri che attualmente accuso, potrebbero essere scambiati per ciò, tipo:
- La luce intensa, la confusione della gente, mi provoca una specie di stordimento (vedi la permanenza in grandi centri commerciali iperilluminati e pieni di mormorii e rumori.)
- Quando si avvicina un cambiamento meteo sono pure stordito in maniera più profonda in quanto, divento chiuso e non ho voglia di parlare e sento un cambiamento nel mio carattere (cosa che penso, abbia influenzato la dottoressa.)
- Per questo alle volte preferisco stare in casa, un ambiente sicuro e non inquinato.
- Combinati questi due fattori può capire il mio stato d’animo.
- Solo il pomeriggio e la sera i malesseri si attenuano sempre che, non sia in atto un cambiamento meteo.
Nonostante questa invalidante situazione ho sempre reagito e partecipato alla vita familiare e altro non nascondendo una fatica enorme per sembrare che tutto sia normale.
Il referto dell’EEG e relativa conclusione della dottoressa è:
Ritmo di fondo alfa 9-10 Hz. Di medio voltaggio, simmetrico, ben differenziato in senso anteroposteriore e reagente all’ apertura degli occhi. Minima quantità di oscillazioni lente theta di morfologia aspra e di medio voltaggio a espressione medio anteriore, senza stabili asimmetrie di lato, visibile durante la SLI.
Conclusione
In un tracciato considerato ai limiti della norma si osserva la comparsa di brevissima bouffeé parossistica durante la SLI.
Conclusione della dottoressa: le alterazioni osservate all’ultimo EEG sono di dubbia interpretazione.
Per concludere, non so se possa essere utile, ho trovato un referto del 1980 in cui ancora venivano evidenziate delle sofferenze.
[#6]
Utente
Mi scusi ma non ho capito cosa intenda dire comunque, il mio pensiero è che ho perso la fiducia nei neurologi che sino ad oggi ho contattato e , mi creda, mi fido solo da ciò che lei trarrà dai miei esami.
Io intendevo che, ho dovuto chiedere al mio medico di famiglia, la RM in quanto appunto, non conoscevo alcun neurologo:
Grazie tante dell'attenzione
Io intendevo che, ho dovuto chiedere al mio medico di famiglia, la RM in quanto appunto, non conoscevo alcun neurologo:
Grazie tante dell'attenzione
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.6k visite dal 22/09/2017.
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