Cefalea
5 mesi fa ho subito una rachicentesi e da quel giorno non sono più stata bene. Non mi era stato detto di stare ferma e per errore del policlinico subito dopo sono stata sottoposta ad un'altra visita e circa un'ora dopo mi hanno fatta alzare. Non c'è stato un giorno in cui non ho provato un fortissimo mal di testa. Mi è stato detto essendo ormai passato tanto tempo dal prelievo che potesse essere sinusite, poi abbassamento della vista, poi dolore cervicale...ma continua a non passare. Nell'ultimo mese è diventato invivibile, mi sveglia la notte e mi rende davvero difficile mantenere la posizione retta. Il dolore colpisce specialemente il punto della prima vertebre cervicale, fa talmente male che provo dolori alle orecchie, acufeni costanti e dolore agli occhi con abbassamento della vista. Non so più cosa fare, mi è stato detto che avendo mantenuto per molto tempo il collo chinato per il dolore potrebbe essersi spostata la vertebra Atlante e che devo procedere con un riallineamento. Vorrei solo capire cosa potrebbe essere e come posso farlo smettere perchè non ne posso più. Ringrazio anticipatamente
Buongiorno a Lei,
mi spiace per la sintomatologia dolorosa al cranio.
Come ben saprà e le avranno detto dopo una rachicentesi le linee guida sono quelle di rimanere distesa per almeno 24 ore.
Qualora la abbiano fatto alzare prima c'è colpa della struttura sanitariaa (argomento da approfondire!).
Tornando alla sua cefalea persistente vero è, comunque, vero è che trascorso tempo dal prelievo di liquor.
Questo mi fa ipotizzare come la causa della cefalea oramai non sia più il fatto di essersi alzata troppo presto dipo la rachicentesi bensi una eventuale ipotetica problematico occorsa in corso della rachicentesi medesima.
Per individuare la causa della sua cefalea (poicè ciò è condizio sine qua non per pianificare un approccio terapeutico adeguato ed efficace) è necessaria che si sottoponga a visita neurologica presso esperto certificato in terapia del dolore.
E' possibile che dopo la visita siano necessari esami strumentali mirati al problema.
Ci sono differenti ipotesi diagnostiche causali tra le quali districarsi.
A presto,
cordialmente.
mi spiace per la sintomatologia dolorosa al cranio.
Come ben saprà e le avranno detto dopo una rachicentesi le linee guida sono quelle di rimanere distesa per almeno 24 ore.
Qualora la abbiano fatto alzare prima c'è colpa della struttura sanitariaa (argomento da approfondire!).
Tornando alla sua cefalea persistente vero è, comunque, vero è che trascorso tempo dal prelievo di liquor.
Questo mi fa ipotizzare come la causa della cefalea oramai non sia più il fatto di essersi alzata troppo presto dipo la rachicentesi bensi una eventuale ipotetica problematico occorsa in corso della rachicentesi medesima.
Per individuare la causa della sua cefalea (poicè ciò è condizio sine qua non per pianificare un approccio terapeutico adeguato ed efficace) è necessaria che si sottoponga a visita neurologica presso esperto certificato in terapia del dolore.
E' possibile che dopo la visita siano necessari esami strumentali mirati al problema.
Ci sono differenti ipotesi diagnostiche causali tra le quali districarsi.
A presto,
cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

Ex utente
La ringrazio molto per la tempestiva risposta. Prenderò appuntamento al centro cefalea e spero di risolvere al più presto! Secondo lei cosa potrebbe essere occorso durante la rachicentesi? La ringrazio ancora. Cordiali saluti.
Ci sono possibilità differenti...
...difficile da dire via mail.
Se mi consente un riferimento qui a Roma:
http://www.otellopoli.it/dolore-cronico/
e
http://www.studiomedicom.it/wp/consulenze-mediche/medicina-del-dolore.html
o andrà bene qualsiasi altro specialistà in neurologia formato di Diagnosi e Terapia del Dolore (in particolare cranio-facciale).
Alcune domande importanti:
-la sua cefalea aumento all'impiedi e si attenua e scompare in posizione sdraiata?
-ed ancora: di quale tipologia è il suo dolore (esempio: constrittivo, pulsante, trafittivo, urente, due dei precedenti associati, ecc);
-assume dei farmaci per il dolore e se SI quali?
-quando ha cefalea si associa nausea?
Cordialmente.
...difficile da dire via mail.
Se mi consente un riferimento qui a Roma:
http://www.otellopoli.it/dolore-cronico/
e
http://www.studiomedicom.it/wp/consulenze-mediche/medicina-del-dolore.html
o andrà bene qualsiasi altro specialistà in neurologia formato di Diagnosi e Terapia del Dolore (in particolare cranio-facciale).
Alcune domande importanti:
-la sua cefalea aumento all'impiedi e si attenua e scompare in posizione sdraiata?
-ed ancora: di quale tipologia è il suo dolore (esempio: constrittivo, pulsante, trafittivo, urente, due dei precedenti associati, ecc);
-assume dei farmaci per il dolore e se SI quali?
-quando ha cefalea si associa nausea?
Cordialmente.

Ex utente
Buongiorno Dottore, grazie davvero per la disponibilità. Allora si, l'unico modo che ho per calmarlo è stando sdraiata, il dolore è la maggior parte delle volte trafittivo, ma anche pulsante. È davvero fortissimo, ho come la sensazione che mi stia scoppiando una bomba in testa. Provo bruciore agli occhi e alle orecchie. Quando ho cefalea non si associa la nausea ma non riesco a mangiare perchè se mastico il dolore aumenta. La ringrazio ancora

Ex utente
Mi scusi ho dimenticato di dirle che prendo l'oki, ho provato anche la tachipirina e il moment. Nessuno di questi farmaci mi aiuta
Dunque la cefalea si presenta in ortostatismo (all'impiedi) e si calma in posizione sdraiata.
"...È davvero fortissimo, ho come la sensazione che mi stia scoppiando una bomba in testa...".
Una ipotesi che naturalmente va presa per quel che vale ovvero un consulto a dista potrebbe essere quello di "cefalea da ipotensione liquorale a seguito di rachicentesi" ma è tutto da dimostrare.
Pertanto le rinnovo l'invito a sottoporsi a visita neurologica ed eventuali esami strumentali che dovessero risultare indicati.
"...È davvero fortissimo, ho come la sensazione che mi stia scoppiando una bomba in testa...".
Una ipotesi che naturalmente va presa per quel che vale ovvero un consulto a dista potrebbe essere quello di "cefalea da ipotensione liquorale a seguito di rachicentesi" ma è tutto da dimostrare.
Pertanto le rinnovo l'invito a sottoporsi a visita neurologica ed eventuali esami strumentali che dovessero risultare indicati.

Ex utente
La contatterò immediatamente per una visita. Volevo sapere se nel mentre lei sa suggerirmi un antidolorifico che riesca a calmarmi il dolore per poter studiare e lavorare. Grazie ancora e buona giornate
Se si trattasse di ipotensione liquorale il rimedio più efficace é il mantenimento della posizione orizzontale ed una abbondante idratazione.
I corticosteroidi dovrebbero essere efficaci se la ipotesi fosse confermata ma questo non lo sappiamo.
I corticosteroidi dovrebbero essere efficaci se la ipotesi fosse confermata ma questo non lo sappiamo.

Ex utente
Ok! La ringrazio!
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3k visite dal 29/04/2017.
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