Rm encefalo per calo uditivo
Gentili dottori,
mio marito, 78 anni e in buona forma fisica, è stato sottoposto a RM dell'encefalo con mdc su consiglio dell'otorino, per un'ipoacusia improvvisa e anomala all'orecchio sinistro, mentre l'orecchio destro ha solo un lieve deficit.
Oggi il medico di base ha letto il referto e ha concluso che non c'è nulla di cui preoccuparsi e non ha fatto richiesta né di visita neurologica né ORL.
Io sono perplessa su almeno tre punti che riporto di seguito:
1 "Si rileva ampliamento degli spazi liquorali, sia superficiali che profondi, espressione di ipotrofia cerebrale, lievemente accentuata in rapporto all'età anagrafica.
2 "Si riscontrano molteplici areole iperintense, all'interno della sostanza bianca sovratentoriale del corpo calloso, delle corone radiate e dei centri semiovali ed in modo accennato anche in corrispondenza dei nuclei grigi profondi, espressione di sofferenza vascolare ischemica sotto-corticale.
3 "Si riscontra formazione lipomatosa della falce in regione frontale posteriore.
La somministrazione del mdc non determina arricchimenti patologici.
Questa ipotrofia cerebrale è qualcosa di grave, o comunque da curare?
Tutta la chiacchierata del punto 2 non suona benissimo alle nostre orecchie, anche se è vero che non siamo medici e spesso i paroloni spaventano. Potete dirci di che si tratta, per favore?
Infine, al punto 3 si parla di formazione lipomatosa. Non è che siamo in presenza di un meningioma?
Vi sarò molto grata se risponderete ai miei quesiti, indicandomi eventualmente se è opportuno che mio marito sia visto da qualche specialista.
Grazie infinite e cordialità.
Lydia
mio marito, 78 anni e in buona forma fisica, è stato sottoposto a RM dell'encefalo con mdc su consiglio dell'otorino, per un'ipoacusia improvvisa e anomala all'orecchio sinistro, mentre l'orecchio destro ha solo un lieve deficit.
Oggi il medico di base ha letto il referto e ha concluso che non c'è nulla di cui preoccuparsi e non ha fatto richiesta né di visita neurologica né ORL.
Io sono perplessa su almeno tre punti che riporto di seguito:
1 "Si rileva ampliamento degli spazi liquorali, sia superficiali che profondi, espressione di ipotrofia cerebrale, lievemente accentuata in rapporto all'età anagrafica.
2 "Si riscontrano molteplici areole iperintense, all'interno della sostanza bianca sovratentoriale del corpo calloso, delle corone radiate e dei centri semiovali ed in modo accennato anche in corrispondenza dei nuclei grigi profondi, espressione di sofferenza vascolare ischemica sotto-corticale.
3 "Si riscontra formazione lipomatosa della falce in regione frontale posteriore.
La somministrazione del mdc non determina arricchimenti patologici.
Questa ipotrofia cerebrale è qualcosa di grave, o comunque da curare?
Tutta la chiacchierata del punto 2 non suona benissimo alle nostre orecchie, anche se è vero che non siamo medici e spesso i paroloni spaventano. Potete dirci di che si tratta, per favore?
Infine, al punto 3 si parla di formazione lipomatosa. Non è che siamo in presenza di un meningioma?
Vi sarò molto grata se risponderete ai miei quesiti, indicandomi eventualmente se è opportuno che mio marito sia visto da qualche specialista.
Grazie infinite e cordialità.
Lydia
[#1]
Gentile Signora,
una visita neurologica la riterrei indicata sia per una valutazione clinica diretta sia per un'eventuale terapia farmacologica.
L'ipotrofia cerebrale indica una sofferenza neuronale, cioè delle cellule nervose, che potrebbe causare problemi di memoria o cognitivi. In questi casi però Le devo dire che spesso non c'è una correlazione tra sintomi e reperto riscontrato alla RM per cui Suo marito potrebbe anche non avere problemi in tal senso.
Il punto 2 indica invece un problema vascolare con alcune aree cerebrali caratterizzate da pregresse ischemie, probabilmente passate inosservate. Anche in questo caso una terapia "vascolare" sarebbe indicata qualora non la faccia ancora.
La formazione lipomatosa non è confondibile con un meningioma.
Concludendo, una visita neurologica è ovviamente consigliata.
Cordiali saluti
una visita neurologica la riterrei indicata sia per una valutazione clinica diretta sia per un'eventuale terapia farmacologica.
L'ipotrofia cerebrale indica una sofferenza neuronale, cioè delle cellule nervose, che potrebbe causare problemi di memoria o cognitivi. In questi casi però Le devo dire che spesso non c'è una correlazione tra sintomi e reperto riscontrato alla RM per cui Suo marito potrebbe anche non avere problemi in tal senso.
