La scheda sul piede cadente del dr rosario vecchio riconoscerei il mio caso come un caso
Nel 2011 dopo risonanze magnetiche ed esame del liquor mi è stata diagnosticata sclerosi multipla. Non avendo grossi problemi di autonomia non ho intrapreso terapie immunomodulanti e da allora non ho più fatto controlli. Nell’ultimo anno la situazione è peggiorata: dopo un breve cammino una forte lombalgia mi rende doloroso procedere oltre; in corrispondenza di questa difficoltà ho cominciato a trascinare il piede dx per terra (piede cadente). Non ho problemi di sensibilità o parestesie neanche localizzate, piuttosto problemi di scarsa forza e limitato movimento di dorsiflessione e sollevamento della gamba.
Se non fosse per la diagnosi di sclerosi multipla leggendo la scheda sul piede cadente del dr Rosario Vecchio riconoscerei il mio caso come un caso di radicolopatia, essendo collegato a un dolore lombare; le due diagnosi sono incompatibili? E quale può essere il trattamento? Avendo avuto la diagnosi di sclerosi multipla devo considerare inutili eventuali altri accertamenti?
Ringrazio anticipatamente lo specialista che mi risponderà.
Distinti saluti
Se non fosse per la diagnosi di sclerosi multipla leggendo la scheda sul piede cadente del dr Rosario Vecchio riconoscerei il mio caso come un caso di radicolopatia, essendo collegato a un dolore lombare; le due diagnosi sono incompatibili? E quale può essere il trattamento? Avendo avuto la diagnosi di sclerosi multipla devo considerare inutili eventuali altri accertamenti?
Ringrazio anticipatamente lo specialista che mi risponderà.
Distinti saluti
[#1]
Gentile Signora,
la situazione che Lei ha descritto è suggestiva di un interessamento del sistema nervoso periferico ed in particolare di una delle ultime radici lombari. Non esiti ad effettuare una risonanza magnetica del rachide lombo-sacrale ed eventualmente anche un'elettromiografia dell'arto inferiore destro. Poi sottoponga i reperti al Neurologo che la tiene in cura.
Molto cordialmente e con simpatia
la situazione che Lei ha descritto è suggestiva di un interessamento del sistema nervoso periferico ed in particolare di una delle ultime radici lombari. Non esiti ad effettuare una risonanza magnetica del rachide lombo-sacrale ed eventualmente anche un'elettromiografia dell'arto inferiore destro. Poi sottoponga i reperti al Neurologo che la tiene in cura.
Molto cordialmente e con simpatia
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#2]
Utente
Gentile Dott. Colangelo,
La ringrazio molto per la Sua sollecita risposta.
Lei mi ha dato l'energia e la fiducia per fare accertamenti che altrimenti avrei considerato inutili .
Perciò voglio chiedere a Lei prima che a ogni altro se nel referto ritirato da pochi giorni ci sono elementi utili a spiegare quel che mi accade o se devo attribuire ogni mio problema alla mia patologia, come spesso alcuni medici sono inclini a fare.
Le trascrivo il risultato della ria risonanza magnetica al rachide lombosacrale:
RISONANZA MAGNETICA (RM) RACHIDE LOMBO-SACRALE eseguita il: 25-09-2017
Referto:
RISONANZA MAGNETICA (RM) RACHIDE LOMBO-SACRALE
Esame eseguito con macchina a basso campo per lo studio della patologia discale.
Non si rilevano segni di stenosi significativa del canale vertebrale.
Si evidenziano manifestazioni di artrosi interapofisaria con ipertrofia delle faccette articolari che
determina riduzione di ampiezza dei canali di coniugazione nel tratto lombare inferiore.
Si rilevano manifestazioni degenerative diffuse dei dischi intersomatici che appaiono disidratati e
lievemente assottigliati (L4-L5 ed L5-S1).
Non si rilevano segni di protrusione a livello degli spazi intersomatici da Li a L4.
L4-L5: si rileva lieve protrusione ad ampio raggio del disco intersomatico che contatta il sacco durale e
impegna entrambi i canali di coniugazione.
L5-S1: non si rilevano significativi segni di protrusione.
Il midollo spinale termina regolarmente all'altezza di D12-Ll.
A livello di L5 si evidenzia incremento del tessuto adiposo durale compatibile con un quadro di
lipomatosi del sacco durale.
Le radici della cauda equina a tale livello appaiono tutte posizionate e addossate al margine posteriore del
sacco durale.
Concomita un reperto iperintenso nelle sequenze T2 pesate sospetta espressione di lipoma del filum
terminale. Necessita valutazione di tali reperti con macchina ad alto campo.
Spero che Lei possa darmi un'interpretazione del referto ed eventualmente un consiglio sul da farsi.
Grazie mille anticipatamente e cordiali saluti
:
La ringrazio molto per la Sua sollecita risposta.
Lei mi ha dato l'energia e la fiducia per fare accertamenti che altrimenti avrei considerato inutili .
Perciò voglio chiedere a Lei prima che a ogni altro se nel referto ritirato da pochi giorni ci sono elementi utili a spiegare quel che mi accade o se devo attribuire ogni mio problema alla mia patologia, come spesso alcuni medici sono inclini a fare.
Le trascrivo il risultato della ria risonanza magnetica al rachide lombosacrale:
RISONANZA MAGNETICA (RM) RACHIDE LOMBO-SACRALE eseguita il: 25-09-2017
Referto:
RISONANZA MAGNETICA (RM) RACHIDE LOMBO-SACRALE
Esame eseguito con macchina a basso campo per lo studio della patologia discale.
Non si rilevano segni di stenosi significativa del canale vertebrale.
Si evidenziano manifestazioni di artrosi interapofisaria con ipertrofia delle faccette articolari che
determina riduzione di ampiezza dei canali di coniugazione nel tratto lombare inferiore.
Si rilevano manifestazioni degenerative diffuse dei dischi intersomatici che appaiono disidratati e
lievemente assottigliati (L4-L5 ed L5-S1).
Non si rilevano segni di protrusione a livello degli spazi intersomatici da Li a L4.
L4-L5: si rileva lieve protrusione ad ampio raggio del disco intersomatico che contatta il sacco durale e
impegna entrambi i canali di coniugazione.
L5-S1: non si rilevano significativi segni di protrusione.
Il midollo spinale termina regolarmente all'altezza di D12-Ll.
A livello di L5 si evidenzia incremento del tessuto adiposo durale compatibile con un quadro di
lipomatosi del sacco durale.
Le radici della cauda equina a tale livello appaiono tutte posizionate e addossate al margine posteriore del
sacco durale.
Concomita un reperto iperintenso nelle sequenze T2 pesate sospetta espressione di lipoma del filum
terminale. Necessita valutazione di tali reperti con macchina ad alto campo.
Spero che Lei possa darmi un'interpretazione del referto ed eventualmente un consiglio sul da farsi.
Grazie mille anticipatamente e cordiali saluti
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[#3]
C'è qualcosa che deve essere approfondita, come Le è stato scritto nel referto. Ovviamente attraverso un consulto online non si riesce ad avere una chiara idea del reperto segnalato che deve essere visionato direttamente ed ovviamente accompagnato da un esame neurologico per porvi in correlazione i disturbi da lei lamentati. M spiace, carissima signora, ma così di più non mi è possibile fare.
La saluto molto caramente e Le auguro una serena domenica.
La saluto molto caramente e Le auguro una serena domenica.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.9k visite dal 10/08/2017.
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