Leggera debolezza polpaccio
Gentili dottori.
Ho 42 anni, e da circa un mese ho notato una strana sensazione come di debolezza al polpaccio sinistro.
Sono sicuro di averla avvertita anche altre volte negli anni passati, ritengo sempre durante il periodo estivo, ma le volte precedenti non avevo dato peso alla cosa in quanto era sempre durata non più di 3 - 4 giorni, per poi sparire senza far ritorno. Questa volta, invece, come detto, da circa un mese mi accompagna. La sensazione è "altalenante", nel senso che in alcuni momenti della giornata si fa sentire di più, in altre di meno. Preciso che questa sensazione non mi impedisce di camminare correttamente, anche in salita, ed anche di buon passo, però non riesco a non percepirla, insomma non sento la gamba completamente normale. Per esempio, la frizione della macchina mi sembra leggermente più dura di prima, così come stare su una sola gamba è leggermente più faticoso sulla sinistra piuttosto che sulla destra.
A volte mi capita di percepire qualche lieve fascicolazione, ma non nell'area interessata, o comunque non solo, bensì sparsa in vari punti del corpo, un tricipite, una spalla, un flessore, in modo del tutto casuale insomma, ma si tratta, finora, di 1-2 "colpetti" al massimo e che passano, spesso da soli, a volte aiutati da una carezzina al muscolo. Peraltro sono sensazioni che ho sempre avvertito nella mia vita, e non mi sembra siano aumentate rispetto al solito.
Negli ultimi tempi, inoltre, mi capita di svegliarmi con una o entrambe le braccia addormentate, a volte leggermente, a volte in modo più consistente. Magari le cose non sono assolutamente correlate tra loro, ma io sono un tipo piuttosto ansioso e, devo ammetterlo, anche abbastanza ipocondriaco. Aggiungendo a questo le consulenze del famoso Dr Google, il risultato è che ho iniziato a nutrire grande ansia e paura perchè naturalmente sapete meglio di me quali siano i responsi che il Dr Google prontamente fornisce non appena lo si interroghi su problematiche di questo tipo. Malattie devastanti.
Desideravo sapere se possibile la vostra opinione sui sintomi da me descritti; se essi siano ascrivibili ad una o più di queste malattie, o se invece sia il caso di stare tranquillo, e quali potrebbero essere invece le ipotesi più plausibili.
Ringrazio anticipatamente per le cortesi risposte.
Ho 42 anni, e da circa un mese ho notato una strana sensazione come di debolezza al polpaccio sinistro.
Sono sicuro di averla avvertita anche altre volte negli anni passati, ritengo sempre durante il periodo estivo, ma le volte precedenti non avevo dato peso alla cosa in quanto era sempre durata non più di 3 - 4 giorni, per poi sparire senza far ritorno. Questa volta, invece, come detto, da circa un mese mi accompagna. La sensazione è "altalenante", nel senso che in alcuni momenti della giornata si fa sentire di più, in altre di meno. Preciso che questa sensazione non mi impedisce di camminare correttamente, anche in salita, ed anche di buon passo, però non riesco a non percepirla, insomma non sento la gamba completamente normale. Per esempio, la frizione della macchina mi sembra leggermente più dura di prima, così come stare su una sola gamba è leggermente più faticoso sulla sinistra piuttosto che sulla destra.
A volte mi capita di percepire qualche lieve fascicolazione, ma non nell'area interessata, o comunque non solo, bensì sparsa in vari punti del corpo, un tricipite, una spalla, un flessore, in modo del tutto casuale insomma, ma si tratta, finora, di 1-2 "colpetti" al massimo e che passano, spesso da soli, a volte aiutati da una carezzina al muscolo. Peraltro sono sensazioni che ho sempre avvertito nella mia vita, e non mi sembra siano aumentate rispetto al solito.
Negli ultimi tempi, inoltre, mi capita di svegliarmi con una o entrambe le braccia addormentate, a volte leggermente, a volte in modo più consistente. Magari le cose non sono assolutamente correlate tra loro, ma io sono un tipo piuttosto ansioso e, devo ammetterlo, anche abbastanza ipocondriaco. Aggiungendo a questo le consulenze del famoso Dr Google, il risultato è che ho iniziato a nutrire grande ansia e paura perchè naturalmente sapete meglio di me quali siano i responsi che il Dr Google prontamente fornisce non appena lo si interroghi su problematiche di questo tipo. Malattie devastanti.
Desideravo sapere se possibile la vostra opinione sui sintomi da me descritti; se essi siano ascrivibili ad una o più di queste malattie, o se invece sia il caso di stare tranquillo, e quali potrebbero essere invece le ipotesi più plausibili.
Ringrazio anticipatamente per le cortesi risposte.
[#1]
Gentile Utente,
la sintomatologia descritta non farebbe pensare, sempre con i famosi limiti del consulto a distanza, malattie importanti considerata la sua discontinuità e l'assenza di deficit motori, infatti "questa sensazione non mi impedisce di camminare correttamente, anche in salita, ed anche di buon passo".
Anche le fascicolazioni hanno tutte le caratteristiche di benignità.
In caso di persistenza della sensazione riferita effettui una visita neurologica.
Cordiali saluti
la sintomatologia descritta non farebbe pensare, sempre con i famosi limiti del consulto a distanza, malattie importanti considerata la sua discontinuità e l'assenza di deficit motori, infatti "questa sensazione non mi impedisce di camminare correttamente, anche in salita, ed anche di buon passo".
Anche le fascicolazioni hanno tutte le caratteristiche di benignità.