Il punto 2 indica invece un problema vascolare con alcune aree cerebrali caratterizzate da pregresse ischemie, probabilmente passate inosservate. Anche in questo caso una terapia "vascolare" sarebbe indicata qualora non la faccia ancora.
La formazione lipomatosa non è confondibile con un meningioma.
Concludendo, una visita neurologica è ovviamente consigliata.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Grazie infinite, dottor Ferraloro, per la sua rapida ed esauriente risposta.
Ero certa che una visita neurologica s'imponesse. La prenoteremo al più presto.
Le vorrei ancora chiedere qualche informazione, se non le dispiace. Visto che l'ipotrofia cerebrale equivale a una sofferenza neuronale, lei che cosa ne pensa della terapia farmacologica preventiva delle varie forme di demenza senile? Qualche tempo fa ho letto infatti (non so citarle la fonte perché non la ricordo) che chi si accorge di "perdere colpi" (cioè "perdere neuroni", per fare dell'ironia) può accedere a una cura farmacologica che in pratica blocca la progressione della malattia, a patto appunto che la cosa avvenga appena si manifestano i primissimi sintomi. Non mi esprimo correttamente, me ne rendo conto, ma spero che lei mi capisca ugualmente.
Lei mi dice "il punto 2 indica invece un problema vascolare con alcune aree cerebrali caratterizzate da pregresse ischemie, probabilmente passate inosservate. Anche in questo caso una terapia "vascolare" sarebbe indicata qualora non la faccia ancora". Ma le ischemia possono passare inosservate? È una cosa pericolosa? E che cos'è la terapia vascolare? Per caso quella con Coumadin?
Mio marito sta assumendo Coumadin da quasi un anno perché ha avuto un'embolia polmonare massiva bilaterale in seguito a un intervento di protesi dell'anca. È partito un trombo nella gamba operata ed è andato subito ai polmoni. Ora gli stanno facendo i controlli a un anno dall'evento per verificare se può sospendere il Coumadin.
Per concludere, mi può dare ancora questi chiarimenti, per favore?
La ringrazio tantissimo e le auguro una buona serata.
Lydia
Ero certa che una visita neurologica s'imponesse. La prenoteremo al più presto.
Le vorrei ancora chiedere qualche informazione, se non le dispiace. Visto che l'ipotrofia cerebrale equivale a una sofferenza neuronale, lei che cosa ne pensa della terapia farmacologica preventiva delle varie forme di demenza senile? Qualche tempo fa ho letto infatti (non so citarle la fonte perché non la ricordo) che chi si accorge di "perdere colpi" (cioè "perdere neuroni", per fare dell'ironia) può accedere a una cura farmacologica che in pratica blocca la progressione della malattia, a patto appunto che la cosa avvenga appena si manifestano i primissimi sintomi. Non mi esprimo correttamente, me ne rendo conto, ma spero che lei mi capisca ugualmente.
Lei mi dice "il punto 2 indica invece un problema vascolare con alcune aree cerebrali caratterizzate da pregresse ischemie, probabilmente passate inosservate. Anche in questo caso una terapia "vascolare" sarebbe indicata qualora non la faccia ancora". Ma le ischemia possono passare inosservate? È una cosa pericolosa? E che cos'è la terapia vascolare? Per caso quella con Coumadin?
Mio marito sta assumendo Coumadin da quasi un anno perché ha avuto un'embolia polmonare massiva bilaterale in seguito a un intervento di protesi dell'anca. È partito un trombo nella gamba operata ed è andato subito ai polmoni. Ora gli stanno facendo i controlli a un anno dall'evento per verificare se può sospendere il Coumadin.
Per concludere, mi può dare ancora questi chiarimenti, per favore?
La ringrazio tantissimo e le auguro una buona serata.
Lydia
[#3]
Gentile Signora,
non esistono al momento farmaci di prevenzione per le varie forme dì demenza ma farmaci che potrebbero rallentare il decorso, purtroppo non bloccarlo.
Un'ischemia cerebrale può passare inosservata? Quando è di piccole dimensioni certamente sì. Da quando la TC ma soprattutto la RM sono diventate esami di larghissima diffusione i riscontri di piccole ischemie passate inosservate sono molto numerose.
Per terapia "vascolare" intendevo soprattutto antiaggreganti e anticoagulanti per cui da questo punto di vista Suo marito, assumendo il coumadin, è coperto.
Cordialmente
non esistono al momento farmaci di prevenzione per le varie forme dì demenza ma farmaci che potrebbero rallentare il decorso, purtroppo non bloccarlo.
Un'ischemia cerebrale può passare inosservata? Quando è di piccole dimensioni certamente sì. Da quando la TC ma soprattutto la RM sono diventate esami di larghissima diffusione i riscontri di piccole ischemie passate inosservate sono molto numerose.
Per terapia "vascolare" intendevo soprattutto antiaggreganti e anticoagulanti per cui da questo punto di vista Suo marito, assumendo il coumadin, è coperto.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.3k visite dal 09/03/2017.
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