Anomalie irritative

Buongiorno gentili medici,
A seguito di un encefalogramma ho ottenuto il seguente responso:

Descrizione:
Tracciati a riposo costituiti da un ritmo di fondo a 9 c/s simmetrico, bilaterale, di media ampiezza, instabile, reagente. A sede temporale destra si segnalano rare sequenze di attività theta puntuto, talora di elevata pienezza. Sli ed ipn inefficaci.

Conclusioni:
Minime anomalie irritative a proiezione temporale destra.

Cosa significa? Grazie
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Gentile Signorina,
l'EEG come qualsiasi altra indagine diagnostica se è avulsa dal contesto clinico (ossia per quale ragione ha eseguito l'elettroencefalogramma?) risulta di difficile interpretazione, specialmente come nel caso presente in cui non viene identificata una precisa condizione di patologia (ad esempio, epilessia centro-encefalica, etc.).
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie dottore. È stato eseguito in seguito ad un ricovero in psichiatria per depressione.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Cara Signora,
se non ha mai avuto eventi del tipo di crisi epilettiche o brusche sospensioni fugaci della coscienza, allora è un reperto non collegato a fenomeni specifici. Magari è opportuno ricontrollarlo fra qualche mese.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
Gentile dottore, grazie. L'eeg è stato fatto qualche giorno dopo l'inizio del ricovero, c'era stato da parte mia un abuso di farmaci antidepressivi e conseguente coma (al momento dell'eeg ero sveglia già da una settimana). Non ho mai avuto crisi epilettiche, non so però se possa essere utile e se c'entri una qualche familiarità: mia nonna prendeva farmaci antiepilettici dunque soffriva di epilessia. Grazie
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Cara Signora,
Questo dato anamnestico contribuisce a comprendere le ragioni di quel reperto EEG che è abbastanza frequente negli stati di intossicazione comunque indotta così come nelle fasi recupero dopo una compromissione dello stato di coscienza. Stia pur tranquilla che l'ereditarietà nel caso suo non c'entra per nulla.
Spero abbia superato il momento critico e si stia riaffacciando con gioia alla vita.
Con cordiale simpatia
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Utente
Utente
Mille grazie!
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Utente
Utente
Gentile dottore mi scusi se la disturbo ancora. Mi capita di avere delle fitte pungenti alla testa, e mi affatico molto facilmente (ho 27 anni). Questo è comunque non correlato a quanto risulta dal referto? Ho fatto tutte le analisi di routine compresi accertamenti della tiroide ma risulta tutto nella norma. Non so a cosa attribuire questa stanchezza estrema, che arriva velocemente e mi rende la vita molto limitata. Mi stanco subito, sento come se la testa andasse in asfissia, devo tornare a casa e coricarmi. Faccio fatica a salire le scale e non riesco più a fare lunghe passeggiate o attività fisica senza stancarmi terribilmente (peso 50-55kg e sono alta 1.70m). Ne ho parlato anche al medico psichiatra del reparto ma mi ha risposto che la condizione di stanchezza deriva probabilmente da uno stato di stanchezza psicologica (soffro di depressione). Qualsiasi rumore mi irrita alla testa poiché lo sento troppo forte, le luci forti mi danno fastidio e starei sempre in penombra. Mi sembra di avere gli stessi problemi di mia nonna solo che lei aveva 80 anni, un tumore al fegato, la tiroide non funzionante e problemi neurologici (prendeva come le dissi degli antiepilettici). Grazie per la disponibilità
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 358
Cara ragazza,
convengo anch'io sulla origine psichica di questa condizione di astenia, che di fatto appartiene al corteo sintomatologico della depressione. Ad analoga patogenesi riterrei di poter ascrivere la sua cefalea che, a prima vista, ha l'aspetto di una forma di tipo tensivo. All'acme di qualsiasi tipo di cefalea si associa foto/fonofobia, per cui non si dia tanta preoccupazione. Inoltre, dimentichi il reperto di quel tracciato EEG che non ha alcuna responsabilità nei disturbi che sta presentando. La mia esortazione è che prosegua la terapia in atto (che posso supporre stia facendo) per correggere la patologia di base e cerchi, nei limiti delle sue disponibilità, di aprirsi al mondo esterno o comunque di comunicare con persone confidenti i suoi crucci interiori.
Mi informi pure, se vuole, dei progressi o di altre sue perplessità.
Cordialmente
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Utente
Utente
Grazie per la professionalità e umanità dottore!
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