In caso di persistenza della sensazione riferita effettui una visita neurologica.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Gent.mo Dr. Ferraloro,
innanzitutto La ringrazio per la Sua velocissima risposta.
Mi chiedevo, da perfetto ingnorante in materia: Lei ritiene che, con un sintomo, sia pur blando, che si protrae da ormai circa un mese, i tempi possano essere maturi per sottopormi ad una visita neurologica? Voglio dire, eisiste la possibilità che sia "troppo presto"? Che cioè, sia pur in presenza di una qualsiasi patologia, essa sia eventualmente ancora in una fase talmente iniziale, germinale, da rendere impossibile la sua individuazione nell'ambito di una visita neurologica? Oppure comunque la visita sarebbe in ogni caso in grado di svelarne l'esistenza, anche subito?
Le segnalo che stamattina sono stato in una piscina, ho nuotato pochissimo, ma ho giocato a pallavolo in acqua con degli amici e non ho avuto alcun problema. All'uscita sentivo comunque la gamba sinistra come se fosse un pò più stanca della destra.
Grazie
Cordiali saluti.
innanzitutto La ringrazio per la Sua velocissima risposta.
Mi chiedevo, da perfetto ingnorante in materia: Lei ritiene che, con un sintomo, sia pur blando, che si protrae da ormai circa un mese, i tempi possano essere maturi per sottopormi ad una visita neurologica? Voglio dire, eisiste la possibilità che sia "troppo presto"? Che cioè, sia pur in presenza di una qualsiasi patologia, essa sia eventualmente ancora in una fase talmente iniziale, germinale, da rendere impossibile la sua individuazione nell'ambito di una visita neurologica? Oppure comunque la visita sarebbe in ogni caso in grado di svelarne l'esistenza, anche subito?
Le segnalo che stamattina sono stato in una piscina, ho nuotato pochissimo, ma ho giocato a pallavolo in acqua con degli amici e non ho avuto alcun problema. All'uscita sentivo comunque la gamba sinistra come se fosse un pò più stanca della destra.
Grazie
Cordiali saluti.
[#3]
Gentile Utente,
"ho giocato a pallavolo in acqua con degli amici e non ho avuto alcun problema", anche questo elemento è ovviamente rassicurante.
La visita neurologica la potrebbe già effettuare, dopo un mese si potrebbero rilevare segni patologici ma non vedo urgenza per cui la può tranquillamente rimandare a settembre.
Buon fine settimana
"ho giocato a pallavolo in acqua con degli amici e non ho avuto alcun problema", anche questo elemento è ovviamente rassicurante.
La visita neurologica la potrebbe già effettuare, dopo un mese si potrebbero rilevare segni patologici ma non vedo urgenza per cui la può tranquillamente rimandare a settembre.
Buon fine settimana
[#4]
Utente
Gent.mo Dott. Ferraloro
Vero è che riesco a far tutto normalmente.
Per esempio, stamane, nonostante il caldo, ho fatto una passeggiata di 3km di buon passo per arrivare ad un centro commerciale, 1,5 andata e 1,5 ritorno.
Tuttavia, anche se riesco a farlo, non significa che io senta la gamba completamente normale, come prima. E questo da un mese circa. Ritengo che se il problema fosse stato causato da un trauma (del quale magari non mi fossi accorto), a questo punto sarebbe dovuto guarire.
Camminando non sentivo quasi nulla, ma bastava scendere da un marciapiede col piede sinistro, e quindi far forza sul polpaccio, per sentire quella strana sensazione. Il polpaccio non ha ceduto assolutamente, ma comunque io non lo sentivo normale.
Per cui credo che seguirò il Suo consiglio e mi sottoporrò ad una visita neurologica, magari appunto nel mese di settembre o ottobre.
Questo perchè comunque il sintomo c'è, e qualcosa dovrà pur essere, a meno che non sia un enorme problema di ansia e/o ipocondria, nel qual caso sarà comunque opportuno individuarlo.
Leggo che Lei scrive da una città vicina, e riscontrando la Sua cortesia e competenza, credo proprio che mi rivolgerò a Lei.
Potrò utilizzare i contatti che risultano su questo sito nel Suo profilo?
La ringrazio ancora per le Sue risposte e La saluto cordialmente.
Vero è che riesco a far tutto normalmente.
Per esempio, stamane, nonostante il caldo, ho fatto una passeggiata di 3km di buon passo per arrivare ad un centro commerciale, 1,5 andata e 1,5 ritorno.
Tuttavia, anche se riesco a farlo, non significa che io senta la gamba completamente normale, come prima. E questo da un mese circa. Ritengo che se il problema fosse stato causato da un trauma (del quale magari non mi fossi accorto), a questo punto sarebbe dovuto guarire.
Camminando non sentivo quasi nulla, ma bastava scendere da un marciapiede col piede sinistro, e quindi far forza sul polpaccio, per sentire quella strana sensazione. Il polpaccio non ha ceduto assolutamente, ma comunque io non lo sentivo normale.
Per cui credo che seguirò il Suo consiglio e mi sottoporrò ad una visita neurologica, magari appunto nel mese di settembre o ottobre.
Questo perchè comunque il sintomo c'è, e qualcosa dovrà pur essere, a meno che non sia un enorme problema di ansia e/o ipocondria, nel qual caso sarà comunque opportuno individuarlo.
Leggo che Lei scrive da una città vicina, e riscontrando la Sua cortesia e competenza, credo proprio che mi rivolgerò a Lei.
Potrò utilizzare i contatti che risultano su questo sito nel Suo profilo?
La ringrazio ancora per le Sue risposte e La saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6k visite dal 26/08/2017.
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