Cefalea tensiva
Gentile dottore/dottoressa,
sono un ragazzo, studente universitario, di 22 anni. Le scrivo per esporle la mia situazione. All'inizio di giugno, dopo un episodio febbrile di un giorno, ho cominciato ad avere una cefalea atipica con sensazione di calore alla testa e soprattutto alla fronte e bruciori/formicoli diffusi, talora estesi al volto.
Alché ho eseguito gli esami del sangue completi (indici infiammatori, emocromo con formula, quadro proteico elettroforetico,..) risultati nella norma. Dopo aver preso invano FANS (paracetamolo e ketoprofene) per alcuni giorni, a cui il disturbo non rispondeva, il medico curante mi prescrive Levopraid (levosulpiride) e Neuraben (vitamine del gruppo B) che ho continuato ad assumere fino ad inizio luglio.
I sintomi si erano stabilizzati e, per quanto lieve-moderati, persistevano. A inizio luglio a questa sintomatologia subentrano dolori di tipo gravativo e costrittivo al capo e alla fronte, che mi spingono a eseguire una RMN encefalica (nella norma) e una visita neurologica.
Mi viene diagnosicata cefalea muscolo - tensiva e prescritta terapia con Laroxyl, per una settimana 3 gocce e successivamente 6 gocce la sera, insieme a un integratore, Partena, che sto ancora assumendo.
Ad oggi, i dolori non sono più presenti ma persiste una contrazione dei muscoli epicranici, in particolar modo del frontale, simile a una benda occlusiva, presente dalla mattina alla sera, con conseguente sensazione di pesantezza alla testa e anche alla faccia, talora associata a tensione dei muscoli facciali e cervicali.
Volevo chiedere, alla luce di ciò, se anche questi fastidi possono nel tempo risolversi o dovrei ricorrere ad altro per risolvere il problema, considerando che non sono una persona ansiosa e/o depressa ma adotto posture viziate durante lo studio, con possibile mal occlusione dentaria (sporadici scrosci mandibolari e dolore al palato).
Scusandomi della lunghezza, in attesa di un gentile riscontro, porgo cordiali saluti.
la terapia che sta seguendo è corretta, infatti il dolore è regredito, tuttavia permane uno stato di tensione muscolare dei muscoli pericranici. Possibile un'origine malocclusiva ma per questo deve consultare uno gnatologo.
Per questa tensione muscolare, che potrebbe anche risolversi col tempo, si possono associare miorilassanti ed evitare i vizi posturali di cui parla, in alternativa è possibile, sempre su indicazione del neurologo, aumentare il dosaggio del laroxyl.
Faccia un controllo neurologico e nel contempo consulti, come Le dicevo, anche uno gnatologo.
Cordiali saluti e buona domenica
Dr. Antonio Ferraloro
La ringrazio della risposta celere ed esaustiva. Le volevo soltanto chiedere, infine, se la tensione e la pesantezza che avverto anche alla cavità nasale e al palato sia connessa alla cefalea o sia indipendente. E, considerando che non ho mai sofferto di mal di testa, se c'è rischio che i disturbi continuino a persistere in maniera cronica per molto tempo.
La ringrazio in anticipo e le auguro buona domenica.
Come anche lei ha detto, il neurologo mi ha associato al Laroxyl (diminuito da 6 a 4 gocce serali) una BDZ, delorazepam (4 gocce serali) ad effetto miorilassante che ho cominciato da 4 gg. La tensione dei muscoli persiste tuttavia, e inoltre c'è sempre un indolezimento diffuso della testa con bruciori e talora pizzicori. Dovrò aspettare per avere un riscontro della terapia? La ringrazio in anticipo della sua risposta.
Cordialità
Mi scuso del fastidio che le arreco e la ringrazio in anticipo se vorrà rispondermi.
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