Spazi subaracnoidei della convessità accentuati
Buongiorno, vorrei una vostra spiegazione al referto che trascrivo di seguito (ho fatto una RMN di controllo a seguito di un ischemia cerebrale avuta 3 anni fa).
Il referto della risonanza magnetica encefalo:
Tecnica (encefalo):
Sono state eseguite sezioni su piani ortogonali dello spazio con sequenze T1 e T2 dipendenti.
Esame RM eseguito in apparecchiatura da 1.0 T.
L'esame odierno è stato poi, confrontato con un esame precedente dell'08/10/2015.
L'esame conferma la presenza delle piccole aree di gliosi parenchimale che intreressano la sostanza bianca della regione paretio-peritrigonale già precedentemente rilevate le cui caratteristiche morfologiche e dimensionali ed il conseguente carico lesionale appare sovrapponibile a quanto rilevato nell'esame precedente.
Nella sequenza eseguita con tecnica di diffusione non si apprezzano alterazioni della diffusività molecolare dell'acqua riferibili a lesioni vascolari ischemiche "recenti".
Non si osservano alterazioni del segnale del parenchima nervoso nella sequenza G.E. T2 pesata riconducibili a depositi emosiderinici.
Si riconoscono fenomeni di ossificazione della falce cerebrale già precedentemente segnalati.
Discreta accentuazione degli spazi subaracnoidei della convessità.
Chiedo una vostra opinione sul referto, l'ischemia mi era venuta a causa de p.f.o. e sono stato operato per quello, mi spiegate l'ultima riga in particolar modo? non sembra una buona notizia specialmente se confrontata con una RMN di un paio di anni più vecchia.
Grazie infinite
Il referto della risonanza magnetica encefalo:
Tecnica (encefalo):
Sono state eseguite sezioni su piani ortogonali dello spazio con sequenze T1 e T2 dipendenti.
Esame RM eseguito in apparecchiatura da 1.0 T.
L'esame odierno è stato poi, confrontato con un esame precedente dell'08/10/2015.
L'esame conferma la presenza delle piccole aree di gliosi parenchimale che intreressano la sostanza bianca della regione paretio-peritrigonale già precedentemente rilevate le cui caratteristiche morfologiche e dimensionali ed il conseguente carico lesionale appare sovrapponibile a quanto rilevato nell'esame precedente.
Nella sequenza eseguita con tecnica di diffusione non si apprezzano alterazioni della diffusività molecolare dell'acqua riferibili a lesioni vascolari ischemiche "recenti".
Non si osservano alterazioni del segnale del parenchima nervoso nella sequenza G.E. T2 pesata riconducibili a depositi emosiderinici.
Si riconoscono fenomeni di ossificazione della falce cerebrale già precedentemente segnalati.
Discreta accentuazione degli spazi subaracnoidei della convessità.
Chiedo una vostra opinione sul referto, l'ischemia mi era venuta a causa de p.f.o. e sono stato operato per quello, mi spiegate l'ultima riga in particolar modo? non sembra una buona notizia specialmente se confrontata con una RMN di un paio di anni più vecchia.
Grazie infinite
[#1]
Gentile Utente,
il reperto che la sta preoccupando, ossia l'accentuazione degli spazi sub-aracnoidei, è in realtà l'epifenomeno di quello che le è già capitato, ossia un episodio ischemico denunciato dai focolai di gliosi della sostanza bianca, che è la maniera di cicatrizzare che ha il tessuto nervoso. La cicatrice implica una retrazione ossia un rimpicciolimento del volume originario dell'organo e pertanto ciò è espresso dal fenomeno sovrapposto (epifenomeno) di ampliamento degli spazi sub-aracnoidei. Nulla di nuovo di quanto già non sappia e di cui non deve preoccuparsi.
Cordialmente
il reperto che la sta preoccupando, ossia l'accentuazione degli spazi sub-aracnoidei, è in realtà l'epifenomeno di quello che le è già capitato, ossia un episodio ischemico denunciato dai focolai di gliosi della sostanza bianca, che è la maniera di cicatrizzare che ha il tessuto nervoso. La cicatrice implica una retrazione ossia un rimpicciolimento del volume originario dell'organo e pertanto ciò è espresso dal fenomeno sovrapposto (epifenomeno) di ampliamento degli spazi sub-aracnoidei. Nulla di nuovo di quanto già non sappia e di cui non deve preoccuparsi.
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 35.6k visite dal 10/08/2017.
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