Mioclonie addominali
Salve gentili medici!
Desidero sottoporvi il problema di mio padre (64 anni).
Due anni fa ha avuto due crisi epilettiche, poi ha avuto effetti collaterali con i farmaci antiepilettici, poi però diciamo che hanno trovato il farmaco giusto (depakin) che non gli dà effetti collaterali.
Tutti questi problemi che ha avuto però gli hanno lasciato uno stato d'ansia che lo porta ad avere, quando si mette a letto, delle forti mioclonie addominali, sembrerebbero provenire dal diaframma. Sono stati fatti moltissimi accertamenti per questo problema (elettroencefalogramma, tac addominale e toracica, RM con contrasto al cervello e alla colonna vertebrale, esami del sangue, ecc.) ma tutti hanno dato esito negativo e i medici sono giunti alla conclusione che si tratti di ansia e che ormai per lui è diventato un chiodo fisso questo problema.
Il neurologo che lo segue ha provato a dargli farmaci tranquillanti come il rivotril o il tavor ma tutti questi farmaci gli creano fortissimi effetti collaterali e lo mandano fuori di testa. Ora gli ha prescritto l'escitalopram. Già prima prendeva il sintopram, che non gli dava effetti collaterali ma non gli giovava moltissimo. Secondo lei l'escitalopram è una valida alternativa? In quanto tempo a dose piena (deve arrivare a 5 gocce) fa effetto? Inoltre ha iniziato ad andare da una psicologa, sempre su suggerimento del neurologo.
Volevo però farle una domanda specifica: su queste mioclonie addominali non è possibile intervenire chirurgicamente o fare delle iniezioni che "spengono" questi muscoli?
Grazie anticipatamente.
Cordiali saluti
Lucio Marinelli
www.elettromiografia.net
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