Confusione mentale, senso di assenza dal mondo, perdita cognizione.
Salve dottori.
Sono un ragazzo di 19 anni, non riesco più a vivere serenamente come prima la mia vita, o meglio come prima. Perchè serenamente non lo era nemmeno prima a causa delle paure e dell'ansia però ora non so se si tratti di ansia o altro. 8 mesi fa mi svegliai con un dolore atroce al braccio sinistro, presi un antidolorifico ma non passó, così iniziai a cercare i sintomi dell'infarto, e notai subito che uno dei sintomi principali fosse quello del dolore al braccio sinistro, ed in cuore iniziò ad accelerarsi e così sfogliando notai che anche l'aumento del battitito cardiaco ed era un altro dei sintomi che avevo così come il dolore alla mascella. Così mi recai dal dottore che mi disse di stare tranquillo ma per sicurezza andare all'ospedale, andai in ospedale dove mi fecero tutti gli accertamenti. Così rientrai a casa sereno. Ma la serenità duro poco, perché 2 giorni dopo ritornarono tutti questi sintomi, iniziai ad avere paura di uscire con il freddo per paura di un infarto, controllavo ogni 10 minuti i battiti, la notte non riuscivo ad addormentarmi ecc. così iniziai ad andare da una psicologa la quale mi faceva leggere solo delle immagini, dolo varie sedute mi disse di consultare uno psichiatra. Andai da uno psichiatra che mi consiglio di fare una psicoterapia e non assumere medicinali. Andai da un altro psicologo che dopo poche sedute mi disse che era un DISTURBO D'ANSIA "GENERALIZZATA CON ELEMENTI PANICOSI" è così disse che dovevo farmi prescrivere "CITALOPRAM" dal mio medico di base. Che io non ho mai assunto siccome lo psichiatra mi disse che ci sarei riuscito lo stesso. Dopo ciò iniziarono le fisse con la SLA, oppure un tumore al cervello notavo e noto anche degli spasmi alle gambe e alle braccia. Ancora oggi non capisco cosa mi stia succedendo, a volte penso sia un presentimento di morte. Ormai sto male tutti i giorni. Sono confuso, cioè non capisco se sono davvero io a vivere. Perdita cognizione del tempo, cioè come se tutto ciò non fosse vero come se il giorno fosse la notte e viceversa. A volte è come se uscissi dal corpo (anche se a volte capitava anche prima di questa situazione). Tutto quello che faccio lo dimentico subito. Non riesco ad addormentarmi, piango spesso, e quando piango, piango molto. Non volevo nemmeno giocare a calcio più, par paura dell'infarto. Anche se ancora tutt'oggi vado, ma quando gioco sento delle fitte al cuore oppure un respiro talmente affannoso, senso di svenimento, e cerco di giocare sempre meno. Vorrei eseguire degli esami al cervello ed al cuore, ma i miei dottori mi dicono che tutto ciò è ansia e che non ho nessun problema organico. Qualcuno mi da un consiglio? Ne ho davvero bisogno, non riesco più a vivere.
Sono un ragazzo di 19 anni, non riesco più a vivere serenamente come prima la mia vita, o meglio come prima. Perchè serenamente non lo era nemmeno prima a causa delle paure e dell'ansia però ora non so se si tratti di ansia o altro. 8 mesi fa mi svegliai con un dolore atroce al braccio sinistro, presi un antidolorifico ma non passó, così iniziai a cercare i sintomi dell'infarto, e notai subito che uno dei sintomi principali fosse quello del dolore al braccio sinistro, ed in cuore iniziò ad accelerarsi e così sfogliando notai che anche l'aumento del battitito cardiaco ed era un altro dei sintomi che avevo così come il dolore alla mascella. Così mi recai dal dottore che mi disse di stare tranquillo ma per sicurezza andare all'ospedale, andai in ospedale dove mi fecero tutti gli accertamenti. Così rientrai a casa sereno. Ma la serenità duro poco, perché 2 giorni dopo ritornarono tutti questi sintomi, iniziai ad avere paura di uscire con il freddo per paura di un infarto, controllavo ogni 10 minuti i battiti, la notte non riuscivo ad addormentarmi ecc. così iniziai ad andare da una psicologa la quale mi faceva leggere solo delle immagini, dolo varie sedute mi disse di consultare uno psichiatra. Andai da uno psichiatra che mi consiglio di fare una psicoterapia e non assumere medicinali. Andai da un altro psicologo che dopo poche sedute mi disse che era un DISTURBO D'ANSIA "GENERALIZZATA CON ELEMENTI PANICOSI" è così disse che dovevo farmi prescrivere "CITALOPRAM" dal mio medico di base. Che io non ho mai assunto siccome lo psichiatra mi disse che ci sarei riuscito lo stesso. Dopo ciò iniziarono le fisse con la SLA, oppure un tumore al cervello notavo e noto anche degli spasmi alle gambe e alle braccia. Ancora oggi non capisco cosa mi stia succedendo, a volte penso sia un presentimento di morte. Ormai sto male tutti i giorni. Sono confuso, cioè non capisco se sono davvero io a vivere. Perdita cognizione del tempo, cioè come se tutto ciò non fosse vero come se il giorno fosse la notte e viceversa. A volte è come se uscissi dal corpo (anche se a volte capitava anche prima di questa situazione). Tutto quello che faccio lo dimentico subito. Non riesco ad addormentarmi, piango spesso, e quando piango, piango molto. Non volevo nemmeno giocare a calcio più, par paura dell'infarto. Anche se ancora tutt'oggi vado, ma quando gioco sento delle fitte al cuore oppure un respiro talmente affannoso, senso di svenimento, e cerco di giocare sempre meno. Vorrei eseguire degli esami al cervello ed al cuore, ma i miei dottori mi dicono che tutto ciò è ansia e che non ho nessun problema organico. Qualcuno mi da un consiglio? Ne ho davvero bisogno, non riesco più a vivere.
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Caro Ragazzo,
dal contenuto del post sembra evidente che il problema sia di origine psichica, non vedo nulla di organico né di neurologico.
Considerato che la psicoterapia, che ha già avuto modo di effettuare per due volte, non ha dato i benefici sperati, è evidente che una terapia farmacologica non sia più differibile, pertanto si rivolga ad un altro psichiatra per una corretta definizione diagnostica ed un'adeguata prescrizione terapeutica.
Cordiali saluti
dal contenuto del post sembra evidente che il problema sia di origine psichica, non vedo nulla di organico né di neurologico.
Considerato che la psicoterapia, che ha già avuto modo di effettuare per due volte, non ha dato i benefici sperati, è evidente che una terapia farmacologica non sia più differibile, pertanto si rivolga ad un altro psichiatra per una corretta definizione diagnostica ed un'adeguata prescrizione terapeutica.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.9k visite dal 14/09/2017.
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