pudendo: 5 anni di sofferenza

Buongiorno gentili dottori. Voglio essere conciso e non utilizzare questo spazio come sfogo emotivo anche se ne sentirei il bisogno.
Tutto cominciò con un dolore inguinale importante, protratto per mesi. Decisi per una visita da un urologo che mi tranquillizzò, ecografie varie e prostata leggermente dolente. Antibiotici e topster la cura assegnata.
Passò il dolore inguinale e sopraggiunse un bruciore/dolenzia uretrale che durò quasi un anno: visite da 4 uro-andrologi. Nulla da segnalare, altri antibiotici e medicine varie. Passò anche questo sintomo per poi presentarsi un nodulo emorroidario che curai per mio conto stanco di effettuare visite così 'intime' e fastidiose. Passò anche il nodulo ma rimase un BRUCIORE inaudito al retto esacerbato dopo ogni evacuazione, scosse elettriche, difficoltà a stare seduto e guidare. Feci altre 5 visite da colon-proctologi che non trovarono nulla di rilevante, a volte emorroidi infiammate ma nulla di grave od oggetto di operazioni chirurgiche.
Finalmente decisi per un neurologo che mi fece fare una risonanza magnetica al bacino e venne fuori una micro-frattura (veramente piccola) alla punta del coccige (scusate ma non ricordo il termine tecnico) causata da una caduta sulle scale cadendo rovinosamente sul bacino.. Il canale del pudendo non era interessato ma a suo modo di vedere si era instaurato un meccanismo di contratture ed infiammazioni tali da causarmi questi problemi.
E' un anno che prendo Lyrica e Contramal a bisogno e riesco a tenere controllata la bestia (scusate ma cerco un po di esorcizzarla). All'inizio con l'assunzione del Lyrica addirittura scomparvero i dolori (mi fu detto dal neurologo che era la controprova di un danno neurologico). Controllata però è una parola grossa: in questi anni ho passato momenti di forte ansia e stress a causa dei dolori ed in certi momenti anche depressione. La mia vita familiare/lavorativa/sociale è dannatamente influenzata e compromessa da questa cosa.
In questi giorni purtroppo si sono nuovamente presentate emorroidi: non gravi ma fastidiosissime che si sommano al resto.
Non so più cosa fare ed a chi rivolgermi. ho provato magneto-terapia ed altre possibili cure che potesse alleviami i dolori ma nulla. Per fortuna il Contramal mi aiuta anche se lo prendo solo quando non ce la faccio più (un paio di volte alla settimana).
C'è chi mi ha parlato che è importante interrompere il dolore per far si che i nervi non continuino a mandare questo segnale.
Mi è stato proposto di aumentare il dosaggio del Lyrica che effettivamente è molto basso ma mi chiedo: una volta assuefatto alla nuova dose si alzerà la soglia e quindi? Continuare ad aumentarlo fino a quando?
Mi è stato detto che le emorroidi di cui soffro saltuariamente sono un effetto e non una causa, lo stress e la rigidità del pavimento pelvico che si instaura per il dolore congestiona il plesso emorroidario che di conseguenza si 'fa sentire'.
Vi chiedo gentilmente dei consigli.
Scusate per la lunghezza dello scritto.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Lurica e Contramal sono un buon approccio al Dolore Pelvico Perineale Cronico di cui la nevralgia del pudendo è un aspetto.
Forse la aggiunta un famaco miorilassante contro la rigidità del pavimento pelvico.
Cerchi u centro per la terapia del dolore e si informi circa un approccio bio-tech tipo Scrambler Therapy.
Sovente efficace nell'alleviare il disturbo se usata assieme ai farmaci.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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