Antiaggreganti piastrinici nella vasculopatia multiinfartuale negli anziani
salve, ho 68 anni e sono ipertesa, sotto terapia antiipertensiva. Ho Il colesterolo alto intorno ai 250, lieve ipertrofia ventricolare sinistra e stenosi sinistra con placca al 21 %. A seguito di una risonanza magnetica il referto dice 'modesta vasculopatia multiinfartuale'. Il neurologo allora mi ha consigliato di prendere cardirene da 160 mg per 1 mese e poi passare al 100. Dopo 10 giorni di assunzione pero' ho notato la comparsa di lividi come ematomi sulla pancia e sulle gambe, allora ho interrotto. La mia domanda è la seguente: per il quadro clinico che ho, è necessaria una terapia aggregante o posso anche, visto alla luce degli effetti che ho avuto ( e anche la molta paura dei possibili rischi emoraggici,soprattutto cerebrali) evitare di prendere l'antiaggregante piastrinico? Nel caso sia obbligatorio o consigliabile prenderlo, come dovrei comportarmi con le dosi? 160 mg evidentemente è troppo, l'alternativa potrebbe essere 100 mg a giorni alterni? 75 mg ogni giorno? Possibile usare altri farmaci come il clopidogrel nel mio caso? ( ho letto è piu leggero e da meno effetti collaterali). La ringrazio.
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Gentile Signora,
premetto che on line è vietato consigliare farmaci e loro dosaggi, detto questo, Le consiglio di riferire il problema al neurologo che prenderà le decisioni più opportune.
La terapia con antiaggreganti, nel Suo caso, è certamente indicata, sia per il reperto riscontrato alla RM encefalica sia per gli altri due fattori di rischio, l'ipertensione arteriosa e l'ipercolesterolemia, a tal proposito è consigliabile il dosaggio anche del colesterolo ldl e hdl.
Una riduzione del dosaggio del cardirene forse è consigliabile (di solito sconsigliata l'assunzione a giorni alterni) ma anche l'opzione clopidogrel può essere presa in considerazione.
Il Suo neurologo Le saprà certamente dare le indicazioni più corrette e idonee al Suo caso.
Cordiali saluti
premetto che on line è vietato consigliare farmaci e loro dosaggi, detto questo, Le consiglio di riferire il problema al neurologo che prenderà le decisioni più opportune.
La terapia con antiaggreganti, nel Suo caso, è certamente indicata, sia per il reperto riscontrato alla RM encefalica sia per gli altri due fattori di rischio, l'ipertensione arteriosa e l'ipercolesterolemia, a tal proposito è consigliabile il dosaggio anche del colesterolo ldl e hdl.
Una riduzione del dosaggio del cardirene forse è consigliabile (di solito sconsigliata l'assunzione a giorni alterni) ma anche l'opzione clopidogrel può essere presa in considerazione.
Il Suo neurologo Le saprà certamente dare le indicazioni più corrette e idonee al Suo caso.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 20/08/2017.
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